Clinica San Carlo di Arona

Pessima esperienza! Il tempo trascorso in questa struttura ,che avrebbe dovuto essere ottimizzato per una buona ripresa della mobilità , ha compromesso un recupero motorio accettabile. L'assenza di fisioterapia e la dimissione anticipata,rispetto a quanto stabilito al momento del ricovero, hanno contribuito a fare il resto ?? Molto probabilmente si fa anche distinzione tra chi entra con il SSN e chi in regime di solvenza ,ma in ogni caso......un paziente "rimane una persona che necessita di assistenza" e se questa non può essere garantita si rifiuta a priori. Superficialità e poca coerenza anche tra il personale che ad ogni colloquio dava versioni diverse. Assolutamente sconsigliato!!!??

esperienza pessima, tanto blasonata e alla fine certamente meno professionale della farmacia di via Monte Nero " Farmacia De Maria".sta mattina mia sorella ha fatto il tampone per diligenza e senso di civile, visto che doveva affrontare un viaggio(a oggi non si è tenuti a presentarsi con tampone pagato di tasca propria, è facoltativo); le hanno fatto molto male, ma la cosa sconcertante è che l'infermiera non era sicura di come classificare il tampone??????il tampone visto anche con i miei occhi era negativo, ma lei insicura continuava a guardare contro luce, un primo feedback negativo, poi no, insicura ci liquida dicendo:meglio un falso positivo! avrebbe voluto che ne facessimo un altro a nostre spese(il più caro)senza venirci incontro in nessun modo, tenendo conto che l'insicurezza del responso era sua, e cmq noi il test siamo subito andate a rifarlo per scrupolo, in farmacia, mano più delicata e certezza del responso.Adesso fate Vobis, ma se ti affidi alla clinica privata e questi sono i risultati......morale: perso tempo, soldi, tutto per sentirsi dire che era NEGATIVO come il primo.

Vorrei sapere per quelli che anno messo piu di una stella quanto sono stati pagati , mia nonna e stata spostata il questa "struttura" per un ictus e non ce l'hanno ne fatta vedere ne sentire e non scrivete che bisogna chiamare per le lamentele perche con tutte le chiamate che abbiamo fatto se va bene ne rispondevavate a 2 alla settimana poi guarda caso mia nonna e morta cosi dalla mattina alla sera per complicanze mai spiegate perche il dottore che la seguiva nemmeno si e fatto vedere , una clinica sporca e all' accoglienza pessima e non usate la scusa covid per le visite che siete ridicoli adrebbe chiusa questa clinica.

Ringrazio la caposala signora Barbara, il personale medico medico ed infermieristico per l'assistenza e le cure prestate alla mamma durante la sua degenza. Purtroppo la mamma era in fase terminale ma nei giorni di degenza è sempre stata ben accudita.

Se sul vocabolario si cerca il significato della parola negligenza, questa viene descritta come la mancanza di impegno, di attenzione, d’interessamento nel compito dei proprio doveri, nell’espletamento delle mansioni affidate. Mai avrei immaginato di trovare il miglior esempio concreto di questa definizione, dove? Qui nella clinica San Carlo di Arona. Qui, dove il loro compito é l’impegno, la costanza, senza dimenticare che i medici fanno un importante giuramento che racchiude questi nobili principi, hanno invece deciso di sposare questa attitudine, la negligenza, l’accidia. L’arte dell’inganno non é molto facile ma alla clinica San Carlo la sanno praticare molto bene. Si presenta come una villa sontuosa con una facciata in stile liberty e un bel giardino. All’interno, invece, troviamo belle sale con soffitti a cassettoni. Ma ahimè come é facile prendere in giro noi stolti, noi creduloni, noi parenti insicuri che necessitiamo anche di una sciocchezza come l’estetica della struttura, per tirare un sospiro di sollievo, e sperare che questo sia di buon auspicio per il paziente. Non è bastato molto per capire che tutto questo era solo una bella maschera. Non è una clinica riabilitativa, è una clinica degli orrori. Credete sia tutto qui? Certo che no. Dopo una settimana di ricovero, alla prima occasione di visita veniamo a conoscenza di tutto l’occorrente necessario per il paziente, tra questi anche l’acqua, che assurdità l’acqua…bene comune prezioso, bisogna portarla da casa. Rimaniamo ammutoliti e mortificati di fronte a questa assurda lista della spesa, che avrebbero potuto inviarcela via mail, in modo da organizzarsi per tempo, ma no… alla clinica San Carlo questo non si fa, forse richiede troppo sforzo. E a tutto questo incubo si aggiungono tutta una serie di spiacevoli eventi, la fatica a rintracciarli e la perdita di effetti personali. Chi poteva essere a capo di tutto questo? Un medico apparentemente confuso, che dopo ben quasi venti giorni riusciamo finalmente a vedere, e l’unica cosa che ha saputo dirci, di fronte ad un uomo morente, é stato: “mi spiace l’ho visto stamattina per la prima volta”. Caspita, non solo quel medico avrebbe dovuto chiamarci quindici giorni prima, mi stava dicendo, con assoluta noia, che prima di allora non aveva effettuato alcuna visita. Ecco la negligenza di cui parlavo prima. Noi per puro caso abbiamo scoperto che purtroppo, il nostro caro nonno ci stava lasciando, dopo insistenti telefonate, una operatrice ci ha informato, sempre con la solita accidia, del brutto momento. Che dire di tutto questo? Che forse una riabilitazione esente dava fastidio? Forse volevano liberarsi di questo problema perché non ricevevano alcun guadagno? Sono sempre i soldi a farla da padrone? Queste sono le mie conclusioni. Noi purtroppo non abbiamo fatto in tempo a portarlo via da quel posto terribile, però posso avvertire voi altri di non affidarvi alle cure della clinica San Carlo, diffidate, siate scettici e portate via gli ospiti e pazienti ricoverati. Voi siete ancora in tempo, nessuno merita questi trattamenti.

I pazienti entrano qui...e come per magia non mangiano più. Se avete genitori e nonni già fragili,evitate come la peste questa struttura che,all'apparenza sembra tanto bella,ma purtroppo, a determinarne il buon funzionamento, è il personale,che ahimè, non ci sono parole per descriverlo. Altra cosa importante, non date soldi ai vostri cari,perché spariscono in tempo zero

Esperienza negativissima, parlo di 20 anni fa, spero che direttore e personale non sia più lo stesso, nella camera di mia mamma c'erano altre 3 pazienti con deficit motorio e cognitivo, bhé quando arrivavo (orario visite) nessuno imbocca a le persone non autosufficienti, arrivano i pasti li lasciavano sul vassoio sopra il letto ed il personale del catering andava via, una sera sono andata a vedere se per caso erano impegnate ad imboccare in altre camere e sarebbe arrivato qualcuno più tardi, macché erano nell'ufficio della caposala a chiacchierare ridere, e bere caffè. Mia mamma e le altre due le trovavo legate con lenzuola alla sedia, o a letto, a mia mamma sono venute le piaghe ai piedi, la vecchietta di Milano era sempre poco coperta e senza calze era maggio ma faceva molto freddo ed era sempre ghiacciata, un giorno mi sono presa la libertà di coprirla e portala un po' sul balcone al sole mi hanno fulminata, poi "fortunatamente" è morta, l'altra con il diabete aveva sempre sete, anche lì dopo che nessuno si faceva vedere le ho bagnato le labbra, apriti cielo, solo quella autosufficiente e lucidissimo aveva attenzioni ed ascolto, mia mamma è entrata per con le proprie gambe, bastone e mio braccio per fisioterapia e riabilitazione è uscita in sedia a rotelle, se di giorno era così non voglio pensare cosa succedeva la notte, quella clinica è un lagher, ed il personale..... al piano inferiore i ricoverati erano a pagamento (non convenzionati) il trattamento era umano... Perlomeno... Anche la volontaria che ho conosciuto in quel periodo una gran... Lasciamo perdere, volontaria non so di cosa

Da quando la caposala Barbara se ne è andata (e ora capisco perchè) il nulla. A partire dagli scortesissimi signori della Segreteria fino alla responsabile. Visto che mi è stato chiesto da qualcuno in segreteria di cancellarla aggiungo: nulla da eccepire sugli oss/asa e il personale del reparto, signori/e gentilissime e molto disponibili con i degenti. A quanto pare il problema non è il reparto e la sezione medica in se.