Antiquarium comunale del Celio

3/5 based on 6 reviews

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Viale di Parco del Celio, 00184 Roma RM, Italy

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City : Roma

Viale di Parco del Celio, 00184 Roma RM, Italy
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A due passi dal Colosseo e dall’Arco di Costantino, sul lato opposto degli scavi sul Palatino, c’è il vecchio Antiquarium Comunale. In abbandono dal 1939. A breve distanza, il complesso costituito dal Casino Salvi, dall’edificio dell’ex palestra dell’Opera Nazionale Balilla e dalle aree esterne dell’ex Orto Botanico. Insomma l’istituendo Parco archeologico dei Bambini, con tanto di sistemazione esterna dei numerosissimi materiali archeologici, provenienti dal parco del vecchio Antiquarium. I lavori avviati nel 2000, ma non ancora conclusi. Così quegli spazi, rimangono chiusi al pubblico. I turisti in fila per entrare agli scavi del Palatino dall’ingresso farnesiano, lungo via di San Gregorio, spostando gli sguardi dal Colosseo all’arco di Costantino incontrano sul lato opposto della strada, in alto, un altro “rudere”. Ma non si tratta di alcun monumento antico. E’ l’antiquarium comunale del Celio, pensato dalla Commissione Archeologica Comunale per ospitare i rinvenimenti che avrebbe comportato l’attuazione del PRG del 1883. Anche in considerazione della saturazione degli spazi museali e dei magazzini esistenti. L’edificio, progettato dall’architetto Sneider seguendo i suggerimenti di Lanciani che ne avrebbe curato l’allestimento, fu realizzato solo in parte ed inaugurato nel maggio 1894. L’auspicato Museo Urbano si era così trasformato in un più modesto “Magazzino Archeologico”, inizialmente provvisto di sei sale. Ma non senza una sua rilevanza. Peraltro accentuata dal ricorso ad un modello espositivo innovativo per l’epoca, improntato a criteri cronologici, topografici e funzionali.La risistemazione del 1929, ed insieme la costruzione di via dei Trionfi, ne determinarono da un lato l’impostazione espositiva, dall’altro la centralità topografica. Pochi mesi dopo i lavori per la costruzione della galleria della metropolitana nella tratta passante sotto l’Antiquarium, che avevano provocato alcuni cedimenti, la struttura fu chiusa e successivamente alcuni ambienti abbattuti. Da allora, più niente. I materiali archeologici negli anni trasferiti. Così da sessant’anni quello spazio è inutilizzato. Quasi ad immediato contatto con i resti cadenti di quella struttura, soffocata dalla vegetazione infestante e da alcuni alberi di ailanto, c’è una recinzione metallica. In più punti cartelli che segnalano il pericolo di crolli. Intorno, all’interno del parco che circonda la struttura in abbandono, il tempo non si è fermato. L’utilizzo continua. Tra alberi di cerri e blocchi di tufo antichi, dal 1990, quello spazio, noto solo più recentemente come “All’Ombra del Colosseo”, “è la rassegna più famosa dell’estate romana”. Come pubblicizza il sito di Roma Capitale, “più di 700 spettacoli per quasi 5 milioni di visitatori”. Smontate le strutture della manifestazione estiva, lo spazio diventa per alcuni giorni la location di Atreju. La kermesse giovanile della destra, dal 1997. Poi, nulla. Fino all’anno successivo. Sul lato opposto di via del Parco del Celio, rispetto all’ingresso del vecchio Antiquarium, ci sono il Casino Salvi, costruito nel 1835 su una parte delle sostruzioni del tempio del Divo Claudio, l’edificio dell’ex Palestra dell’Opera Nazionale Balilla e le aree esterne dell’ex Orto Botanico. Nel giardino antistante il Casino si vedono dall’esterno della recinzione, oltre alla ricostruzione del sepolcro scoperto a piazza Santa Maria Liberatrice, a Testaccio, tanti materiali architettonici e numerose iscrizioni, provenienti in gran parte dal Parco del vecchio Antiquarium, sistemate già alla metà degli anni Ottanta. Ma ancora chiuse alla visite. Così come gli edifici. Eppure nel 1995 l’allora sindaco Rutelli dichiarava che nel 2000, usufruendo dei fondi per il Giubileo, sarebbe stata compiuta “la collocazione dell’Antiquarium nella Casina del Salvi”. In realtà in quegli spazi sono stati avviati i restauri e l’adeguamento alla funzione museale. Ma non completati. Nel 2003 il complesso è stato individuato come sede di un istituendo Parco archeologico dei bambini e affidato alle cure di Zétema Progetto.
A stone's throw from the Colosseum and the Arch of Constantine, on the opposite side of the excavations on the Palatine Hill, is the old Municipal Antiquarium. Abandoned since 1939. A short distance away, the complex consisting of the Casino Salvi, the building of the former gymnasium of the Opera Nazionale Balilla and the external areas of the former Botanical Garden. In short, the setting up of the Children's Archaeological Park, complete with the external arrangement of the numerous archaeological materials, coming from the park of the old Antiquarium. The works started in 2000, but not yet completed. So those spaces remain closed to the public. Tourists queuing to enter the Palatine excavations from the Farnese entrance, along Via di San Gregorio, moving their gaze from the Colosseum to the Arch of Constantine, meet another "ruin" on the opposite side of the road, at the top. But it is not an ancient monument. It is the Municipal Celio Antiquarium, designed by the Municipal Archaeological Commission to house the findings that would have involved the implementation of the 1883 PRG. Also in consideration of the saturation of the existing museum spaces and warehouses. The building, designed by the architect Sneider following the suggestions of Lanciani who would take care of the layout, was only partially built and inaugurated in May 1894. The desired Urban Museum was thus transformed into a more modest "Archaeological Warehouse" , initially equipped with six rooms. But not without its relevance. Moreover, accentuated by the use of an innovative exhibition model for the time, based on chronological, topographical and functional criteria. The rearrangement of 1929, and at the same time the construction of via dei Trionfi, determined on the one hand the exhibition layout, on the other the topographical centrality. A few months after the works for the construction of the underground tunnel in the section passing under the Antiquarium, which had caused some subsidence, the structure was closed and some rooms were subsequently demolished. Since then, nothing more. The archaeological materials transferred over the years. So that space has been unused for sixty years. Almost in immediate contact with the falling remains of that structure, suffocated by weed vegetation and some ailanthus trees, there is a metal fence. In several places there are signs indicating the danger of collapses. Around, inside the park that surrounds the abandoned structure, time has not stopped. Use continues. Among turkey oak trees and ancient tuff blocks, since 1990, that space, known only more recently as "In the shadow of the Colosseum", "is the most famous review of the Roman summer". As the Roma Capitale website advertises, “more than 700 shows for almost 5 million visitors”. Once the structures of the summer event are dismantled, the space becomes the location of Atreju for a few days. The right-wing youth festival, since 1997. Then, nothing. Until the following year. On the opposite side of via del Parco del Celio, with respect to the entrance to the old Antiquarium, there is the Casino Salvi, built in 1835 on a part of the substructures of the temple of the Divo Claudio, the building of the former Palestra of the National Balilla Opera and the external areas of the former Botanical Garden. In the garden in front of the Casino you can see from the outside of the fence, in addition to the reconstruction of the sepulcher discovered in Piazza Santa Maria Liberatrice, in Testaccio, many architectural materials and numerous inscriptions, mostly coming from the Park of the old Antiquarium, already placed in the middle of the the eighties. But still closed to visitors. As well as the buildings. Yet in 1995 the then mayor Rutelli declared that in 2000, taking advantage of the funds for the Jubilee, "the placing of the Antiquarium in the Casina del Salvi" would be completed. In reality, restorations and adaptations to the museum function have begun in those spaces. But not completed. In 2003 the complex was identified as the seat of an Archaeological Park for children being set up and entrusted to the care of Zétema Progetto.
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Federico Della Corte on Google

Recintato, videosorvegliato ma completamente abbandonato, non si può entrare purtroppo
Fenced, under video surveillance but completely abandoned, unfortunately you cannot enter
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gianluca giovenco on Google

è bello a vedersi ma è aperto? lo vedo sempre in stato di abbandono
it looks good but is it open? I always see him in a state of abandonment
S
Seb Fetea on Google

This building is abandoned

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