San Pietro in Vincoli

4.3/5 based on 8 reviews

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Address :

25040 Bienno BS, Italy

Postal code : 25040
Categories :
City : Bienno

25040 Bienno BS, Italy
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Antonia Ferrari on Google

Molto particolare l esterno. Chiesa... Un gioiellino
Very particular the exterior. Church ... A little gem
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Lory Y on Google

Purtroppo ho potuto ammirarla solo fuori, era chiusa, mi è dispiaciuto molto!
Unfortunately I could only admire it outside, it was closed, I was very sorry!
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Nonno Sconi on Google

Chiesa sconsacrata con dei falegnami ma non consiglio di andarci
Deconsecrated church with carpenters but I do not recommend going there
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Sandro on Google

Molta storia. Posizione suggestiva affacciata sul borgo antico di Bienno.
A lot of history. Suggestive position overlooking the ancient village of Bienno.
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Wazza Gana on Google

Nel 774, Carlo Magno sconfisse i longobardi in Italia, diventando il più potente sovrano d'Europa. Nello stesso anno, donò la Valle Camonica ai monaci di San Martin di Tours in Francia. A partire dal Quattrocento, alcuni manoscritti riportano il resoconto di un leggendario viaggio compiuto da Carlo Magno attraverso le Alpi, con lo scopo di conquistare e convertire le popolazione montane non ancora cristianizzate. La chiesa di San Pietro in Vincoli si trova lungo la via di comunicazione che collega Bienno a Breno, probabilmente un sito di un antico ospizio per i viandanti e sicuramente edificata su un edificio preesistente, forse una torre, di cui si notano ancora tra le pareti i materiali di reimpiego. Al nome dell'edificio è spesso aggiunto il termine Zucco o il dialettale Süch, il cui significato è ancora incerto. Visite pastorali del cinque e del Seicento la ricordano in condizioni precarie, tanto che fu sottoposta a sistemazione nel corso del XXVIII secolo. Il portico è testimoniato già nel 1578, mentre nel 1692 si segnalava come "le immagini dipinte della parete dentro il coro o si dipingevano nuovamente o si cancellino del tutto". Oggi non rimangono tracce delle antiche pitture e anche il paliotto di cuoio che decorava l'altare è stato traslato presso il municipio. Padre Gregorio di Val camonica (1698) ricorda come nella chiesa vi fosse una tabella che certificava come fossero di indubitabile verità tutte le indulgenze concesse dai vescovi a seguito di Carlo Magno e la fondazione dello stesso edificio. La custodia della chiesa era in capo agli eremiti che risedevano sul colle della Maddalena, mentre oggi la struttura è adibita ad attività artistiche e culturali. DA VEDERE Il portico, le murature con pietre di riutilizzo.
In 774, Charlemagne defeated the Lombards in Italy, becoming the most powerful ruler in Europe. In the same year, he donated the Valle Camonica to the monks of San Martin of Tours in France. Beginning in the fifteenth century, some manuscripts report the account of a legendary journey made by Charlemagne through the Alps, with the aim of conquering and converting the mountain population not yet Christianized. The church of San Pietro in Vincoli is located along the communication route that connects Bienno to Breno, probably a site of an ancient hospice for travelers and certainly built on a pre-existing building, perhaps a tower, which can still be seen between the walls re-use materials. The name Zucco or the dialect Süch, whose meaning is still uncertain, is often added to the name of the building. Pastoral visits of the fifteenth and seventeenth centuries recall her in precarious conditions, so much so that she was subjected to accommodation during the twenty-eighth century. The portico is witnessed already in 1578, while in 1692 it was reported as "the painted images of the wall inside the choir or were painted again or canceled altogether". Today there are no traces of the ancient paintings and even the leather frontal that decorated the altar was moved to the town hall. Father Gregorio of Val Camonica (1698) remembers how in the church there was a table that certified all the indulgences granted by the bishops following Charlemagne and the foundation of the same building as unquestionable truths. The custody of the church was in the hands of the hermits who resided on the hill of La Maddalena, while today the structure is used for artistic and cultural activities. TO BE SEEN The porch, the walls with re-used stones.
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A C on Google

Bellissimo posto, appena prima di entrare al paese. È sede attualmente di un laboratorio di falegnameria dove la tecnica dell' intarsio la fa da padrona. Il personale ti accoglie gentilmente e ti spiega perfettamente come vengono eseguite le sculture (le definisco così perché per me lo sono vista la maestria che bisogna avere per fare un disegno intarsiato). Davvero emozionante. Bravissimi tutti.
Beautiful place, just before entering the town. It is currently home to a carpentry workshop where the inlay technique is the master. The staff kindly welcomes you and explains perfectly how the sculptures are made (I define them this way because for me they are given the skill you need to have to make an inlaid design). Really exciting. All very good.
T
Turista non per caso on Google

Piccola chiesetta appena fuori dal paese vicino alla strada che porta al Colle del Cristo Re. Purtroppo trovata chiusa. Sul retro è ancora possibile vedere i resti di un'antica romana dedicata a Bacco.
Small church just outside the village near the road that leads to the Colle del Cristo Re. Unfortunately found closed. On the back it is still possible to see the remains of an ancient Roman dedicated to Bacchus.
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Mari Ube on Google

Lasciata la SS per Breno, si devia a sinistra (per salire al Cristo Re e all'Eremo) e si incontra questa interessante chiesa, non più consacrata, che sorge su un poggio e fu anticamente un luogo fortificato. In epoca romana il luogo era consacrato al dio Bacco. Il toponimo popolare "Hant Pèder Huk" (San Peder Süc) starebbe ad indicare l'antico retaggio e il pannello in loco informa che sorse forse proprio su una torre diroccata, che in dialetto si dice "sucada". Osservando il paramento murario si vede infatti materiale di reimpiego. Le sue origini come chiesa cristiana risalgono all'XI secolo, ma secondo la leggenda fu Carlo Magno, nell'VIII secolo, a volerne l'erezione, dedicandola a S. Pietro in catene (Vincoli), raffigurazione che un tempo ornava la pala d'altare e oggi è in Municipio. Non c'è un parcheggio vero e proprio, ma una rientranza a destra, lungo la strada in salita, consente di lasciare l'auto. La chiesa ha due ingressi: il principale è a Nord e il laterale a ovest. Questo perché in origine era molto più piccola e aveva l'ingresso a ovest, ma nel tempo si era guastata, tanto che S. Carlo Borromeo nel 1580 la trovò scoperchiata e aperta. La fece quindi allungare lungo l'asse N-S e pose l'ingresso a Nord (cosa insolita), ordinando di sistemarla. Sulla facciata sud troviamo un piccolo rosone e un campanilino a vela. Sul lato occidentale, prospicente la carrozzabile, fu aggiunto un protiro (nel Medioevo) per dare riparo a pellegrini e viandanti. A est, attraverso un cancello, si accede a un'area prativa, con alcune altalene per i bambini, e a una "balconata" che consente di ammirare il panorama circostante. Un piccolo "recinto" dovrebbe delimitare i resti romani. A sud è possibile intraprendere un sentiero panoramico immerso nel verde. Sembra che nel corso del tempo la chiesa sia stata custodita da uno o due eremiti ma risultava decadente nel 1692, con gli affreschi del coro già compromessi. È stata tratta dal disfacimento completo solo successivamente e, ormai sconsacrata, riveste il ruolo di sede artistico/culturale. All'esterno si ammirano sculture in ferro (Bienno è il paese delle fucine) inerenti il tema della Passione. Non è aperta alle visite internamente ma è un gioiello anche da fuori e se si è di passaggio suggeritissimo fermarsi!
Leaving the SS for Breno, turn left (to go up to Cristo Re and the Hermitage) and you will come across this interesting church, no longer consecrated, which stands on a hillock and was formerly a fortified place. In Roman times the place was consecrated to the god Bacchus. The popular toponym "Hant Pèder Huk" (San Peder Süc) would indicate the ancient heritage and the panel on site informs that it was perhaps built on a ruined tower, which in dialect is called "sucada". In fact, observing the masonry face, one can see re-used material. Its origins as a Christian church date back to the 11th century, but according to legend it was Charlemagne, in the 8th century, who wanted it to be erected, dedicating it to St. Peter in chains (Vincoli), a representation that once adorned the altarpiece of altar and today it is in the Town Hall. There is no real parking, but a recess on the right, along the uphill road, allows you to leave your car. The church has two entrances: the main one is to the north and the lateral one to the west. This is because originally it was much smaller and had the entrance to the west, but over time it had deteriorated, so much so that in 1580 S. Carlo Borromeo found it uncovered and open. He then had it stretched along the N-S axis and placed the entrance to the North (which is unusual), ordering it to be fixed. On the south facade we find a small rose window and a bell tower. On the western side, facing the carriage road, a porch was added (in the Middle Ages) to give shelter to pilgrims and wayfarers. To the east, through a gate, you enter a grassy area, with some swings for children, and a "balcony" that allows you to admire the surrounding landscape. A small "enclosure" should delimit the Roman remains. To the south it is possible to take a panoramic path surrounded by greenery. It seems that over time the church was guarded by one or two hermits but it was decadent in 1692, with the frescoes of the choir already compromised. It was taken from the complete decay only later and, now deconsecrated, it plays the role of artistic / cultural center. Outside you can admire iron sculptures (Bienno is the town of forges) relating to the theme of the Passion. It is not open to visits internally but it is also a jewel from the outside and if you are passing through it is highly recommended to stop!

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