Castello Bufalini

4.6/5 based on 8 reviews

Contact Castello Bufalini

Address :

Largo Crociani, 3, 06016 San Giustino PG, Italy

Phone : 📞 +978
Postal code : 06016
Website : https://www.musei.umbria.beniculturali.it/%3Fpage_id%3D3682
Categories :
City : San Giustino

Largo Crociani, 3, 06016 San Giustino PG, Italy
V
Valentina Mesina on Google

Castello Bufalini è un insospettabile, sorprendente dono per tutti coloro che lo visitano. Dapprima fortezza militare e solo in seguito convertito in residenza signorile, conserva gli arredi originali e, passando di sala in sala, sembra quasi che qualcuno lo abiti ancora. Finemente affrescato al suo interno dal Gherardi con un elaborato piano iconografico, il castello riserva delizie anche all'esterno, circondato da un esteso giardino, ricco di alberi e fiori, siepi che disegnano bassi labirinti e un labirinto vero. Visita consigliatissima, ancora meglio se guidata, così da godere del racconto di questa straordinaria residenza.
Castello Bufalini is an unexpected, surprising gift for all who visit it. Initially a military fortress and only later converted into a stately home, it retains the original furnishings and, passing from room to room, it almost seems that someone still lives in it. Finely frescoed inside by Gherardi with an elaborate iconographic plan, the castle reserves delights also outside, surrounded by an extensive garden, full of trees and flowers, hedges that draw low labyrinths and a real labyrinth. Highly recommended visit, even better if guided, so as to enjoy the story of this extraordinary residence.
A
Alessandra Rolandi on Google

Bel castello. Ben tenuto. Peccato non aver potuto girare nel labirinto nel giardino. Belli gli affreschi e i quadri. L'arredamento d'epoca molto suggestivo
Nice castle. Well kept. Too bad we couldn't have walked around the labyrinth in the garden. Beautiful frescoes and paintings. The very suggestive period furniture
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Carolina Scopetta on Google

Visita del castello e del giardino molto interessante. Il volontario che fa da guida preparato e molto disponibile. Molto suggestivo. Bellissimo il castello e il giardino all'italiana.
Visit of the castle and the very interesting garden. The volunteer who acts as a guide is prepared and very helpful. Very suggestive. The castle and the Italian garden are beautiful.
G
Giada Burani on Google

Visitato oggi senza prenotazione, ticket all'ingresso...visita accompagnata da volontari dentro e nel giardino del castello che ovviamente ha la sua massima espressione in fioritura...dentro ci sono alcune stanze che lasciano senza fiato...vedere per credere!!
Visited today without reservation, ticket at the entrance ... visit accompanied by volunteers inside and in the castle garden which obviously has its maximum expression in bloom ... inside there are some rooms that leave you breathless ... seeing is believing! !
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Fabio Calcatelli on Google

Visita guidata del castello davvero piacevole, la nostra guida era una signora molto preparata e competente. Un castello davvero ben tenuto, le stanze sono conservate perfettamente, anche nelle cucine si sente l'atmosfera del tempo!
Really enjoyable guided tour of the castle, our guide was a very knowledgeable and knowledgeable lady. A really well kept castle, the rooms are perfectly preserved, even in the kitchens you can feel the atmosphere of the time!
L
Luca Magnani on Google

Ottima esperienza con una visita guidata spiritosa e sapiente nelle spiegazioni , struttura molto ben conservata e con 500 anni di storia da raccontare . Mancheranno ancora molto restauri ma il visitabile vale la pena x il giro
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Domi Nika on Google

L’edificio nasce come fortilizio militare della famiglia ghibellina dei Dotti di Sansepolcro. In seguito alla battaglia di Anghiari, nel 1440, il fortilizio divenne avamposto militare a difesa del territorio di Città di Castello ma fu distrutto sul finire del secolo XV per ordine della Repubblica Fiorentina. Passato di proprietà, nel 1487, a Niccolò di Manno Bufalini, vennero intrapresi lavori di ricostruzione su progetto dell’architetto romano Mariano Savelli e su indicazioni di Giovanni e Camillo Vitelli, uomini d’armi ed esperti in architettura militare. Tali interventi conferirono all’edificio l’aspetto di una fortezza a pianta quadrata irregolare con quattro torri agli angoli, di cui una di maggiori dimensioni, la torre maestra. Inoltre un ampio fossato con acqua la circondava. La storia dell’edificio è legata indissolubilmente a quella della famiglia Bufalini, che vantava personaggi affermatisi in ambito ecclesiastico, letterario e giuridico. A partire dagli anni trenta del XVI secolo, la fortezza fu trasformata in residenza nobiliare rispondente a precise esigenze artistiche, sociali e culturali, secondo la volontà di Giulio I e del fratello, l’Abate Ventura Bufalini. Benché sia stato l’interno a subire maggiori modifiche, con la creazione di ampie sale distribuite attorno ad un cortile con due lati porticati, risale a quel periodo l’inserimento in facciata del loggiato e l’ingresso monumentale in posizione centrale. Dall’esterno rimase ben visibile l’originaria struttura militare dell’edificio. Il progetto del palazzo fu opera dell’architetto fiorentino della cerchia dei Sangallo Giovanni di Alesso, detto Nanni Unghero, ma i lavori furono ultimati con l’intervento del Vignola attorno al 1560. Durante l’ultimo decennio del XVII secolo e i primi anni del XVIII, il palazzo fu ristrutturato secondo il progetto dell’architetto-pittore tifernate Giovanni Ventura Borghesi, come amena villa di campagna con giardino all’italiana. L’edificio si arricchì nel XVIII secolo di pregevoli opere d’arte di gusto tardo barocco, tra le quali cicli pittorici e decorativi su affresco e tela, volti anche a celebrare i Bufalini divenuti marchesi. Nel percorso di visita si possono ammirare: la Sala degli Dei Pagani e Sala di Prometeo con affreschi di Cristofano Gherardi; il Loggiato; la Sala della Credenza, con le vetrine che custodiscono i preziosi servizi da tavola in ceramica e la cristalleria; la Sala da Pranzo; il Salotto: la Sala del Trono con tele raffiguranti scene dal Vecchio Testamento e dall’Orlando Furioso dell’Ariosto; la Galleria dei Ritratti; la Sala degli Stucchi; la Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini, con la bellissima culla. Il Giardino è un tipico esempio di giardino all’italiana che si presenta oggi nella forma voluta nel XVIII secolo: spiccano per particolare bellezza il roseto, la galleria vegetale detta voltabotte, il cosiddetto “paradiso” ed il labirinto.
The building was born as a military fortress of the Ghibelline family of the Dotti di Sansepolcro. Following the battle of Anghiari, in 1440, the fort became a military outpost to defend the territory of Città di Castello but was destroyed at the end of the 15th century by order of the Florentine Republic. It passed ownership, in 1487, to Niccolò di Manno Bufalini, reconstruction work was undertaken based on a project by the Roman architect Mariano Savelli and on the instructions of Giovanni and Camillo Vitelli, military men and experts in military architecture. These interventions gave the building the appearance of a fortress with an irregular square plan with four towers at the corners, one of which is larger, the main tower. In addition, a large moat with water surrounded it. The history of the building is inextricably linked to that of the Bufalini family, which boasted prominent figures in the ecclesiastical, literary and legal fields. Starting in the thirties of the sixteenth century, the fortress was transformed into a noble residence responding to specific artistic, social and cultural needs, according to the will of Julius I and his brother, Abbot Ventura Bufalini. Although it was the interior that underwent major changes, with the creation of large rooms distributed around a courtyard with two porticoed sides, the insertion of the loggia on the facade and the monumental entrance in a central position dates back to that period. From the outside, the original military structure of the building remained clearly visible. The design of the building was the work of the Florentine architect of the Sangallo circle Giovanni di Alesso, known as Nanni Unghero, but the works were completed with the intervention of Vignola around 1560. During the last decade of the seventeenth century and the early years of the eighteenth century , the building was renovated according to the project of the architect-painter from Tifernate Giovanni Ventura Borghesi, as a pleasant country villa with an Italian garden. The building was enriched in the eighteenth century with valuable works of art in the late Baroque style, including pictorial and decorative cycles on fresco and canvas, also aimed at celebrating the Bufalini who became marquises. During the visit you can admire: the Sala degli Dei Pagani and Sala di Prometeo with frescoes by Cristofano Gherardi; the Loggiato; the Sala della Credenza, with the display cases that house the precious ceramic tableware and glassware; the dining room; the Living Room: the Throne Room with paintings depicting scenes from the Old Testament and from the Orlando Furioso of Ariosto; the Portrait Gallery; the Sala degli Stucchi; the Chamber of Cardinal Giovanni Ottavio Bufalini, with the beautiful cradle. The Garden is a typical example of an Italian-style garden that today appears in the form desired in the eighteenth century: the rose garden, the vegetable gallery called barrel vault, the so-called "paradise" and the labyrinth stand out for their particular beauty.
a
anna biral on Google

Beautifully kept and very interesting..to be visited...

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