Castello con Torre dell' orologio

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Address :

Via F. Corridoni, 7, 56030 Lajatico PI, Italy

Postal code : 56030
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City : Lajatico

Via F. Corridoni, 7, 56030 Lajatico PI, Italy
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Davide Pizzi on Google

La Torre Civica di Lajatico, uno dei simboli storici della Valdera, si trova sull'angolo ovest della Piazza Vittorio Veneto di Lajatico. La Torre faceva parte integrante del Castello di Lajatico. Nel novembre 2006, su autorizzazione della Sovrintendenza delle Belle Arti, si sono stati completati i lavori di restauro della parte superiore della Torre Civica, della campana e del meccanismo dell'orologio. A Lajatico il trascorrere del tempo viene scandito dallo stesso suono che si diffonde nel bellissimo paesaggio da ormai 727 anni. La campana della Torre Civica risale, infatti, all’anno 1279 ed è quindi una delle più antiche della provincia di Pisa. In bronzo, alta 90 cm, compresa la corona, e con un diametro alla base (labbro) di 71 cm, la campana della Torre Civica ha un peso calcolato di oltre 500 kg. Questa antica campana si presenta nella sua forma più allungata rispetto a quelle moderne, caratteristica dei sacri bronzi fusi prima del 1400. Sulla campana è visibile una iscrizione latina su 2 righe, preceduta ognuna da una croce bizantina, a caratteri misti in capitale e onciale (caratteristica epigrafica riscontrabile su molte altre iscrizioni in ambito pisano a partire dal XI secolo). Nella 1° riga si legge AD - MCCLXXVIIII - MENTEM, nella 2° con caratteri simili si legge SCAM - SPONTANEUM - HONOREM - DEO - ET - PATRIE - LIBERATIONEM. La 1° riga si può tradurre "Anno Domini 1266 mentem", che ci indica l'anno della fusione e la parola mentem. La 2° riga "sanctam spontaneam ad honorem Dei et Patrie Liberationem" che è l'epitaffio di S.Agata che inizia con la parola mentem della 1° riga. Questa iscrizione fu comune dal XIII secolo in poi a molte campane italiane, e non è di facile interpretazione, si leggeva sul sepolcro della Santa e secondo la leggenda l’avrebbe incisa un angelo sulla pietra. La campana è sorretta da un castello in ferro appena reposto sulla sommità della torre civica ed un martelletto collegato all’orologio batte le ore. Le campane antiche risalenti al XIII secolo sono rare, poiché sono riuscite a passare indenni a distruzioni, come ad esempio quelle attuate durante il periodo Napoleonico, oppure, in tempi più vicini a noi, a guerre come le 2 guerre mondiali, durante le quali furono emesse ordinanze di requisire le campane per farne cannoni. Nell'edificio sottostante alla Torre Civica, infine, si possono ancora notare alcune epigrafi che rammentano due delle principali vicende del paese: quella per cui, nel 1405, venne venduto dai fiorentini a Pietro Gaetani e quella che ne ricorda lo smantellamento, nel 1435. In collaborazione con Amnesty International, la Torre Civica viene illuminata ogni volta che in uno stato nel mondo viene abolita la pena di morte.
The Civic Tower of Lajatico, one of the historical symbols of the Valdera, is located on the west corner of Piazza Vittorio Veneto in Lajatico. The Tower was an integral part of the Lajatico Castle. In November 2006, with the authorization of the Superintendence of Fine Arts, the restoration works of the upper part of the Civic Tower, the bell and the clock mechanism were completed. In Lajatico the passage of time is marked by the same sound that spreads in the beautiful landscape for 727 years now. The bell of the Civic Tower dates back, in fact, to the year 1279 and is therefore one of the oldest in the province of Pisa. In bronze, 90 cm high, including the crown, and with a diameter at the base (lip) of 71 cm, the bell of the Civic Tower has a calculated weight of over 500 kg. This ancient bell has a more elongated shape than the modern ones, characteristic of sacred bronzes cast before 1400. On the bell there is a Latin inscription on 2 lines, each preceded by a Byzantine cross, with mixed capital and uncial characters ( epigraphic characteristic found on many other inscriptions in the Pisan area starting from from the 11th century). In the 1st line we read AD - MCCLXXVIIII - MENTEM, in the 2nd with similar characters we read SCAM - SPONTANEUM - HONOREM - DEO - ET - PATRIE - LIBERATIONEM. The 1st line can be translated "Anno Domini 1266 mentem", which indicates the year of the merger and the word mentem. The 2nd line "sanctam spontaneam ad honorem Dei et Patrie Liberationem" which is the epitaph of St. Agatha that begins with the word mentem of the 1st line. This inscription was common from the 13th century onwards to many Italian bells, and it is not easy to interpret, it was read on the tomb of the Saint and according to legend an angel would have engraved it on the stone. The bell is supported by an iron castle that has just been placed on top of the civic tower and a hammer connected to the clock strikes the hours. Ancient bells dating back to the 13th century are rare, as they managed to pass unscathed from destruction, such as those carried out during the Napoleonic period, or, in times closer to us, to wars such as the 2 world wars, during which they were orders were issued to requisition the bells to make cannons. Finally, in the building below the Civic Tower, you can still see some epigraphs that recall two of the main events of the town: the one for which, in 1405, it was sold by the Florentines to Pietro Gaetani and the one that recalls its dismantling, in 1435. In collaboration with Amnesty International, the Civic Tower is illuminated every time the death penalty is abolished in a country in the world.

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