Baita Cardeto Flavio Rodigari

Bellissima baita raggiungibile in circa 2 ore su un sentiero segnato e facilmente percorribile. Accoglienza, simpatia e soprattutto piatti buoni.

Baita davvero bella, semplice e personale molto accogliente. Chi vuole vivere un’esperienza unica di baita consiglio il pernottamento, ci si sente come a casa ed il cibo ottimo! Davvero bravi

Baita ben tenuta e ancor meglio gestita dal gruppo "Cardeto solidale" senza scopo di lucro ma solo a scopo benefico con opere portate a termine in varie parti del mondo chiaramente dimostrabili. Quindi si mangia (bene) si dorme si sta in buona compagnia e si fa pure del bene...che volere di più??? Ah...non dimentichiamo il panorama...bellissimo!!!

Baita Flavio Rodigari al Cardeto. Bella struttura ben sistemata. Molto panoramica sull 'alta Valle seriana. Si mangia bene. Volontari bravi cordiali. Complimenti per la gestione. Belli i laghetti.

La baita è semplice ma gode di una buona panoramica, da non perdere lo spettacolo con la fioritura dei Crocus che in questa zona sono tantissimi

Un posto da favola, uno degli angoli ancora meglio conservati dell'intera valle seriana, dove la natura cresce rigogliosa e dove sostare ed ammirare le bellezze circostanti concilia col resto dell'universo. Sarà perché raggiungere Cardeto richiede gambe e polmoni per fare una bella camminata, sarà perché non è ancora molto pubblicizzato non essendoci un rifugio CAI ma "solo" una baita gestita da volontari, fatto sta che tutto sommato andare in Cardeto per ora rimane una certezza. Certezza di respirare aria pura, di ammirare spettacoli naturali meravigliosi, di immergersi nella Natura potendone cogliere tutto il suo potere rigenerante. La zona è meravigliosa in ogni stagione: quando c'è neve nei mesi freddi, quando si riempie di fantastici crocus, quando d'estate il sole picchia duro ma la gioia di raggiungere la baita Cardeto è più forte anche del caldo. Un plauso doveroso ai volontari che tengono operativa la baita e che preparano piatti gustosi per i loro visitatori. Posto da visitare, sperando non diventi troppo conosciuto.

Situata nel cuore delle prealpi orobiche a 1850 mt di quota nel pascolo Cardeto di Gandellino, la baita è raggiungibile da vari sentieri: dalla val Brembana passando dal rif. Calvi sent. numero 233, da Gromo San Marino, da Valgoglio, oppure dal sentiero principale che parte da Gromo. Dalla località Ripa di Gromo, camminando in un ambiente facilmente accessibile tra abetaie e pascoli d'alta quota, si percorre un'antica mulattiera. Il sentiero di riferimento è il numero 233 che inizia con una starda agro-silvo-pastorale posta sulla destra dopo l'azienda agricola Burlandi. In marcata pendenza ci si inoltra nel bosco e dopo circa 40 minuti si raggiunge la baita Nodulo, oltre la quale il sentiero abbandona la vegetazione offrendo un ampio panorama sull'alta valle Seriana - dominata dal pizzo di Redorta - e sull'anfiteatro roccioso su cui svettano frontalmente il monte Grabiasca e il pizzo del Diavolo. Si prosegue iniziando ad aggirare le pendici del monte Madonnino e guadagnando lentamente quota si raggiungono alcune evidenti indicazioni sulla roccia: a sinistra si devia in direzione degli omonimi Laghi di Cardeto, mentre proseguendo diritto si arriva alla Baita lungo il sentiero che conduce al passo Portula. La struttura è stata recentemente rinnovata dall'associazione Cardeto Solidale, che sostiene progetti umanitari nei paesi in via di sviluppo. La baita è aperta nei fine settimana nella bella stagione, e, su prenotazione, anche nei giorni infrasettimanali. Al di fuori del periodo estivo l'apertura è garantita solo previa prenotazione.

un bel luogo conca magnifica alle spalle del Rifugio il Passo di Portula si agguanta in poco tempo di là c è la conca del Rif. Calvi. A lato l'invitante Madonnino. Poi si può fare il giro dei Laghetti stupenda escursione. Peccato che l'associazione non riesca a gestire il Rifugio allungando l'arco di apertura, si trova spesso chiuso anche nei sabati