Church of Our Lady 'del Prato'
4.6/5
★
based on 8 reviews
Contact Church of Our Lady 'del Prato'
Address : | Via Perugina, 06024 Gubbio PG, Italy |
Postal code : | 06024 |
Categories : | |
City : | Gubbio |
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Cristian Pappafava on Google
★ ★ ★ ★ ★ Tante attività ben coordinate
Lots of well-coordinated activities
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gabriele cenni on Google
★ ★ ★ ★ ★ Super gentili, letti super comodi e bagni a posto :)
Super nice, super comfortable beds and good bathrooms :)
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Edmond Ivani on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissima chiesa in via Perugina,è per il momento al restauro.
Beautiful church in Via Perugina, it is currently being restored.
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Silvana Lorenzetti on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissima,immensa,e il soffitto con i suoi affreschi meravigliosi.
Beautiful, immense, and the ceiling with its wonderful frescoes.
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Pasquale Ariano on Google
★ ★ ★ ★ ★ La chiesa dopo un lungo restauro è stata riaperta. Da visitare.
The church was reopened after a long restoration. To visit.
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Matteo C on Google
★ ★ ★ ★ ★ Non so quando le persone che l'hanno recensita prima di me l'hanno trovata aperta perché noi, diverse volte, di mattina o di pomeriggio, l'abbiamo trovata chiusa.
I don't know when people who reviewed it before me found it open because we, several times, in the morning or in the afternoon, found it closed.
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leonardo clementi on Google
★ ★ ★ ★ ★ La Chiesa della Madonna del Prato è stata costruita dal Capomastro Eugubino Carlo Perugini. L'interno è una copia geometrica della Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane a Roma, progettata da Borromini e costruita dai Capomastri Tommaso Damino e Niccolò Scala.
La prima pietra della chiesa eugubina è stata posta nel 1662.
La prima pietra di quella romana invece nel 1638.
E' uno degli edifici da visitare assolutamente a Gubbio, insieme a tutta la città, ovviamente.
The Church of the Madonna del Prato was built by master builder Eugubino Carlo Perugini. The interior is a geometric copy of the Church of San Carlino alle Quattro Fontane in Rome, designed by Borromini and built by the Head Masters Tommaso Damino and Niccolò Scala.
The first stone of the Gubbio church was laid in 1662.
The first stone of the Roman one instead in 1638.
And 'one of the buildings must visit in Gubbio, with the whole city, of course.
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Edmund Mart on Google
★ ★ ★ ★ ★ È chiusa dall’agosto del 2016, ma ormai è tutto pronto per la riapertura dopo lunghi e complessi lavori di recupero. Domenica 20 dicembre si potranno tornare ad ammirare i capolavori di un autentico gioiello barocco: la chiesa di Madonna del Prato.
“Noi eugubini siamo troppo affascinati dal bellissimo Medioevo che ci circonda – spiega Paolo Salciarini, direttore dell’Ufficio beni culturali della diocesi di Gubbio – e non ci rendiamo conto che abbiamo grandissimi capolavori anche delle epoche successive. Uno di questi, senza dubbio, è la Madonna del Prato”.
La storia di questo edificio sacro ci riporta indietro nel tempo, fino al Seicento. Al centro di tutto c’è un’immagine dipinta su pietra che raffigura la Vergine con il Bambino. Collocata appena fuori le mura della città, è molto venerata dagli eugubini del tempo per il verificarsi di episodi straordinari e prodigiosi. Nella piccola chiesina di allora la tradizione colloca l’abitazione dei beati Sperandio, Gennara e Sperandia, vissuti nel Tredicesimo secolo. Il 12 novembre 1662, il vescovo Alessandro Sperelli pone la prima pietra del nuovo tempio sul terreno di proprietà delle monache di Santo Spirito. Nello stesso anno, grazie all’intercessione del card. Carpegna, mons. Sperelli ottiene il consenso di Francesco Castelli, detto il Borromini, per realizzare una replica del suo progetto del San Carlino alle Quattro Fontane a Roma.
“Davvero un piccolo gioiello che ora sarà riaperto e potrà tornare a essere il cuore pulsante della vita liturgica e pastorale della nostra comunità parrocchiale, del popolo che ci vive e di tutta la nostra città”. Don Fabricio Cellucci, parroco della Madonna del Prato, non nasconde l’emozione per un momento atteso e sognato a lungo. “Confesso – aggiunge il sacerdote – che non sono stati anni semplici questi del percorso di restauro, ma ammirando il risultato sono veramente contento ed emozionato. Penso che questa possa essere l’esperienza che ognuno vivrà nel varcare la soglia di questa chiesa sulla via Perugina: un capolavoro di fede vissuta in questa esperienza bellissima, stupenda e profonda che è l’arte”.
Alle opere di recupero dell’edificio hanno lavorato aziende come Monacelli Costruzioni Edili per il consolidamento strutturale, Ikuvium R.C. per i restauri, Illux per l’illuminazione, Sauro Morelli per i pavimenti e Tecnosystem per l’impianto audio, coordinati dall’architetto e direttore dei lavori, Francesco Raschi. Per finanziare le opere, sono stati spesi circa 250 mila euro di fondi per il terremoto messi a disposizione dalla Regione Umbria e 420 mila euro di fondi dell’8xMille erogati dalla Conferenza episcopale italiana. Oltre a quanto messo a disposizione dalla parrocchia di Madonna del Prato, in particolare per il riscaldamento a pavimento e per una parte dell’impianto di illuminazione.
“È davvero una bella soddisfazione arrivare alla fine di un grande lavoro di restauro e di recupero di una chiesa così bella”, commenta il vescovo Luciano Paolucci Bedini. Finalmente la comunità parrocchiale ha di nuovo il suo tempio, dove poter celebrare i riti domenicali ed è un segno bellissimo che questo avvenga nel tempo natalizio”.
It has been closed since August 2016, but now everything is ready to reopen after long and complex recovery works. Sunday 20 December it will be possible to return to admire the masterpieces of an authentic Baroque jewel: the church of Madonna del Prato.
"We Gubbio are too fascinated by the beautiful Middle Ages that surrounds us - explains Paolo Salciarini, director of the Cultural Heritage Office of the Diocese of Gubbio - and we don't realize that we have great masterpieces even from later times. One of these, without a doubt, is the Madonna del Prato ”.
The history of this sacred building takes us back in time, up to the seventeenth century. At the center of it all is an image painted on stone that depicts the Virgin with the Child. Located just outside the city walls, it is highly revered by the Gubbio of the time for the occurrence of extraordinary and prodigious episodes. In the small church of that time, tradition places the home of the blessed Sperandio, Gennara and Sperandia, who lived in the thirteenth century. On 12 November 1662, Bishop Alessandro Sperelli placed the first stone of the new temple on the land owned by the nuns of the Holy Spirit. In the same year, thanks to the intercession of Card. Carpegna, Msgr. Sperelli obtained the consent of Francesco Castelli, known as Borromini, to create a replica of his project for the San Carlino alle Quattro Fontane in Rome.
"Truly a little jewel that will now be reopened and will be able to return to being the beating heart of the liturgical and pastoral life of our parish community, of the people who live there and of our entire city". Don Fabricio Cellucci, parish priest of the Madonna del Prato, does not hide the emotion for a long awaited and dreamed moment. “I confess - adds the priest - that these were not simple years of the restoration process, but admiring the result I am really happy and excited. I think this may be the experience that everyone will have when crossing the threshold of this church on the Via Perugina: a masterpiece of faith lived in this beautiful, stupendous and profound experience that is art ".
Companies such as Monacelli Costruzioni Edili for structural consolidation, Ikuvium R.C., worked on the building's recovery works. for the restorations, Illux for the lighting, Sauro Morelli for the floors and Tecnosystem for the audio system, coordinated by the architect and construction manager, Francesco Raschi. To finance the works, approximately 250,000 euros of earthquake funds made available by the Umbria Region and 420,000 euros of 8xMille funds disbursed by the Italian Bishops' Conference were spent. In addition to what is made available by the parish of Madonna del Prato, in particular for underfloor heating and part of the lighting system.
“It is truly a great satisfaction to arrive at the end of a great restoration and recovery work of such a beautiful church”, comments Bishop Luciano Paolucci Bedini. Finally, the parish community has its own temple again, where it can celebrate Sunday rites and it is a beautiful sign that this happens at Christmas time ”.
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