San Paolino, Florence
4.6/5
★
based on 8 reviews
Contact San Paolino, Florence
Address : | Via di S. Paolino, 8, 50123 Firenze FI, Italy |
Phone : | 📞 +999 |
Categories : | |
City : | Firenze |
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carlo alberto donatini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissima Chiesa
Beautiful Church
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alessandro matteuzzi on Google
★ ★ ★ ★ ★ Da solitari
As a loner
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Гид по Флоренции и Тоскане Анастасия Ратькова on Google
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Fulvio Capitani on Google
★ ★ ★ ★ ★ Luogo di grande interesse
Place of great interest
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Fabrizio “Kaobrizio” Mandó on Google
★ ★ ★ ★ ★ Ora mai non c'è più...stanno costruendo un mega hotel...peccato!
Now come there's more ... they are building a mega hotel ... shame!
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Davide Pizzi on Google
★ ★ ★ ★ ★ Secondo la trascrizione di una lapide già nei pressi dell'altare maggiore, la chiesa fu fondata nel 335 e consacrata nel 404, ma è ricordata per la prima volta nel 1094, in una lista di sacerdoti presenti alla consacrazione di Santa Maria Novella. Nel 1217 fu assegnata ai Domenicani, che vi rimasero fino al 1221, quando si trasferirono in Santa Maria Novella, poi al clero diocesano, con l'elevazione al rango di collegiata dotata di priore e canonici.
Delle strutture gotiche del XIII secolo, anteriori alla ristrutturazione seicentesca, non resta pressoché niente. A quel tempo la chiesa aveva una navata alta e stretta, con facciata a capanna rivolta sull'attuale via San Paolino.
Giovanni Boccaccio la citò nel Decameron come chiesa dove venivano sepolti i poveri.
Cosimo II, nel 1618, la cedette ai Carmelitani scalzi che iniziarono nel 1669 importanti lavori di ristrutturazione diretti da Giovanni Battista Balatri e sovvenzionati dallo stesso Granduca.
L'esterno oggi è molto sobrio, con la facciata incompiuta, senza alcun rivestimento.
L'interno è acroce latina a navata unica.
L'aspetto risale completamente agli interventi seicenteschi (non ci sono tracce visibili delle strutture precedenti), con un singolare stacco fra la parte inferiore, dove si aprono le cappelle e gli altari, ornati con grande profusione di marmi pregiati, dipinti e sculture, e la parte superiore, quasi completamente disadorna.
According to the transcription of a plaque already near the main altar, the church was founded in 335 and consecrated in 404, but is remembered for the first time in 1094, in a list of priests present at the consecration of Santa Maria Novella. In 1217 it was assigned to the Dominicans, who remained there until 1221, when they moved to Santa Maria Novella, then to the diocesan clergy, with the elevation to the rank of a collegiate with prior and canons.
Nothing remains of the 13th-century Gothic structures prior to the seventeenth-century restructuring. At that time the church had a tall, narrow nave with a gabled façade facing the current Via San Paolino.
Giovanni Boccaccio mentioned it in the Decameron as a church where the poor were buried.
Cosimo II, in 1618, gave it to the Discalced Carmelites who began in 1669 important renovations directed by Giovanni Battista Balatri and subsidized by the Grand Duke himself.
The exterior today is very sober, with the facade unfinished, without any covering.
The interior is a Latin one-nave with a single nave.
The appearance dates back completely to the seventeenth-century interventions (there are no visible traces of the previous structures), with a singular detachment between the lower part, where the chapels and the altars open, decorated with great profusion of precious marbles, paintings and sculptures, and the upper part, almost completely unadorned.
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Stefano Fake on Google
★ ★ ★ ★ ★ La chiesa della Conversione di San Paolo Apostolo, più conosciuta come chiesa di San Paolino, è un luogo di culto cattolico che risale al 400 d.C. - Giovanni Boccaccio la cita nel Decameron come cimitero dei poveri.
La facciata è rimasta incompiuta, come molte altre chiese di Firenze.
L'antico convento adiacente alla chiesa è oggi una struttura ricettiva, con Hotel e ristorante.
The church of the Conversione di San Paolo Apostolo, better known as the church of San Paolino, is a place of Catholic worship that dates back to 400 AD. - Giovanni Boccaccio mentions it in the Decameron as a cemetery for the poor.
The facade remained unfinished, like many other churches in Florence.
The ancient convent adjacent to the church is now an accommodation facility, with a hotel and restaurant.
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DAVID SNYDER on Google
★ ★ ★ ★ ★ Beautiful.
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