Aqua Virgo Roman aqueduct
4.3/5
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based on 8 reviews
Contact Aqua Virgo Roman aqueduct
Address : | Via del Nazareno, 9a, 00187 Roma RM, Italy |
Website : | http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/acquedotto_traiano |
Categories : | |
City : | Roma |
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Pino Abb. on Google
★ ★ ★ ★ ★ L’Acquedotto Vergine (Aqua Virgo) è l’unico degli undici principali acquedotti di Roma antica rimasto ininterrottamente in funzione sino ai nostri giorni alimentando le monumentali fontane della città barocca, tra cui Fontana di Trevi.
Proprio la Fontana di Trevi, in età moderna, ne rappresenta la mostra terminale.
Inaugurato nel 19 a.C. da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, trae probabilmente il nome dalla purezza e freschezza delle sue acque anche se una suggestiva legenda lo fa risalire alla fanciulla che indicò il luogo delle sorgenti ai soldati incaricati della ricerca.
L’Aqua Virgo aveva origine da sorgenti poste nell’Agro Lucullano, presso l’VIII miglio della via Collatina, nell’attuale località di Salone, e terminava in Campo Marzio dopo un percorso prevalentemente sotterraneo di oltre 20 chilometri. Partendo quindi da una zona a sud-est di Roma esso entrava in città da nord, dopo aver effettuato un ampio arco. Seguiva, infatti, la via Collatina fino alla località di Portonaccio, dove attraversava la via Tiburtina. L’acquedotto oltrepassava su arcate il Fosso della Marranella alla confluenza con l’Aniene. Qui è visibile un ampio tratto in elevato, lungo m 320, realizzato in opera reticolata di tufo. Poi l’Aqua Virgo si dirigeva verso la Nomentana e la Salaria quindi, piegando verso sud, attraversava le zone di Villa Ada e dei Parioli, passando sotto il ninfeo di Villa Giulia, ed entrava in città in prossimità del Muro Torto.
Una piscina limaria (serbatorio di decantazione) era posta presso le pendici Pincio, dove il condotto antico è accessibile tramite una scenografica scala a chiocciola costruita nel Rinascimento. A via due Macelli il percorso diveniva a cielo aperto e proseguiva su arcate. Resti imponenti sono visibili all’interno della “Rinascente” a via del Tritone e presso via del Nazareno. Qui si conservano, parzialmente interrate, tre arcate in blocchi bugnati di travertino poste ai lati di un fornice più grande. Al di sopra di quest’ultimo, identificato con l’arco fatto erigere da Claudio per celebrare la sua vittoria sui Germani, è posta l’iscrizione che ricorda il restauro dell’Acquedotto Vergine compiuto nel 46 d.C. dal medesimo imperatore. Vi si legge: Ti(berius) Claudius Drusi f(ilius)Caesar Augustus Germanicus / pontifex maxim(us) trib(unicia) potest(ate) V imp(erator)XI p(ater) p(atriae) co(n) s(ul)desig(natus) IIII /arcus ductus aquae Virginis disturbatos per C(aium) Caesarem / a fundamentis novos fecit ac restituit (Tiberio Claudio, figlio di Druso, Cesare Augusto Germanico, pontefice massimo, rivestito per la quinta volta della potestà tribunicia, acclamato imperatore per l’undicesima volta, padre della patria, console designato per la quarta volta, ricostruì e restaurò dalle fondamenta gli archi dell’acquedotto dell’acqua Vergine, danneggiati da Gaio Cesare (Caligola)). L’incidente è stato da alcuni ricollegato alla costruzione di un anfiteatro nel Campo Marzio promossa da Caligola e mai portata a termine.
Altri due fornici in travertino sono visibili al di sotto di Palazzo Sciarra, presso via del Corso, l’antica via Lata, che l’Aqua Virgo attraversava con una grande arcata trasformata da Claudio in arco trionfale per celebrare la conquista della Britannia. Superata quindi Piazza S. Ignazio, il condotto giungeva a via del Seminario dove si trovava probabilmente il castellum terminale, posto, come scrive Frontino nel suo trattato sugli acquedotti, davanti alla fronte dei Saepta, il grande edificio pubblico situato in prossimità del Pantheon e delle adiacenti Terme di Agrippa.
The Vergine aqueduct (Aqua Virgo) is the only one of the eleven major aqueducts of ancient Rome remained continuously in operation to this day fueling the monumental fountains of the baroque city, including the Trevi Fountain.
Just the Trevi Fountain, in the modern age, it is the exhibition terminal.
Opened in 19 BC by Agrippa, son of Emperor Augustus, probably derives its name from the purity and freshness of its waters even if an evocative legend dates it back to the girl who pointed out a spring to the soldiers of the research.
The Aqua Virgo originated from springs located in the Agro Lucullano, at the VIII mile of the Via Collatina, in the current location of Salone, and ended in Campo Marzio after a mainly underground route of over 20 kilometers. Starting then from an area south-east of Rome it entered the city from the north, after making a wide arc. There followed, in fact, the way Collatina to the town of Portonaccio, where crossing the Via Tiburtina. The Aqueduct exceeded arches of the Fosso della Marranella the confluence of the Aniene. Here a wide stretch in high, long 320 m, made of crosslinked operates tuff is visible. Then the Aqua Virgo was heading towards Nomentana and Salaria then, bending towards the south, crossing the areas of Villa Ada and Parioli, passing under the grotto of the Villa Giulia, and entered the city near the Muro Torto.
A limaria pool (settling tank) was placed near the Pincio slopes, where the ancient conduit is accessible through a scenic spiral staircase built in the Renaissance. A two Slaughterhouses via the path became open pit and went on arcades. Imposing remains are visible inside the "Rinascente" in via del Tritone and near via del Nazareno. Here, three arches in rusticated travertine blocks placed at the sides of a larger archway are preserved, partially buried. Above the latter, identified with the arch erected by Claudius to celebrate his victory over the Germans, is the inscription recalling the restoration of the Virgin Aqueduct carried out in 46 AD from the same emperor. It reads: Ti (berius) Claudius Druze f (ilius) Caesar Augustus Germanicus / Pontifex maxim (us) tribes (unicia) potest (ate) V imp (erator) XI p (ater) p (atriae) co (n) s (ul) desig (natus) IIII / arcus ductus aquae Virginis disturbatos for C (aium) Caesarem / a fundamentis novos fecit ac restituit (Tiberius Claudius, son of Drusus, Caesar Augustus Germanicus, maximum pontiff, clothed for the fifth time of the tribal authority , acclaimed emperor for the eleventh time, father of the country, appointed consul for the fourth time, he rebuilt and restored to its foundations the water aqueduct arches Virgin damaged by Gaius Caesar (Caligula)). The incident was linked by some to the construction of an amphitheater in the Campo Marzio promoted by Caligola and never completed.
Two other travertine arches are visible below the Palazzo Sciarra, at Via del Corso, the ancient Via Lata, the Aqua Virgo ran through a large arch transformed by Claudio in triumphal arch to celebrate the conquest of Britain. Passing then St. Ignatius Piazza, the conduit arrived in Via del Seminario where probably stood the terminal castellum, place, like Frontino writes in his treatise on the aqueducts, in front of the front of Saepta, the general public building very close to the Pantheon and adjacent Terme di Agrippa.
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★ ★ ★ ★ ★ Dal sito del comune di Roma:
I resti architettonici in Via del Nazareno costituiscono il tratto più importante ancora visibile del percorso urbano dell'acquedotto Vergine. Costruito per volere di Agrippa nel 19 a.C., dalla sorgente, localizzata presso il casale di Salone al Km. 10.500 della Via Collatina, l'acquedotto entrava all'interno delle mura urbane all'altezza del Muro Torto e terminava con una mostra monumentale nelle terme di Agrippa. Oggi sono ancora alimentate dal medesimo acquedotto la fontana di Trevi e le fontane di Piazza Navona.
All'altezza dell'attuale Piazza di Spagna l'acquedotto, fino a quel punto sotterraneo, usciva sopraterra e continuava su arcate sopraelevate delle quali sono oggi visibili, oltre ai resti di Via del Nazareno, quelli in Via del Bufalo. Il tratto in Via del Nazareno è costituito da un fornice, costruito per volere di Claudio nel 46 a.C. a cavallo di un'antica strada della regio VII: i pilastri e l'arcata sono costituiti da un elemento a bugnato realizzato con grossi blocchi di peperino mentre la cornice, ormai perduta, doveva essere di travertino. L'iscrizione dedicatoria, che attribuisce a Claudio i lavori di costruzione, è ancora oggi ben visibile su ambedue i lati della struttura. Quando l'imperatore Adriano restaurò l'intero percorso dell'acquedotto, l'arcata del Nazareno venne rinforzata con un rivestimento in muratura ed ancora, in epoca più tarda, il condotto venne rialzato di oltre 1 metro rispetto al piano originario.
From the website of the municipality of Rome:
The architectural remains in Via del Nazareno constitute the most important still visible stretch of the urban path of the Vergine aqueduct. Built at the behest of Agrippa in 19 BC, the aqueduct entered the city walls at the height of the Muro Torto and ended with a monumental exhibition in the thermal baths from the source located at the Casale di Salone at Km.10,500 of the Via Collatina. by Agrippa. Today the Trevi fountain and the fountains of Piazza Navona are still fed by the same aqueduct.
At the height of the current Piazza di Spagna, the aqueduct, up to that point underground, came out above the ground and continued on raised arches of which, in addition to the remains of Via del Nazareno, those in Via del Bufalo are now visible. The stretch in Via del Nazareno consists of a fornix, built at the behest of Claudius in 46 BC. straddling an ancient road of Regio VII: the pillars and the arch are made up of an ashlar element made with large blocks of peperino while the frame, now lost, must have been of travertine. The dedicatory inscription, which attributes the construction work to Claudius, is still visible today on both sides of the structure. When the emperor Hadrian restored the entire route of the aqueduct, the arch of the Nazarene was reinforced with a masonry coating and again, in a later period, the conduit was raised by over 1 meter compared to the original floor.
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★ ★ ★ ★ ★ 紀元前19年にアグリッパが建設した水道の跡で、アグリッパ浴場、ネロ浴場などに配水していました。現在はトレビの泉まで配水しているそうです。
The water supply was built by Agrippa in 19 BC, and was distributed to Agrippa baths, Nero baths, etc. At present, it seems that water is distributed to the Trevi Fountain.
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★ ★ ★ ★ ★ L'Aqua Virgo dal Pincio a Fontana di Trevi (passando dalla nuova Rinascente)
Il già ricchissimo patrimonio archeologico del centro storico di Roma si è arricchito negli ultimi mesi di un nuovo straordinario sito. I lavori di ristrutturazione dell’immobile della nuova Rinascente in via del Tritone hanno riportato alla luce circa 4000 mq del quartiere antico che si estendeva fra Pincio e Quirinale. Domus, balnea, sepolcri, strade basolate (fra le quali un diverticolo della Via Salaria Vetus) e soprattutto 15 arcate perfettamente conservate dell’Acquedotto Vergine.
L’Acquedotto Vergine (Aqua Virgo) è l’unico degli undici principali acquedotti di Roma antica rimasto ininterrottamente in funzione sino ai nostri giorni alimentando le fontane della città barocca, tra cui Fontana di Trevi che ne rappresenta la mostra monumentale.
Inaugurato nel 19 a.C. da Agrippa, genero dell’imperatore Augusto, trae probabilmente il nome dalla purezza e freschezza delle sue acque anche se una suggestiva leggenda lo fa risalire alla fanciulla che indicò il luogo delle sorgenti ai soldati incaricati della ricerca.
L’Aqua Virgo aveva origine da sorgenti poste nell’Agro Lucullano, presso l’VIII miglio della via Collatina, nell’attuale località di Salone, e terminava in Campo Marzio dopo un percorso prevalentemente sotterraneo di oltre 20 chilometri, l’Aqua Virgo si dirigeva verso la Nomentana e la Salaria quindi, piegando verso sud, attraversava le zone di Villa Ada e dei Parioli, passando sotto il ninfeo di Villa Giulia, ed entrava in città in prossimità del Muro Torto, sul Pincio.
n questa suggestiva paseggiata serale seguiremo il percorso dell’Acquedotto partendo proprio dal Pincio, dove in corrispondenza dello spigolo est di Villa Medici è l’accesso ad un luogo particolarmente suggestivo per le sue caratteristiche costruttive: si tratta della famosa “chiocciola”, un pozzo cilindrico profondo 25 metri, all’interno del quale è stata costruita una scala a chiocciola in muratura che permette di raggiungere la grotta dell’antico acquedotto Vergine.
Visiteremo l’area archeologica multimediale nel piano interrato della Rinascente facendovi rivivere l’avventura di una lettura stratigrafica di un complesso cantiere di archeologia urbana. Visiteremo inoltre i resti dell’acquedotto conservati in via del Nazareno che presentano ancora l’iscrizione del restauro da parte dell’imperatore Claudio del 46 d.C. e che assumeranno un nuovo senso proprio alla luce delle recenti scoperte.
The Aqua Virgo from the Pincio to the Trevi Fountain (passing through the new Rinascente)
The already very rich archaeological heritage of the historic center of Rome has been enriched in recent months by a new extraordinary site. The renovation works on the building of the new Rinascente in via del Tritone have brought to light about 4000 square meters of the old quarter that stretched between Pincio and Quirinale. Domus, bathhouse, sepulchres, cobbled streets (including a by-pass of the Via Salaria Vetus) and above all 15 perfectly preserved arches of the Virgin Aqueduct.
The Virgin Aqueduct (Aqua Virgo) is the only one of the eleven main aqueducts of ancient Rome that has remained uninterrupted in operation to this day, feeding the fountains of the Baroque city, including the Trevi Fountain which represents its monumental exhibition.
Inaugurated in 19 BC from Agrippa, son-in-law of Emperor Augustus, it probably takes its name from the purity and freshness of its waters, although a suggestive legend traces it back to the girl who indicated the place of the springs to the soldiers in charge of the search.
The Aqua Virgo originated from springs located in the Agro Lucullano, at the eighth mile of the via Collatina, in the current location of Salone, and ended in Campo Marzio after a mainly underground path of over 20 kilometers, the Aqua Virgo it headed towards the Nomentana and the Salaria then, turning southwards, it crossed the areas of Villa Ada and Parioli, passing under the nymphaeum of Villa Giulia, and entered the city near the Muro Torto, on the Pincio.
n this evocative evening walk we will follow the path of the Aqueduct starting right from the Pincio, where at the east corner of Villa Medici there is the access to a particularly suggestive place for its constructive characteristics: it is the famous "snail", a well cylindrical 25 meters deep, inside which a spiral staircase in masonry has been built that allows you to reach the cave of the ancient Vergine aqueduct.
We will visit the multimedia archaeological area in the basement of the Rinascente, making you relive the adventure of a stratigraphic reading of a complex urban archeology site. We will also visit the remains of the aqueduct preserved in via del Nazareno which still have the inscription of the restoration by the Emperor Claudius of 46 AD. and that will take on a new meaning precisely in the light of recent discoveries.
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R. Cecchini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Quanto piace alla gente fare copia e incolla. Siamo pratici su.....vi posso dire che questo sito è quasi inaccessibile....e quasi invisibile. Traversa di via del tritone molto trafficata e non solo da turisti nasconde le vestigia di un tratto non più interrato di un capolavoro di ingegneria idraulica. Se ne può ammirare un solo lato e camminarvi sopra (sebbene trovo abbia poco senso). Dalla strada una cancellata rafforzata da reticolato vi impedirà di ammirarne le arcate: per poter visitare (solo su appuntamento) il lato visibile occorre scendere sotto il livello stradale da una scala a chiocciola. Di suo ha un grandissimo valore ma come visita lascia un po' perplessi (sebbene sia stato molto gettonato). Neanche un pannello esplicativo. Guardate le foto e le altre recensioni su Roma e le sue meraviglie che ho fatto e se sono stato utile cliccate su utile.
How much people like to copy and paste. We are practical on ..... I can tell you that this site is almost inaccessible .... and almost invisible. A very busy cross street of via del tritone and not only from tourists, it hides the vestiges of a section no longer underground of a masterpiece of hydraulic engineering. You can only admire one side of it and walk on it (although I find it makes little sense). From the road, a fence reinforced with a grid will prevent you from admiring the arches: to be able to visit (by appointment only) the visible side you need to go down below street level by a spiral staircase. Of his own it has a great value but as a visit it leaves a bit perplexing (although it has been very popular). Not even an explanatory panel. Look at the photos and other reviews of Rome and its wonders that I have done and if they have been useful click on useful.
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Mella 4SC on Google
★ ★ ★ ★ ★ Ancient amongst today's world
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Oleg Bidnyi on Google
★ ★ ★ ★ ★ it is important not to miss while walking
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Ира Близнюк on Google
★ ★ ★ ★ ★ Great pizza, beer, deserts and service, like them to march. Thank you
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