Santuario Santa Maria di Maiella

4.9/5 based on 7 reviews

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Trivento, Contrada Maiella, 86029 Trivento CB, Italy

Phone : 📞 +98787
Postal code : 86029
Website : http://prolocoterventum.altervista.org/a-trivento/santuario-di-s-maria-di-maiella/
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City : Trivento

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Festa della Madonna. 8 settembre. Bellissima festa!
Feast of the Madonna. 8 September. Beautiful party!
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Maiella Luogo di culto nella contrada" Maiella " dedicato a Sant'Anna nel quale, in onore della Santa, si celebrano i festeggiamenti il 26 luglio e l'8 settembre (natività della Madonna). Trivento 8 settembre 1961 Tradizionale Festa di Maiella a Trivento . Un'antica statua di S. Anna con la Madonna Bambina esce a mezzogiorno dalla chiesetta ed è portata in processione per la vicina spianata. Con il giorno 8 settembre torna a Trivento la tradizionale festa di Maiella. E' una tipica festa popolare in campagna, a circa quattro chilometri da questo centro abitato, intorno ad una vecchia chiesa. La chiesa, la povera chiesa di campagna, non ha nulla di particolare. Sono quattro mura lisce e nude, con un altare centrale in gesso di cattivo gusto barocco, che non sembra opera di maestranze locali, le quali ab antiquo hanno sempre tenuto in gran pregio l'arte dello scalpello e delle sobrie costruzioni. Pregevole è invece la statua di S.Anna con la Madonna bambina, una statua di perfetta fattezza, che rimonta a vari secoli ed è pervenuta sicuramente dall'Abruzzo, una statua molto venerata da questa popolazione. Attaccata alla chiesa è l'abitazione del custode e nelle adiacenze una vecchia cisterna a tipo monastico ed avanzi di mura sono a testimoniare l'antica presenza del chiostro dei frati Celestini, quei frati che con lo spirito dell'Eremita del Morrone anche qui, da noi, costruirono il loro convento sette secoli or sono e fecero vita di raccoglimento e di preghiera. La chiesa, così come oggi si presenta rafforzata, fino al '700 è servita da sepoltura delle persone abbienti del luogo, dietro pagamento di un canone alle autorità ecclesiastiche, come era di consuetudine. I poveri prima del 1870 venivano seppelliti nella così detta fossa comune. La campana, che dal campanile di nessun valore artistico sovrasta la chiesa, porta la data del 1321. Ma torniamo alla festa di Maiella dell '8 settembre, festa popolare di campagna, istituita,senza dubbio, dai Celestini. Partecipa ad essa gran parte del popolo; tutti prendono l'occasione per fare una bella scampagnata. Quivi non mancano capanne fatte con rami verdi, dove si vendono vini generosi e carne di capra cotta alla fiamma sotto gli stessi occhi del compratore; non mancano venditori di noci, di pesche pregiate, di uva squisita, di fichi dolci e saporosi, tutti frutti delle nostre valli ed anche dei paesi vicini Un tempo non lontano si poteva dire che la festa rappresentasse la sagra delle noci. I ragazzi si abbandonavano al giuoco delle noci con una passione tutta particolare. Allora non vi erano per loro altre distrazioni. Non manca tuttora il caratteristico tiro al gallo con le pietre. Qui si distinguono al tiro i gagliardi e robusti giovanotti dei campi. Il padrone del gallo pone la povera bestia a terra, legata ad un paletto; ad una certa distanza si piazzavano i tiratori. Ogni colpo viene permesso dietro pagamento di una data posta. Se il gallo è colpito dalla sassata il fortunato tiratore se ne impossessa immediatamente. E' un gioco che richiede abilità, destrezza e muscoli ben allenati. La gente si appassiona allo spettacolo ed alle sorti delle bestiole condannate alla lapidazione e così passa il tempo. A mezzogiorno dalla piccola chiesa esce la statua della Santa, che e' portata in processione per tutta la spianata circonvicina ancora piena di stoppie calde Così come è stata lasciata dai mietitori. Vi partecipano uomini e donne in fila cantando preci a Maria e portando ciascuno in mano un ramo verde simbolo della fede. Non mancano spari di bombe carta, che provocano una lunga eco nell'ampia vallata, che si stende fino al fiume Trigno.
Maiella Place of worship in the "Maiella" district dedicated to Sant'Anna where, in honor of the Saint, the celebrations are celebrated on July 26 and September 8 (the birth of the Madonna). Trivento 8 September 1961 Traditional Maiella Festival in Trivento . An ancient statue of St. Anna with the Child Madonna comes out of the church at noon and is carried in procession to the nearby esplanade. On 8 September the traditional Maiella festival returns to Trivento. It is a typical popular festival in the countryside, about four kilometers from this inhabited center, around an old church. The church, the poor country church, has nothing special about it. There are four smooth and bare walls, with a central altar in plaster of baroque bad taste, which does not seem to be the work of local craftsmen, who from ancient times have always kept the art of chiselling and sober constructions in great value. On the other hand, the statue of St. Anne with the child Madonna is valuable, a statue of perfect features, which dates back to various centuries and certainly came from Abruzzo, a statue much venerated by this population. Attached to the church is the custodian's house and in the vicinity an old monastic-type cistern and remains of the walls testify to the ancient presence of the cloister of the Celestini friars, those friars who with the spirit of the Hermit of Morrone also here, from us, built their convent seven centuries ago and lived a life of recollection and prayer. The church, as it is today strengthened, until the eighteenth century it served as a burial place for the wealthy of the place, upon payment of a fee to the ecclesiastical authorities, as was customary. The poor before 1870 were buried in the so-called common grave. The bell, which from the bell tower of no artistic value overlooks the church, bears the date of 1321. But let's go back to the Maiella feast of 8 September, a popular country festival, established, without doubt, by the Celestines. A large part of the people participate in it; everyone takes the opportunity to have a nice picnic. There is no shortage of huts made with green branches, where generous wines and flame-cooked goat meat are sold under the very eyes of the buyer; there is no shortage of vendors of walnuts, prized peaches, exquisite grapes, sweet and tasty figs, all fruits of our valleys and also of the neighboring villages. The boys indulged in the game of walnuts with a particular passion. There were no other distractions for them then. The characteristic rooster shooting with stones is still present. Here the vigorous and robust young men of the fields stand out. The owner of the rooster places the poor beast on the ground, tied to a stake; at a certain distance the shooters were placed. Each shot is allowed upon payment of a given stake. If the rooster is hit by the stone the lucky shooter takes possession of it immediately. It's a game that it requires skill, dexterity and well trained muscles. People are passionate about the show and the fate of the animals condemned to be stoned and so time passes. At noon the statue of the Saint emerges from the small church and is carried in procession throughout the surrounding esplanade. full of hot stubble Just as it was left by the reapers. It is attended by men and women in line singing prayers to Mary and each carrying a green branch in his hand, a symbol of faith. There is no shortage of shots of paper bombs, which cause a long echo in the wide valley, which extends up to Trigno river.
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Il Santuario Santa Maria di Maiella era fino al 1300 noto come chiesa di Santa Maria e San Benedetto e anche Santa Maria de Trivento o Santa Maria de Maiella. All’interno si venera la statua di Sant’Anna con la Vergine bambina, opera del secolo XVII. La figura della santa è avvolta in un vasto manto e con un braccio sorregge la Madonna bambina, nella parte inferiore sono posti degli angioletti. La statua è collocata dietro l’altare maggiore. Il primo documento che ci rivela l’esistenza della chiesa è una testimonianza dove si evince la presenza dell’edificio ancora in costruzione in località Montepiano. Il santuario gode della stessa indulgenza plenaria che Celestino V concesse a Santa Maria di Collemaggio. Il santuario che osserviamo oggi è a singola navata con tetto a capriate. Della struttura originaria è rimasto solo il campanile, l’ultimo intervento alla chiesa risale al 1992. L’antico portale è stato rimosso e trasportato nella cattedrale dedicata a San Nazario, S. Celso e S. Vittore. Di particolare interesse gli speciali rituali che si effettuano a fine agosto quando la statua della santa viene trasportata in processione dal santuario alla chiesa parrocchiale. Nei giorni precedenti alla processione si tiene una fiaccolata che dalla parrocchia arriva al santuario per riportarvi la statua.
The Sanctuary of Santa Maria di Maiella was until 1300 known as the church of Santa Maria and San Benedetto and also Santa Maria de Trivento or Santa Maria de Maiella. Inside, the statue of St. Anne with the Virgin Child, a work of the seventeenth century, is venerated. The figure of the saint is wrapped in a large mantle and with one arm supports the Madonna child, in the lower part there are little angels. The statue is located behind the main altar. The first document that reveals the existence of the church is a testimony which shows the presence of the building still under construction in Montepiano. The sanctuary enjoys the same plenary indulgence that Celestino V granted to Santa Maria di Collemaggio. The sanctuary we observe today has a single nave with a trussed roof. Of the original structure, only the bell tower remains, the last intervention on the church dates back to 1992. The ancient portal was removed and transported to the cathedral dedicated to San Nazario, San Celso and San Vittore. Of particular interest are the special rituals that take place at the end of August when the statue of the saint is carried in procession from the sanctuary to the parish church. In the days preceding the procession, a torchlight procession is held that from the parish arrives at the sanctuary to bring the statue back there.

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