Casa dove nacque Ernesto De Angeli

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Address :

Piazza Marchetti, 6, 21014 Laveno-Mombello VA, Italy

Postal code : 21014
Categories :
City : Laveno Mombello

Piazza Marchetti, 6, 21014 Laveno-Mombello VA, Italy
I
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La casa si riconosce per una placca “ convegno parrocchiale Contardo Ferrini” (accademico e giurista tra i pochi accademici del suo tempo legati alla chiesa cattolica). La casa era sul vicolo che ai tempi era l’unico passaggio per quella che oggi è via De Angeli( non esisteva piazza Italia). De Angeli nacque in questa casa il 29 gennaio 1849 da Ercole De Gian Angeli e da Maddalena Frascoli. Ebbe come maestro elementare il nonno dell’ Avvocato Franco Bassani ( Villa Bassani, proprietario della Plasmon e fondatore della cada di riposo Menotti Bassani) e in seguito Don Della Chiesa prete di Cerro ( c ‘ è una lapide a lui dedicata sul muro esterno del cimitero di Cerro). Venne assunto alla industria Cantoni. Lo stesso Cantoni fornì poi al De Angeli le somme necessarie per un prolungato soggiorno di studio e di pratica in Germania, Francia e Gran Bretagna. Importante industriale tessile, nel 1872 fondò la Società Ernesto De Angeli & C, che condusse col cognato Giuseppe Frua, insediata nel quartiere milanese La Maddalena. Fu consigliere comunale a Laveno ed a Milano; nel 1895 venne nominato senatore del Regno. Dopo le scuole elementari si iscrisse al liceo Beccaria di Milano. Fu costretto a sospendere gli studi per la morte del padre. Cominciò a lavorare nel Cotonificio Cantoni, e successivamente si diplomò in ragioneria. Grazie a lui l’Italia da importatrice divenne esportatrice di prodotti tessili. Cambio cognome accorciandolo in appunto De Angeli. Insieme alPirelli Crespi e altri, diventò comproprietario del Corriere della sera nel 1895 facendo assumere, come redattore, L. Albertini. Convinto della capacità del giornalista, riuscì a portarlo alla direzione del giornale successivamente ai moti di Milano del 1898, durante lo stato d'assedio. In dissidio con questo per l'atteggiamento giustificatorio dell'insurrezione milanese, appoggiò inizialmente il passaggio della direzione del giornale a D. Oliva, che esprimeva una linea di acquiescenza allo stato d'assedio e alla repressione popolare del governo di Rudini. Tuttavia, la linea di condotta troppo marcatamente reazionaria di Oliva comportava, secondo il D., il pericolo di avallare un'ulteriore restrizione dell'autonomia amministrativa locale, rendendo stabile l'invadente controllo periferico dell'autorità dello Stato. Per sua iniziativa, sempre nel 1898, fu convocata, nella villa del D. a Laveno, la riunione che aprì ad Albertini la strada alla direzione del Corriere della sera. Membro della Società di incoraggiamento di arti e Insieme al primo, il D. diventò comproprietario del Corriere della sera nel 1895 facendo assumere, come redattore, grazie anche all'intervento di Luzzatti, L. Albertini. Convinto della capacità del giornalista, riuscì a portarlo alla direzione del giornale successivamente ai moti di Milano del 1898, durante lo stato d'assedio, dopo l'estromissione di Torelli-Viollier. In dissidio con questo per l'atteggiamento giustificatorio dell'insurrezione milanese, il D. appoggiò inizialmente il passaggio della direzione del giornale a D. Oliva, che esprimeva una linea di acquiescenza allo stato d'assedio e alla repressione popolare del governo di Rudini. Tuttavia, la linea di condotta troppo marcatamente reazionaria di Oliva comportava, secondo il D., il pericolo di avallare un'ulteriore restrizione dell'autonomia amministrativa locale, rendendo stabile l'invadente controllo periferico dell'autorità dello Stato. Per sua iniziativa, sempre nel 1898, fu convocata, nella villa del D. a Laveno, la riunione che aprì ad Albertini la strada alla direzione del Corriere della sera. mestieri, del Museo commerciale di Milano, della Società industriale di Mulhouse, Rouen, Lilla e dell'Accademia industriale di Parigi, morì a Milano il 17 gennaio 1907. Dopo la sua scomparsa, la De Angeli-Frua continuò la crescita sotto la guida di Giuseppe Frua.
The house is recognized for a plaque "Parish Convention Contardo Ferrini" (academic and jurist among the few academics of his time related to the Catholic Church). The house was on the alley that at the time was the only passage for what is now Via De Angeli (Piazza Italia did not exist). De Angeli was born in this house on January 29, 1849 by Ercole De Gian Angeli and Maddalena Frascoli. He had as elementary teacher the grandfather of the Lawyer Franco Bassani (Villa Bassani, owner of Plasmon and founder of the Menotti Bassani cada rest) and later Don Della Chiesa priest of Cerro (there is a plaque dedicated to him on the external wall of the cemetery of Cerro). He was employed in the Cantoni industry. Cantoni himself then provided De Angeli with the sums necessary for a prolonged stay of study and practice in Germany, France and Great Britain. An important textile industrialist, in 1872 he founded the Ernesto De Angeli & C Company, which he led with his brother-in-law Giuseppe Frua, established in the Milanese district of La Maddalena. He was a municipal councilor in Laveno and Milan; in 1895 he was appointed Senator of the Kingdom. After elementary school he enrolled at the Beccaria high school in Milan. He was forced to suspend his studies due to the death of his father. He began working in the Cotoniificio Cantoni, and later graduated in accounting. Thanks to him, Italy as an importer became an exporter of textile products. Change surname shortening it in fact De Angeli. Together with Pirelli Crespi and others, he became a co-owner of the Corriere della Sera in 1895, making L. Albertini assume as editor. Convinced of the journalist's ability, he succeeded in bringing him to the management of the newspaper after the Milan riots of 1898, during the state of siege. In disagreement with this for the justifying attitude of the Milanese insurrection, he initially supported the passage of the newspaper's direction to D. Oliva, who expressed a line of acquiescence in the state of siege and the popular repression of the Rudini government. However, the too markedly reactionary policy of Oliva involved, according to the D., the danger of endorsing a further restriction of the local administrative autonomy, making stable the intrusive peripheral control of the State authority. On his initiative, again in 1898, a meeting was held in the villa of D. in Laveno which opened the way to Albertini for Corriere della Sera. Member of the Arts Encouragement Society and Along with the first, D. became a co-owner of the Corriere della Sera in 1895 by hiring, as editor, thanks also to the intervention of Luzzatti, L. Albertini. Convinced of the journalist's ability, he succeeded in leading him to the management of the newspaper after the Milan riots of 1898, during the state of siege, after the ouster of Torelli-Viollier. In disagreement with this for the justifying attitude of the Milanese insurrection, D. initially supported the passage of the newspaper's direction to D. Oliva, who expressed a line of acquiescence in the state of siege and the popular repression of the Rudini government. However, the too markedly reactionary policy of Oliva involved, according to the D., the danger of endorsing a further restriction of the local administrative autonomy, making stable the intrusive peripheral control of the State authority. On his initiative, again in 1898, a meeting was held in the villa of D. in Laveno which opened the way to Albertini for Corriere della Sera. trades, of the Commercial Museum of Milan, of the Industrial Company of Mulhouse, Rouen, Lilla and of the Industrial Academy of Paris, died in Milan on 17 January 1907. After his death, De Angeli-Frua continued the growth under the guidance of Giuseppe Frua.

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