Museo Emilio Greco

3.9/5 based on 8 reviews

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Address :

Piazza S. Francesco d'Assisi, 3, 95124 Catania CT, Italy

Phone : 📞 +997
Categories :
City : Catania
Description : Opened in 1994, this museum features works by Emilio Greco, as well as pieces by Eugenio Russo.

Piazza S. Francesco d'Assisi, 3, 95124 Catania CT, Italy
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Martino Floro on Google

Quando sono andato io era ben organizzato.
When I went I was well organized.
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Юлия Лифанова on Google

Уютный двор. Красивая лестница. Тихо.
Cozy courtyard. Beautiful staircase. Quiet.
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Gloria Bergamo on Google

Un museo interessante, che però dovrebbe avere un po 'più vivacità
An interesting museum, which however should have a little more liveliness
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marco pulvirenti on Google

dall'atrio di ingresso è tuttora visibile la volta della galleria esterna del teatro greco
the vault of the external gallery of the Greek theater is still visible from the entrance hall
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Mara Brucato on Google

Musei da valorizzare ancora di più. L'impatto, ingresso , è molto scoraggiante, la facciata è decadente e non rende giustizia al valore dei musei.
Museums to be enhanced even more. The impact, entrance, is very discouraging, the facade is decadent and does not do justice to the value of the museums.
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wottart on Google

È sempre bello tornare a visitarlo. Le opere, gli eventi, la posizione...è tutto molto interessante. Per chi ama l'arte e la storia deve necessariamente visitarlo
It's always nice to come back and visit it. The works, the events, the location ... it's all very interesting. For those who love art and history must necessarily visit it
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anna scorsone alessandri on Google

OMAGGIO A EMILIO GRECO – Museo Emilio Greco, Catania. In occasione dei vent’anni della morte del celebre artista siciliano Emilio Greco, negli spazi del Museo Emilio Greco di Catania è stata realizzata una mostra dal titolo: “Omaggio a Emilio Greco - Il rapimento lirico e la poetica del corpo femminile”. Il progetto della mostra è a cura di Adele Nicotra. Emilio Greco lasciò Catania ragazzo per lavorare a Roma, fino alle clamorose polemiche per le Porte del Duomo di Orvieto. Annose, implacabili, Greco ha lavorato tre anni intorno a quelle porte e ne ha ricevuto i maggiori consensi e l’opportunità di esprimere tutto il suo talento, la sua vicenda si è svolta, anche nel dinamismo convulso della vita odierna nel segno di quella sua antica visione armoniosa. Lo confermano le tante opere sparse nel mondo, e parecchie nei musei d’America, di Germania e del Giappone, il suo prestigio di artista nella misura di un tempo perduto e ritrovato anche nelle inquietudini odierne. Questa sottile poetica si espresse via, via negli anni, in pochi motivi figurativi, senza divagazioni o avventure: ricordiamo la “Anna”, il “Monumento a Pinocchio”, fra le cose più belle di Greco anche “Testa di Fata” e del grande rilievo commemorativo di Papa Giovanni XXIII in San Pietro, e soprattutto le “Grandi Bagnanti” nelle successive rielaborazioni che indagano tutte le possibilità formali di una ritessitura nuova e incantata dell’affusolata armonia del corpo femminile. La scelta del tipo, nei ritratti: una piega nel collo, un fremito delle narici, un’accentata morbidezza delle labbra, un richiamo di memoria, nel profilo, all’Antica Afrodite. Greco si compiace nei nudi del turgore, fino talvolta a provocarlo. Tutta l’arte di Greco suggerisce gioia. La gioia, appunto dei nostri sentimenti, che possono essere di letizia o di mestizia, non importa. La sua conoscenza artistica è vasta, sicura, selezionata, anche se ovviamente, marcata dalle sue esigenze di artista. Il posto che ha tra i grandi della scultura italiana ed europea è noto, e non è ribaltabile. Nella sua modernità, regge spesso al paragone con non pochi maestri della classicità; tuttavia la sua è una classicità né di rimando né di recupero, ma congeniale. Autodidatta. È fiero di quel che ha detto di lui Oscar Kakaschka in una geniale battuta: “Greco è l’Utamaro della scultura. Henry Moore ha aggiunto: Greco ha il sentimento della bellezza e possiede innato dono delle forme e del volume, una combinazione davvero rara. Ecco il dono della bellezza. I ritratti femminili, e grandi nudi, in piedi o accovacciati. Anna Scorsone Alessandri
TRIBUTE TO EMILIO GRECO - Emilio Greco Museum, Catania. On the occasion of the twentieth anniversary of the death of the famous Sicilian artist Emilio Greco, an exhibition entitled: "Homage to Emilio Greco - The lyrical abduction and poetics of the female body" was held in the spaces of the Emilio Greco Museum in Catania. The exhibition project is curated by Adele Nicotra. Emilio Greco left Catania as a boy to work in Rome, until the sensational controversy over the Doors of the Cathedral of Orvieto. Long-standing, relentless, Greco worked three years around those doors and received the greatest acclaim and the opportunity to express all his talent, his story took place, even in the convulsive dynamism of today's life in the sign of his ancient harmonious vision. This is confirmed by the many works scattered around the world, and several in the museums of America, Germany and Japan, his prestige as an artist to the extent of a lost time and found even in today's anxieties. This subtle poetic expressed itself over the years in a few figurative motifs, without digressions or adventures: we remember the "Anna", the "Monument to Pinocchio", among the most beautiful things by Greco also "Head of a Fairy" and the great commemorative relief of Pope John XXIII in San Pietro, and above all the "Great Bathers" in the subsequent reworkings that investigate all the formal possibilities of a new and enchanted reweaving of the tapered harmony of the female body. The choice of type, in the portraits: a crease in the neck, a quiver of the nostrils, an accentuated softness of the lips, a reminder, in the profile, of Ancient Aphrodite. Greco takes pleasure in the turgor nudes, to the point of sometimes provoking it. All of Greco's art suggests joy. The joy, precisely of our feelings, which can be of gladness or sadness, does not matter. His artistic knowledge is vast, confident, selected, although obviously marked by his needs as an artist. The place it has among the greats of Italian and European sculpture is known, and cannot be reversed. In its modernity, it often stands up to comparison with not a few masters of classicism; nevertheless his is a classicism neither of reference nor of recovery, but congenial. Self-taught. He is proud of what Oscar Kakaschka said about him in a brilliant joke: “Greco is the Utamaro of sculpture. Henry Moore added: Greco has a feeling of beauty and an innate gift of shape and volume, a truly rare combination. Here is the gift of beauty. The female portraits, and large nudes, standing or squatting. Anna Scorsone Alessandri
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Rossella Ventura on Google

Poco valorizzato, quadri esposti in corridoi bui e percorso fatto al contrario, dagli ultimi lavori ai primi, grazie al personale che ci ha fatto entrare dall'ingresso sbagliato
Little valued, paintings exhibited in dark corridors and route made in reverse, from the last works to the first, thanks to the staff that made us enter from the wrong entrance

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