Palazzo Pamphili

4.4/5 based on 8 reviews

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Address :

Piazza Navona, 14, 00186 Roma RM, Italy

Phone : 📞 +98988
Website : http://www.ambasciatadelbrasile.it/palacio/visita_guidata.asp
Categories :
City : Roma
Description : Ornate 17th-century building, home to the Brazilian Embassy, offering guided tours & exhibitions.

Piazza Navona, 14, 00186 Roma RM, Italy
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Alessio Brugnoli on Google

Nell’anno 1644, il Cardinale Giambattista Pamphilj, che abitava nel vecchio palazzo di famiglia, costruito intorno al 1450, tra Piazza Navona e la Via Pasquino, divenne Papa Innocenzo X. Dato che l'edificio, benché fosse decorato da Agostino Tassi, non venne considerato all'altezza del nuovo prestigio della famiglia; fu così decisa una profonda ristrutturazione e un ampliamento, inglobando nella costruzione gli edifici vicini, come il Palazzo Cibo La patata bollente fu mollata a Girolamo Rainaldi; nel 1647 fu chiesta una consulenza a Francesco Borromini, ma la maggior parte delle sue proposte, per motivi economici, furono bocciate. I contributi borrominiani si limitarono così alla la decorazione a stucco del salone (sala principale) e la progettazione della Galleria, che si trova al primo piano tra il resto del palazzo e la chiesa di S. Agnese che si trova accanto. La galleria si estende attraverso la larghezza del blocco con una grande finestra serliana alle due estremità. Galleria che nel 1651 fu decorata da Pietro da Cortona, con le scene della vita di Enea, il mitico fondatore di Roma, come raccontato da Virgilio. Le stanze del piano nobile (primo piano) sono affrescati con fregi di artisti come Giacinto Gimignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, e Pier Francesco Mola. Il palazzo è noto per essere stata la dimora di Olimpia Maidalchini, cognata del papa, la Pimpaccia di Piazza Navona, su cui Pasquino scrisse: Chi dice donna, dice danno / chi dice femmina, dice malanno / chi dice Olimpia Maidalchina, dice danno malanno e rovina Nell’anno 1644, il Cardinale Giambattista Pamphilj, che abitava nel vecchio palazzo di famiglia, costruito intorno al 1450, tra Piazza Navona e la Via Pasquino, divenne Papa Innocenzo X. Dato che l'edificio, benché fosse decorato da Agostino Tassi, non venne considerato all'altezza del nuovo prestigio della famiglia; fu così decisa una profonda ristrutturazione e un ampliamento, inglobando nella costruzione gli edifici vicini, come il Palazzo Cibo La patata bollente fu mollata a Girolamo Rainaldi; nel 1647 fu chiesta una consulenza a Francesco Borromini, ma la maggior parte delle sue proposte, per motivi economici, furono bocciate. I contributi borrominiani si limitarono così alla la decorazione a stucco del salone (sala principale) e la progettazione della Galleria, che si trova al primo piano tra il resto del palazzo e la chiesa di S. Agnese che si trova accanto. La galleria si estende attraverso la larghezza del blocco con una grande finestra serliana alle due estremità. Galleria che nel 1651 fu decorata da Pietro da Cortona, con le scene della vita di Enea, il mitico fondatore di Roma, come raccontato da Virgilio. A differenza del grande e spazioso volume del Palazzo Barberini in cui aveva dipinto un affresco che celebra il regno del predecessore di Innocenzo, Urbano VIII Barberini, la Galleria Pamphilj era lungo con volta bassa che non permette di osservare da un unico punto di vista gli affreschi. Così Cortona mette a punto una serie di scene intorno a un dipinto incorniciato ‘Apoteosi di Enea‘ che appare centrale nei cieli dell’Olimpo. Gli infissi elaborati a intervalli regolari lungo le pareti della Galleria mostrano una combinazione di motivi tipicamente utilizzati dal Borromini e da Cortona. Le stanze del piano nobile (primo piano) sono affrescati con fregi di artisti come Giacinto Gimignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, e Pier Francesco Mola. Il palazzo è noto per essere stata la dimora di Olimpia Maidalchini, cognata del papa, la Pimpaccia di Piazza Navona, su cui Pasquino scrisse: Chi dice donna, dice danno / chi dice femmina, dice malanno / chi dice Olimpia Maidalchina, dice danno malanno e rovina Palazzo Pamphilj ospita dal 1920 l’ambasciata del Brasile in Italia, ed è diventato una proprietà brasiliana nel 1961.
In 1644, Cardinal Giambattista Pamphilj, who lived in the old family palace, built around 1450, between Piazza Navona and Via Pasquino, became Pope Innocenzo X. Given that the building, although it was decorated by Agostino Tassi, was not considered to be up to the new prestige of the family; a deep restructuring and expansion was thus decided, incorporating nearby buildings, such as the Palazzo Cibo, into the construction The hot potato was dropped by Girolamo Rainaldi; in 1647 Francesco Borromini was asked for advice, but most of his proposals, for economic reasons, were rejected. The Borrominian contributions were thus limited to the stucco decoration of the hall (main hall) and the design of the Gallery, which is located on the first floor between the rest of the building and the church of S. Agnese which is located next door. The gallery extends across the width of the block with a large Serlian window at both ends. Gallery that in 1651 was decorated by Pietro da Cortona, with scenes from the life of Aeneas, the mythical founder of Rome, as told by Virgil. The rooms on the main floor (first floor) are frescoed with friezes by artists such as Giacinto Gimignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, and Pier Francesco Mola. The palace is known to have been the home of Olimpia Maidalchini, the pope's sister-in-law, the Pimpaccia in Piazza Navona, on which Pasquino wrote: Who says woman, says harm / who says female, says harm / who says Olimpia Maidalchina, says harm and ruin In 1644, Cardinal Giambattista Pamphilj, who lived in the old family palace, built around 1450, between Piazza Navona and Via Pasquino, became Pope Innocenzo X. Given that the building, although it was decorated by Agostino Tassi, was not considered to be up to the new prestige of the family; a deep restructuring and expansion was thus decided, incorporating nearby buildings, such as the Palazzo Cibo, into the construction The hot potato was dropped by Girolamo Rainaldi; in 1647 Francesco Borromini was asked for advice, but most of his proposals, for economic reasons, were rejected. The Borrominian contributions were thus limited to the stucco decoration of the hall (main hall) and the design of the Gallery, which is located on the first floor between the rest of the building and the church of S. Agnese which is located next door. The gallery extends across the width of the block with a large Serlian window at both ends. Gallery that in 1651 was decorated by Pietro da Cortona, with scenes from the life of Aeneas, the mythical founder of Rome, as told by Virgil. Unlike the large and spacious volume of the Barberini Palace in which he had painted a fresco that celebrates the reign of Innocent's predecessor, Urban VIII Barberini, the Pamphilj Gallery was long with a low vault that does not allow you to observe the frescoes from a single point of view . So Cortona develops a series of scenes around a framed painting 'Apotheosis of Aeneas' that appears central in the skies of Olympus. The fixtures developed at regular intervals along the walls of the Gallery show a combination of motifs typically used by Borromini and Cortona. The rooms on the main floor (first floor) are frescoed with friezes by artists such as Giacinto Gimignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, and Pier Francesco Mola. The palace is known to have been the home of Olimpia Maidalchini, the pope's sister-in-law, the Pimpaccia in Piazza Navona, on which Pasquino wrote: Who says woman, says harm / who says female, says harm / who says Olimpia Maidalchina, says harm and ruin Palazzo Pamphilj has been home to the Brazilian Embassy in Italy since 1920, and became a Brazilian property in 1961.
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Philippe Rémy on Google

Lieu magique ce jour un concert d opéra sur la terrasse surplombant la piazza navona Cadre idyllique avec un coucher de soleil A faire
Magic place today an opera concert on the terrace overlooking piazza navona Idyllic setting with a sunset To do
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Gianfranco Prederi on Google

Molto bella la fontana e la scalinata, da sopra si gode di una bellissima vista della città. Zona con negozi molto eleganti, sconsigliata al portafoglio dei mariti!
Very beautiful the fountain and the staircase, from above you can enjoy a beautiful view of the city. Area with very elegant shops, not recommended for husbands' wallet!
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ANDRÉ CURVELLO on Google

. Desde 1920, é a sede da embaixada brasileira na Itália ,e em 1964, tornou-se propriedade da República Federativa do Brasil ?? . Piazza Navona - uma das praças mais famosas do mundo e principalmente no estilo barroco. Por aqui passaram imperadores, papas, príncipes e artistas que foram imortalizados com suas obras de arte. . Este lugar majestoso teve seu início na antiguidade, em época Romana (86dC), quando o imperador Domiciano criou o “Circo Agonístico”, um estádio em formato de uma ferradura com 265m de comprimento e capacidade para acolher até 30.000 pessoas. Ali aconteciam não apenas espetáculos de atletismo, mas também competições que exigiam inteligência e cultura poética. Era um lugar de inspiração grega! Inclusive, o nome “Navona” surge de uma declinação da palavra competição provinda do grego. (In agon - navon - Navona). Com o fim do império romano, o lugar foi depredado sendo reutilizado apenas em 1477 quando o Papa que criou a Capela Sistina (Sisto IV) decretou que a feira semanal mais importante de Roma acontecesse naquele espaço vazio. . Lugar fortemente marcado pela arte em todo seu complexo monumental: Giacomo della Porta com as Fontanas di Netuno e del Moro nas extremidades da praça; Pietro da Cartona no Palácio Phamphili (hoje sede da embaixada do Brasil na Itália), Girolamo Gainaldi com o projeto da Igreja onde Santa Inês foi martirizado - Chiesa di Sant’Agnese in Agone. A fachada deste templo foi projetada por Francesco Borromini, nome esse que se destaca pela famosa disputa e rivalidade com outro grande artista do Barroco: Gian Lourenzo Bernini - criador da famosíssima “Fontana dei Quattro Fiume” que com um giro, faz até hoje as pessoas darem a volta ao mundo representado pelos quatro grandes rios do mundo (Rio Nilo - África; Rio Ganges -Ásia; Rio da Prata - América ; Danúbio - Europa) tendo o obelisco egípcio Agonal ao centro e a pomba com o ramo na extremidade - além de bíblico, era também símbolo da poderosa família Pamphili (Papa Inocêncio X). .
. Since 1920, it has been the seat of the Brazilian embassy in Italy, and in 1964, it became the property of the Federative Republic of Brazil ?? . Piazza Navona - one of the most famous squares in the world and mainly in the Baroque style. Emperors, popes, princes and artists passed by here who were immortalized with their works of art. . This majestic place began in antiquity, in Roman times (86 AD), when the emperor Domitian created the “Circo Agonístico”, a stadium in the shape of a horseshoe with 265m in length and capacity to host up to 30,000 people. There were not only athletics shows, but also competitions that required intelligence and poetic culture. It was a Greek-inspired place! In fact, the name “Navona” comes from a declination of the word competition from the Greek. (In agon - navon - Navona). With the end of the Roman empire, the place was depredated and was reused only in 1477 when the Pope who created the Sistine Chapel (Sixtus IV) decreed that the most important weekly fair in Rome should take place in that empty space. . Place strongly marked by art in all its monumental complex: Giacomo della Porta with the Fontanas di Netuno and del Moro at the ends of the square; Pietro da Cartona at the Phamphili Palace (today the headquarters of the Brazilian embassy in Italy), Girolamo Gainaldi with the design of the Church where Santa Inês was martyred - Chiesa di Sant’Agnese in Agone. The facade of this temple was designed by Francesco Borromini, a name that stands out for the famous dispute and rivalry with another great artist of the Baroque: Gian Lourenzo Bernini - creator of the very famous “Fontana dei Quattro Fiume” that with a twist, makes people today go around the world represented by the four great rivers of the world (Nile River - Africa; Ganges River - Asia; Río de la Plata - America; Danube - Europe) with the Egyptian obelisk Agonal in the center and the dove with the branch at the end - beyond biblical, it was also a symbol of the powerful Pamphili family (Pope Innocent X). .
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Ignacio Aguirre on Google

Es la pinacoteca privada más conocida de Roma. Contiene obras de artistas como Rafael, Tiziano, Caravaggio, Velázquez o Bernini. Horario de 9:00 – 19:00, última entrada a las 18:00. La entrada 12€.
It is best known private art gallery in Rome. It contains works by artists such as Rafael, Tiziano, Caravaggio, Velázquez or Bernini. Hours from 9:00 a.m. - 7:00 p.m., last entry at 6:00 p.m. Admission € 12.
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Carlo Carlevale on Google

L'edificio originale fu costruito nel 1630 al posto di una serie di immobili di proprietà della potente famiglia Pamphili. Quando il committente Giovanni Battista Pamphilj divenne papa nel 1644 ossia Innocenzo X, la famiglia ritenne che il palazzo non fosse sufficiente per il nuovo prestigio e iniziò una nuova costruzione. Ne fu incaricato Girolamo Rainaldi. IL nuovo progetto inglobò edifici contigui, compreso il precedente palazzo dei Pamphilj, le cui decorazioni di Agostino Tassi furono almeno in parte mantenute, il Palazzo Cybo e il palazzo dei Mellini. L'interno ha tre cortili. L'ingresso è particolarmente alto e luminoso: il piano nobile ha 23 stanze affrescate da artisti come : Giacinto Gemignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, Pier Francesco Mola, Costanzo de Peris.Pietro da Cortona nel 1651-1654 dipinse la lunga galleria, progettata da Borromini, con le Storie di Enea. In seguito il nuovo palazzo divenne la residenza della cognata di Innocenzo, la vedova Olimpia Maidalchini, che era la sua confidente e consigliere. Era molto impopolare ed era sospettata di essere l'amante del papa. Olimpia Maidalchini, detta anche "La Pimpaccia" era la madre di Camillo Pamphilj, cardinal nipote, che si sposò con Olimpia Aldobrandini. La moglie gli recò in dote la proprietà di Palazzo Aldobrandini, ora noto come Palazzo Doria-Pamphili, cui si accede da piazza del Collegio Romano e che si trova in Via del Corso. Questo palazzo ospita la galleria Doria Pamphilj. Quando i Pamphilj si insediarono nel nuovo edificio al Corso, il palazzo di Piazza Navona fu lasciato e dato in affitto, tra gli altri all'Accademia Filarmonica Romana. I palazzi furono chiamati, anche quando la famiglia prese il nome di Doria-Pamphilj, con lo stesso nome di Palazzo Pamphilj o "Palazzo Pamfilio". In un'ala di Palazzo Pamphilj è ospitata dal 1920 l'ambasciata del Brasile in Italia. Il complesso del Palazzo comprende in maniera comunicante la chiesa di Sant’Agnese in Agone (considerata la cappella privata di Famiglia) e il Collegio Innocenziano che costituiscono la cosiddetta insula Pamphilj, definita anche Pamphilia, a realizzazione del sogno del Cardinale poi Principe Camillo Pamphilj e della sua cittadella ideale dove vivere.
The original building was built in 1630 in place of a series of buildings owned by the powerful Pamphili family. When the client Giovanni Battista Pamphilj became pope in 1644, that is Innocenzo X, the family believed that the building was not sufficient for the new prestige and began a new construction. Girolamo Rainaldi was commissioned. The new project incorporated contiguous buildings, including the previous Palazzo dei Pamphilj, whose decorations by Agostino Tassi were at least partially maintained, Palazzo Cybo and Palazzo dei Mellini. The interior has three courtyards. The entrance is particularly high and bright: the main floor has 23 rooms frescoed by artists such as: Giacinto Gemignani, Gaspard Dughet, Andrea Camassei, Giacinto Brandi, Francesco Allegrini, Pier Francesco Mola, Costanzo de Peris. Pietro da Cortona in 1651-1654 painted the long gallery, designed by Borromini, with the Stories of Aeneas. Later the new palace became the residence of Innocenzo's sister-in-law, the widow Olimpia Maidalchini, who was his confidant and adviser. She was very unpopular and was suspected of being the pope's mistress. Olimpia Maidalchini, also known as "La Pimpaccia" was the mother of Camillo Pamphilj, cardinal nephew, who married Olimpia Aldobrandini. His wife brought him the property of Palazzo Aldobrandini, now known as Palazzo Doria-Pamphili, which can be accessed from Piazza del Collegio Romano and which is located in Via del Corso. This palace houses the Doria Pamphilj gallery. When the Pamphilj settled in the new building on the Corso, the palace in Piazza Navona was left and leased, among others to the Roman Philharmonic Academy. The palaces were called, even when the family took the name of Doria-Pamphilj, with the same name of Palazzo Pamphilj or "Palazzo Pamfilio". The Brazilian embassy in Italy has been housed in a wing of Palazzo Pamphilj since 1920. The complex of the Palace includes in a communicating way the church of Sant'Agnese in Agone (considered the private chapel of the family) and the Collegio Innocenziano which constitute the so-called insula Pamphilj, also called Pamphilia, to fulfill the dream of the Cardinal then Prince Camillo Pamphilj and of its ideal citadel to live.
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Massimo Ferrarelli on Google

Ambienti sfarzosi ma eleganti. La galleria del Borromini affrescata da Pietro da Cortona vale da sola la visita.
Gorgeous but elegant environments. The Borromini gallery frescoed by Pietro da Cortona is worth the visit alone.
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Giulia Quacquarelli on Google

Palazzo pieno di affreschi ed opere d'arte meravigliose purtroppo non adeguatamente illuminate. Un'audioguida ogni due visitatori. In questo momento causa Covid non tutte le stanze sono aperte al pubblico. Un vero peccato visitarlo solo in parte!
Palace full of frescoes and wonderful works of art unfortunately not adequately lit. An audio guide for every two visitors. At this time due to Covid not all rooms are open to the public. A real shame to visit it only in part!

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