Chiesa di Santa Maria in Monterone

Una chiesa piccola e una raffigurazione di Madonna con colori vivissimi

Bella atmosfera in questa chiesa del centro. Riscaldata e accogliente.

Piccola chiesa a ridosso di largo argentina Sicuramente è utile in questi luoghi far riferimento alle recensioni precedenti che aiutano a valutare il sito....almeno per me così è stato

La Iglesia de Santa María in Monterone merece ser visitada. Una antigua lápida y una sepultura con un esqueleto saliendo de su tumba son algunas de las curiosidades que podemos descubrir en ella. El altar de la nave de la derecha con su cúpula decorada y su mesa de marmol y broce también son interesantes.

Chiesetta minore nel centro storico. Fanno una messa al mattino verso le ore 8.

Piccola chiesa incastonata tra i palazzi nell'area tra L go Arenula e Piazza S. Eustachio. L'aspetto attuale è seicentesco ma le colonne di ordine ionico sono di spoglio, ossia recuperate da edifici romani e poi riutilizzate. La facciata è semplice, l'interno tripartito (tre navate). Al centro del pavimento sono state collocate lastre marmoree pertinenti sepolture quattrocentesche

La Chiesa di Santa Maria in Monterone è ubicata nel Rione VIII (Sant'Eustachio), in Via Monterone al numero 75, in Roma. Come molte chiese di Roma ha una storia molto datata(medioevo) e l’edificio fu costruito utilizzando in parte i resti di uno sottostante dell’antica Roma. Nel corso dei secoli, venne restaurata varie volte, fino a quella importante, voluta dalla famiglia Senese dei Monteroni, della fine del XVII secolo, della quale spicca l’attuale facciata. Il sagrato, lo spazio consacrato davanti alla facciata è delimitato da bassi paletti in ferro battuto, raccordati fra loro da catenelle. La semplice Facciata si presenta su due ordini, suddivisi mediante un marcapiano aggettante e segmentato. Il primo ordine è tripartito mediante lesene binate con capitelli ionici, anche i fianchi sono delimitati con lesene ioniche. Al centro spicca un monumentale portale ligneo a cassettoni incorniciato, sormontato da un frontone curvilineo. Ai lati si trovano due semplici finestre ovali Il secondo ordine ha la stessa larghezza, ma un'altezza inferiore con le lesene nella stessa posizione di quelle inferiori, al centro vi è un finestrone vetrato incorniciato e ai lati delle semplice finestre con imposte lignee. A coronamento del prospetto è posto un frontone triangolare, nel cui timpano si trova un elegante cartiglio con la seguente iscrizione: D.O.M. DEIPARÆ VIRGI ASSVMPTÆ ANNO DOMINI MDCLXXXII PHILIPPVS SILVA RECTOR FECIT Come fastigio è presente una artistica croce metallica. Sulla destra adiacente alla chiesa, si trova un bell’edificio, edificato con il restauro del XVII secolo, il quale come era uso all’epoca ospitava i pellegrini in questo caso senesi che venivano in visita a Roma. INTERNO La Pianta si presenta con tre navate, divise da quattro antiche colonne ioniche per lato, le quali sorreggono campate con archi a tutto sesto. Vi sono due altari sul lato destro, uno sul lato sinistro e una cappella a fronte quadrata ai due lati del Presbiterio. Al Presbiterio si accede salendo alcuni gradini, ed è delimitato nella parte anteriore, da una balaustra marmorea policroma, sul fondo da un’abside quadrangolare. Al centro è posto un altare maggiore in marmo policromo nella modalità “Coram Populum” (secondo la liturgia post Concilio Vaticano 1963) con l’officiante che celebra la Messa rivolto verso i fedeli Alle spalle nella mostra d’altare in marmi policromi e a forma di tempio, spiccano due colonne corinzie, le quali inquadrano la Pala composta da un grande dipinto rettangolare nel quale è incastonato uno più piccolo ovale con cornice lignea dorata. La pala raffigura i “Santi Pietro Nolasco e Pietro Pascasio” dell’ottimo pittore Pompeo Batoni (1708 – 1787 vedere nota), i quali sono in adorazione della “Madonna col Bambino (XVII) presente nel quadro incastonato, idealmente sostenuto dall’angelo raffigurato nella Pala. Sulla parete sinistra del presbiterio è presente un pregevole e monumento funebre per il Cardinale Stefano Durazzo, dove vi è un suggestivo scheletro alato. Il Soffitto è Coperto con volta a botte, riccamente decorato con motivi geometrici policromi. Sulla destra dell’entrata (Controfacciata) sono presenti due interessanti opere: •Un bassorilievo tombale i Giovanni da Bazzano del1406 •Un monumento a tempietto dedicato a Cosimo Simonetti da Cingoli del 1652, con un frontone triangolare aperto dove si trova un dipinto che lo raffigura. Nelle Cappelle e Altari laterali sono presenti altre pregevoli opere artistiche. NOTA Il Pittore Pompeo Batoni è conosciuto per il suo famoso e venerato dipinto del "Sacro Cuore di Gesù" (1767 olio su rame), presente nella bellissima Chiesa del Gesù a Roma.

Piccola Chiesa a due passi da Largo Argentina, dove ho abitato per 57 anni e che mi è sempre sembrata chiusa. Il giorno di Natale passando casualmente era aperta, sono entrato e stava per iniziare la S.Messa. Eravamo non più di venti persone neĺla piccola chiesetta officiava Don Pietro Sigurani ex Rettore della Basilica di S.Eustachio, 85 anni oggi in pensione. Una funzione che mi ha riportato indietro all'infanzia. Don Pietro ci ha preso per mano e condotto alle radici del Natale. Grazie