Château Aselmeyer

4.5/5 based on 8 reviews

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Address :

C.so Vittorio Emanuele, 165, 80121 Napoli NA, Italy

Categories :
City : Napoli

C.so Vittorio Emanuele, 165, 80121 Napoli NA, Italy
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Giovanni Spina on Google

Bell'edificio al centro del Corso Vittorio Emanuele, costruito ad imitazione degli storici castelli napoletani. Il magnifico affaccio dà una spettacolare visione del Golfo di Napoli. Purtroppo, essendo un luogo privato, non è visitabile. Solo gli invitati delle feste che vi si tengono (ci sono magnifiche sale, perfette location per ricevimenti di ogni genere) possono usufruire del magnifico panorama.
Beautiful building in the center of Corso Vittorio Emanuele, built in imitation of the historic Neapolitan castles. The magnificent view gives a spectacular view of the Gulf of Naples. Unfortunately, being a private place, it is not open to visitors. Only the guests of the parties that are held there (there are magnificent rooms, perfect locations for receptions of all kinds) can take advantage of the magnificent panorama.
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jena 972 on Google

Castello Aselmeyer su Corso Vittorio Emanuele, troneggia con la sua imponenza l'ingresso di Parco Grifeo. Il castello Grifeo dei principi di Partanna o più comunemente Aselmeyer è stato edificato dall'architetto anglo-napoletano Lamont Young. Dopo l'acquisto dei suoli espropriati per la costruzione della nuova strada cittadina, l'edificazione della struttura prevedeva inizialmente (nel 1899) l'innalzamento di un albergo, in corrispondenza del parco Grifeo. Negli anni successivi, furono acquistati altri suoli adiacenti per realizzare i cortili interni del palazzo. L'edificio fu eretto definitivamente nel 1902 come residenza personale e due anni dopo fu venduto al banchiere Carlo Aselmeyer, quando lo stesso Young si trasferì sull'isola della Gaiola. Negli anni successivi gli ambienti interni sono stati man mano sempre più frazionati, costituendo diversi appartamenti privati. L'edificio rappresenta uno dei più riusciti esempi di architettura neomedievale della città; presenta numerosi elementi autobiografici dell'architetto, oltre ad evidenti elementi "elisabettiani" e "Tudor". Il progetto risulta una combinazione di elementi dell'architettura gotica inglese, come archi inflessi o ogivali e presenta torri sporgenti, in modo da dare al castello una impronta di carattere medievale. Inoltre meritano annotazione anche i materiali utilizzati per edificare il castello, infatti, la facciata, costituita da due torri laterali, è rivestita interamente da bugne in pietra vesuviana, mentre gli interni (soffitti, pavimenti, pareti, scale, porte) sono tutti in legno. In foto si può ammirare anche l'ingresso del Parco Grifeo, nato tra fine del XIX secolo e gli inizi del XX secolo con ingresso sul corso Vittorio Emanuele, i suoli destinati alle edificazioni appartennero alla potente famiglia siciliana dei Grifeo di Partanna (da cui deriva il nome). Lo sviluppo del complesso risale in epoca fascista quando la collina del Vomero venne massicciamente edificata; i principali edifici che testimoniano gli interventi fascisti sono il palazzo all'ingresso sulla destra che occupa l'angolo con il corso Vittorio Emanuele e l'ultimo palazzo del parco. Entrambi i palazzi sono in calcestruzzo armato, ma l'ultimo presenta elementi della struttura in calcestruzzo prefabbricato smaltato in finto marmo nero. Nel dopoguerra con il boom edilizio avvengono numerose sostituzioni di villini eclettici, edificati negli anni di Lamont Young. I moderni fabbricati sorgono tutti su terrazzamenti contigui al castello, appena entrati si nota un edificio che sfrutta la pendenza del suolo, l'edificio decina progettato negli anni cinquanta dal partenopeo Michele Capobianco coadiuvato da Giulio De Luca.
Aselmeyer Castle on Corso Vittorio Emanuele, dominates the entrance of Grifeo Park with its grandeur. Grifeo Castle of the Princes of Partanna or more commonly Aselmeyer was built by the Anglo-Neapolitan architect Lamont Young. After the purchase of the expropriated soils for the construction of the new city street, the construction of the structure initially envisaged (in 1899) the raising of a hotel, in correspondence with the Grifeo park. In the following years, other adjacent soils were purchased to build the internal courtyards of the palace. The building was definitively erected in 1902 as a personal residence and two years later it was sold to the banker Carlo Aselmeyer, when Young himself moved to the island of Gaiola. In the following years, the internal environments were gradually divided into several private apartments. The building represents one of the most successful examples of neo-medieval architecture in the city; it presents numerous autobiographical elements of the architect, as well as evident "Elizabethan" and "Tudor" elements. The project is a combination of elements of English Gothic architecture, such as inflected or pointed arches and has protruding towers, so as to give the castle an impression of medieval character. In addition, the materials used to build the castle deserve a mention, in fact, the facade, consisting of two side towers, is entirely covered with Vesuvian stone bosses, while the interiors (ceilings, floors, walls, stairs, doors) are all in wood . In photos you can also admire the entrance of the Grifeo Park, born between the end of the nineteenth century and the beginning of the twentieth century with entrance on Corso Vittorio Emanuele, the soils destined for the buildings belonged to the powerful Sicilian Grifeo di Partanna family (from which it derives the name). The development of the complex dates back to the fascist era when the Vomero hill was massively built; the main buildings that testify to the fascist interventions are the palace at the entrance on the right which occupies the corner with Corso Vittorio Emanuele and the last palace in the park. Both buildings are in reinforced concrete, but the last one presents elements of the structure in prefabricated concrete glazed in fake black marble. After the war, with the building boom, numerous replacements of eclectic villas took place, built in the years of Lamont Young. The modern buildings all arise on terraces adjacent to the castle, as soon as you enter you will notice a building that exploits the slope of the ground, the ten building designed in the fifties by the Neapolitan Michele Capobianco assisted by Giulio De Luca.
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j zar on Google

Edificio privato non visitabile, costruito con le fattezze di un castello in epoca umbertina senza tuttavia esserlo, al solo fine decorativo. Architettura interessante, tuttavia é sufficiente un occhiata dall'esterno.
Private building not open to visitors, built with the features of a castle in the Umbertine era without being, however, for decorative purposes only. Interesting architecture, however a look from the outside is enough.
C
Comunica col WEB - Mirko Martini on Google

Bellissimo Castello, con una veduta spettacolare del Mare.
Beautiful Castle, with a spectacular view of the sea.
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Diego M on Google

Peccato che non sia visitabile, uno dei palazzi "castello" più belli di Napoli, quello meno noto. Architettura medievale, con una storia da raccontare. Oggi è privato.
Too bad it is not open to visitors, one of the most beautiful "castle" buildings in Naples, the less known one. Medieval architecture, with a story to tell. Today it is private.
S
Silvana “maestrasilvana” on Google

Peccato non si possa visitare, essendo proprietà privata. Ciò delude!
Sin can not be visited, being private property. This disappoints!
B
Bruno Montemurro on Google

Quando ci si imbatte in un'opera di Lamont Young di certo non si rimane indifferenti. Riesce sempre a spiazzare le aspettative con il suo innato estro creativo. Cedette questo castello al banchiere Carlo Aselmayer ( da qui il nome) agli inizi del novecento e lui se ne andò a vivere alla Gaiola ed, in seguito, alle rampe di Pizzofalcone, nella sua villa Ebe, dal nome della moglie. Da ammirare esternamente in quanto non visitabile.
When you come across a work by Lamont Young you certainly don't remain indifferent. He always manages to surprise expectations with his innate creative flair. He sold this castle to the banker Carlo Aselmayer (hence the name) at the beginning of the twentieth century and he went to live in the Gaiola and, later, to the Pizzofalcone ramps, in his villa Ebe, after his wife's name. To be admired from the outside as it cannot be visited.
H
Helan Bellary on Google

Good

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