Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo
4.2/5
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based on 8 reviews
Contact Area Archeologica di Veio - Santuario Etrusco dell'Apollo
Address : | Via Riserva Campetti, 00123 Roma RM, Italy |
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City : | Roma |
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Iunio Marcello Clementi on Google
★ ★ ★ ★ ★ Uno dei luoghi più importanti e suggestivi della Etruscologia.
L’antica città etrusca di Veio sorgeva su un altopiano di forma triangolare, cui si raccordava nel lato sull’acropoli di Piazza d’Armi, lambito da due fiumi, il Fosso della Mola e il Cremera, affluente del Tevere. Nuclei abitativi costituiti da capanne sono presenti sul pianoro già nell’età del Bronzo e in epoca villanoviana (inizi IX secolo a.C.). In seguito al crescente sviluppo economico, dovuto al controllo del basso corso del Tevere e allo sfruttamento delle saline sulla riva destra del fiume, come testimoniato dai ritrovamenti di ceramiche di importazione greche, che documentano anche gli intensi traffici di Veio con i commercianti greci, la città si trasforma da un abitato di capanne a un centro urbano con una cinta muraria costituita da blocchi di tufo e un poderoso aggere (bastione di terra con fossato antistante) e con case costruite in muratura (VII-VI secolo a.C.). La vicinanza con Roma (appena 17 chilometri) portò Veio ad un inevitabile scontro per il controllo del territorio, concluso con la conquista definitiva della città da parte di Furio Camillo nel 396 a.C. Il territorio fu quindi annesso allo stato romano, ed organizzato con una serie di piccole fattorie e ville rustiche. Dopo un periodo di abbandono, sotto Cesare fu creata una colonia, trasformata da Augusto in municipio con imponenti edifici. In seguito però il territorio veiente fu nuovamente abbandonato, forse già dal II secolo d.C., fino all’epoca medievale, quando nascerà il borgo di Isola Farnese. Intorno alla città si trovano numerose necropoli, con tombe a tumulo e a camera che hanno restituito importanti corredi funerari; tra queste vanno ricordate la tomba delle Anatre, che costituisce la più antica tomba etrusca con pitture parietali (secondo quarto VII secolo a.C.) e la tomba Campana (fine VII secolo a.C.), decorata con animali e motivi vegetali e con figure di cavalieri accompagnati da personaggi a piedi o animali fantastici.
Il santuario di Portonaccio è il più importante santuario della città, situato al di fuori del nucleo urbano e dedicato alla dea Menerva. Il ritrovamento della famosa statua di terracotta, posta sulla sommità del tetto del tempio e raffigurante Apollo (ora conservata a Villa Giulia), ha erroneamente fatto attribuire il santuario ad Apollo.
Il complesso, recintato da un muro di confine (temenos) si compone di un tempio con una piscina annessa utilizzata per scopi rituali, e di una piazza, dove venivano probabilmente collocati gli ex-voto offerti dai fedeli, con una larga piattaforma quadrangolare al centro della quale era un altare quadrato. Il tempio era a tre celle o a cella unica con colonnati laterali, e presentava una ricca decorazione in terracotta composta da lastre di rivestimento, antefisse con teste di Gorgoni e di menadi, e da statue acroteriali poste sulla sommità del tetto, tra cui quella di Apollo. La decorazione è databile alla fine del VI secolo a.C., ed è attribuita alla bottega di Vulca, artista etrusco autore anche della decorazione del tempio di Giove Capitolino sul Campidoglio al tempo di Tarquinio il Superbo (509 a.C.). L’altro importante santuario di Veio è quello di Campetti, dedicato alla divinità infera Veii, eponima della città, da identificare forse con Demetra.
One of the most important and evocative places of Etruscology.
The ancient Etruscan city of Veio stood on a triangular plateau, which was joined in the side on the acropolis of Piazza d’Armi, lapped by two rivers, the Fosso della Mola and the Cremera, a tributary of the Tiber. Housing nuclei consisting of huts are present on the plateau already in the Bronze Age and in the Villanovan period (early IX century BC). Following the growing economic development, due to the control of the lower course of the Tiber and the exploitation of the salt marshes on the right bank of the river, as evidenced by the findings of Greek imported ceramics, which also document the intense traffic of Veio with the Greek merchants, the city transforms from a built-up area of huts to an urban center with walls made of tufa blocks and a powerful aggere (earthen bastion with a moat in front) and houses built in masonry (VII-VI century BC). The proximity to Rome (just 17 kilometers) led Veio to an inevitable confrontation for the control of the territory, concluded with the definitive conquest of the city by Furio Camillo in 396 BC The territory was then annexed to the Roman state, and organized with a series of small farms and rustic villas. After a period of neglect, a colony was created under Caesar, transformed by Augustus into a town hall with imposing buildings. Later, however, the Veiente area was again abandoned, perhaps as early as the 2nd century AD, until the medieval era, when the village of Isola Farnese was born. Around the city there are numerous necropolises, with tumulus and chamber tombs that have returned important funerary objects; among these are the tomb of the ducks, which is the oldest Etruscan tomb with wall paintings (second quarter of the 7th century BC) and the Campana tomb (late 7th century BC), decorated with animals and plant motifs and with figures of knights accompanied by characters walk or fantastic animals.
The sanctuary of Portonaccio is the most important sanctuary of the city, situated outside the urban nucleus and dedicated to the goddess Menerva. The discovery of the famous terracotta statue, placed on the top of the temple roof and representing Apollo (now preserved in Villa Giulia), erroneously attributed the sanctuary to Apollo.
The complex, enclosed by a boundary wall (temenos) consists of a temple with an adjoining pool used for ritual purposes, and a square, where the votive offerings probably were placed, with a large quadrangular platform in the center which was a square altar. The temple had three cells or a single cell with lateral colonnades, and had a rich terracotta decoration composed of slabs of cladding, antefixes with heads of Gorgons and of Maenads, and acrotary statues placed on the top of the roof, including that of Apollo . The decoration can be dated to the end of the 6th century BC, and is attributed to the workshop of Vulca, an Etruscan artist who also painted the temple of Giove Capitolino on the Campidoglio at the time of Tarquinius the Superb (509 BC). The other important shrine of Veio is that of Campetti, dedicated to the infra divinity Veii, eponymous of the city, to be identified perhaps with Demeter.
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Paolo Coccia on Google
★ ★ ★ ★ ★ Sicuramente un bel posto aria aperta lontano dal caos cittadino ma dentro la città...una buona passeggiata non fa mai male..consigliato a tutti
Definitely a nice open air place away from the chaos of the city but inside the city ... a good walk never hurts .. recommended for everyone
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Elodie Adams on Google
★ ★ ★ ★ ★ Très joli. Le sanctuaire est à 4€, 2€ pour les moins de 26ans. La cascade est accessible tout les jours. J'avais lu les horaires qui disaient ouvert uniquement le samedi jusque 13h30 donc j'y ai été dans ces heures mais je ne sais pas sur quoi ils sont basé. Le petit sanctuaire peut être. Si vous voulez voir uniquement la cascade et ses alentours c'est ouvert tout le temps.
Very pretty. The sanctuary is € 4, € 2 for those under 26. The waterfall is accessible every day. I had read the timetables which said that they were only open on Saturdays until 1.30pm so I was there during those hours but I don't know what they are based on. The little sanctuary can be. If you only want to see the waterfall and its surroundings it is open all the time.
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Maristella Addante on Google
★ ★ ★ ★ ★ Luogo suggestivo sia dal punto di vista naturalistico che archeologico. Ci sono paesaggi stupendi e ci si può imbattere in tombe etrusche perfettamente conservate. Consigliato anche per chi ama la mountain bike ma è abbastanza esperto.
A suggestive place both from a naturalistic and an archaeological point of view. There are beautiful landscapes and you can come across perfectly preserved Etruscan tombs. Also recommended for those who love mountain biking but are quite experienced.
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Pc G on Google
★ ★ ★ ★ ★ Area finalmente riaperta al pubblico, le domeniche, fino a dicembre 2021.
Il biglietto di ingresso è gratuito e non occorre la prenotazione.
Area finally reopened to the public, on Sundays, until December 2021.
The entrance ticket is free and no reservation is required.
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Vania Bruno on Google
★ ★ ★ ★ ★ 15.000 ettari di storia e natura, il Parco di Veio offre sempre diverse possibilità per i gusti più differenti. Il ponte Sodo è da non perdere: opera ciclopica di 2600 anni, capolavoro dell'ingegneria etrusca. Il santuario di Apollo è meraviglioso, suggestiva è la Tomba Campana e la sua storia, come lo è la Tomba del Principe di Monte Michele. Per i più avventurosi, da non perdere la Spezieria e l'acquedotto etrusco che sfocia nella romantica cascata di Fosso degli Olmetti. Passeggiata non troppo tecnica, ma ricca di suggestivi scorci.
15,000 hectares of history and nature, the Parco di Veio always offers different possibilities for the most different tastes. The Sodo bridge is not to be missed: a cyclopean work of 2600 years, a masterpiece of Etruscan engineering. The sanctuary of Apollo is wonderful, the Tomba Campana and its history are evocative, as is the Tomb of the Prince of Monte Michele. For the more adventurous, do not miss the Spezieria and the Etruscan aqueduct that flows into the romantic Fosso degli Olmetti waterfall. Walk not too technical, but full of suggestive views.
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R. Cecchini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Non c'è il tempio di Apollo ma come ben spiegato dai pannelli il tempio di Minerva (anzi di Menerva). In realtà c'è poco da vedere se non il basamento e la prospettiva data dalla struttura che è stata tirata su per riproporre le dimensioni e mostrare una ricostruzione dei pezzi che sono stati trovati interrati e ora sono esposti al museo Etrusco di Villa Giulia (museo imperdibile che ospita reperti unici e quelli provenienti da questo luogo sono meravigliosi). Sito molto interessante che si completa con l'altare sacrificale e la strada romana. Peccato sia aperto solo per iniziativa dei volontari. Merita di essere valorizzato perché da qui prende nome il parco che lo ospita. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto.
There is no temple of Apollo but as well explained by the panels the temple of Minerva (indeed of Menerva). In reality there is little to see except the base and the perspective given by the structure which has been pulled up to reproduce the dimensions and show a reconstruction of the pieces that were found underground and are now exhibited at the Etruscan museum of Villa Giulia (museum unmissable that houses unique artifacts and those from this place are wonderful). Very interesting site which is completed with the sacrificial altar and the Roman road. Too bad it is only open on the initiative of volunteers. It deserves to be valued because the park that hosts it takes its name from here. Look at the photos and other reviews of Rome and its wonders that I have done.
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J Marinelli on Google
★ ★ ★ ★ ★ The archeological sites seen throughout the valley is amazing. You are actually walking thru Jurassic park of the 5 and 6th century. The Etruscan life style can be seen and felt. The road ways. The homes and the tombs of this civilization is thoroughly seen and felt as you walk the valley. Lots of families and cross country bikes along the way to. Friendly and awesome path!! No wonder it’s been a pilgrimage for probably centuries.
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