Saint Eligio of Orefici

Sehr schöne Kirche. Das erwartet mann nicht wenn mann drausen ist.

La chiesa è visitabile Previa prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 telefono 06 68 68 260

Gli spazi ridotti rendono più preziose le sottolineature delle costole, degli affreschi e dei bassorilievi dell'impianto a croce latina; si ha tutto vicino ,raccolto ed a portata di mano e di occhio :un gioiellino a distanza ravvicinata, come i ceselli degli orafi cui la chiesa è dedicata!

Come diverse chiese di Roma, questa fu costruita da una Corporazione di Arti e Mestieri, organizzazioni che erano molto attive a Roma nel XVI secolo (vedere la NOTA). Dopo l’insediamento, nel piccolo palazzo che ancora oggi è esistente e si trova alla destra della chiesa, l’Università degli Orefici e Argentieri pensò di far edificare una chiesa da dedicare al proprio Santo Protettore (S. Eligio), per l’opera non badarono a spese infatti la fecero progettare dal grande Raffaello, poi la realizzazione fu eseguita da altri, e durò diversi decenni. In seguito, nel XVII secolo, fu ricostruita a causa di un crollo, sempre rispettando il disegno del Raffaello. Oggi la facciata si presenta su due ordini, sul primo il portale originario del XVI secolo, sul cui frontone vi è una iscrizione latina che indica che la chiesa è stata edificata dalla congregazione in onore di S. Eligio. L’interno si presenta a Croce Greca, vi sono diversi affreschi del XVI secolo. Di interesse anche l’affresco del XVIII secolo presente sulla faccita del suddetto palazzetto, che rappresenta l’immagine di S. Eligio Vescovo (purtroppo non è in buono stato di conservazione). NOTA: A Roma molte chiese, fin dal medioevo, furono restaurate e mantenute dalle Corporazioni delle arti e mestieri che venivano chiamate Universitas, esse rappresentavano le singole attività ed erano anche dei potentati economici. Alcune chiese avevano più Confraternite che la gestivano e in questi casi era una gara a chi faceva più bella e sfarzosa la propria cappella, arricchendola anche dei simboli della propria organizzazione (Un bel esempio di questo è la chiesa di Santa Maria dell'Orto,, dove ne erano presenti ben 13 Organizzazioni). La loro gestione degli interessi e delle necessità dei propri aderenti, avveniva appunto in questi luoghi sacri, dove vi erano opportune sedi per riunirsi e diverse volte anche degli oratori in esse spesso veniva organizzata la festa patronale del proprio Santo protettore e le varie funzioni religiose. Una importante attività era anche quella dell’aiuto materiale per gli aderenti e per le eventuali vedove degli stessi. Dopo l’unità d’Italia, lo stato centrale abolì le confraternite confiscando anche i relativi beni. Comunque in diverse chiese le antiche tradizioni, vengono portate avanti da persone che vogliono mantenere viva questa bella tradizione. Ad oggi esistono ancora numerose di queste chiese, prevalentemente ubicate vicino al Foro Romano e quindi al Campidoglio, che era il posto dove si prendevano le decisioni per l’amministrazione della città e dove le più importanti Corporazioni avevano anche dei propri uffici.

Beautiful.

Not very special but the name has personnel connotations that makes it interesting to me.

This is a very important 16th century confraternity church, because it was designed and engineered by Raphael. Unfortunately he should have stuck to painting, because the mechanics of construction were beyond him and the church has had to be restored repeatedly since it was new. It's owned by the Guild of Goldsmiths. Finding it open is an event. However, you can visit by appointment. Ignore the times on the brass plaque on the door (such brass plaques on Roman church doors, ostensibly giving opening times, are usually mendacious). The Confraternity website advises that you should phone 10:00-13:00, Monday to Friday, in order to arrange a visit between the same times. The number to call is 06.6868260. Alternatively, you could sign up for one of those expensive guided tours from a firm that specialises in places like this.

Beautiful, intimate church that was Raphael’s first executed church design.