R.S.A. St. Joseph

Accessibilità difficile. Accoglienza pessima. Ieri mia moglie ha accompagnato una persona con scarsa mobilità per una visita privata. il parcheggio interno non era accessibile, nonostante il permesso per portatori di handicap. Nonostante sia una RSA non c'e' supporto per l'accesso alla struttura a persone con difficoltà motorie.

Siamo un servizio di ambulanze private. Ci capita di portare in fase di ricovero molte persone, ma anche per trasferimenti fuori struttura. Dobbiamo dire che mai nessuno si è lamentato. Pulizia e professionalità del personale sono le prime cose che si notano.

Buongiorno. Devo raccontare la mia esperienza nella casa di cura San Giuseppe. Perfortuna e' durata solo 3 giorni, perche' al quarto abbiamo deciso di dimettere mia madre. Venerdi 11 ottobre ricoveriamo mia madre 89 enne affetta da demenza senile e non autosufficiente. Entra con una lesione da decubito supino, causata da soli 3 giorni in ospedale, ma in via totale di guarigione. Erano state trasferite tutte le informazioni dettagliate sulla ferita in particolare e sulle cure che stava facendo specificando qualsiasi cosa. Io mia sorella ed una badante siamo rimaste presenti tutto il giorno alternandoci x darle da mangiare. Notiamo da subito che il personale sia infermieristico che di assistenza e' pochissimo per supportare tutti i pazienti presenti (40 x piano). Ci eravamo molto raccomandati di prestare molta attenzione a cambiare il pannolone spesso x via della ferita (dolorosa) . Da tenere presente che i pannoloni come tutto il resto, creme , medicine .... vengono portati dai pazienti. Essendo presenti notiamo che il pannolone viene cambiato solo al risveglio, alle 15.30 e la sera verso le 20/21. Il giorno dopo le avevano cambiato la cura farmacologica che la teneva tranquilla, dandole un farmaco che era gia' stato tolto in precedenza. Siamo andate a parlare con il medico che ci dice che era stata molto agitata e che avrebbero provato altra terapia. Va bene. Rispetto ai medici e alla loro esperienza. La domenica mattina arriviamo verso le 10 , prima dell'entrata consentita, e la troviamo nella sala da pranzo sulla carrozzella completamente sedata, con la testa all'indietro che ciondolava. Cerchiamo di svegliarla e ha cominciato a lamentarsi per il male al collo ovviamente. La portiamo nella camera e le mettiamo il collare per sostenere la testa ed avvisiamo il personale che cosi sedata va messa a letto. In questo momento decidiamo di farla tornare a casa. Una persona non autosufficiente non e' assolutamente assistita in modo adeguato. Non viene nemmeno guardata. Bastava un minimo di attenzione e sensibilita'. Il problema vero e' che il pochissimo personale a disposizione non puo' dare le attenzioni che pubblicizzano di dare ai pazienti. Anche le persone allettate vengono lasciate ore senza attenzione alcuna. Purtroppo abbiamo dovuto aspettare il lunedi mattina x dimetterla perche' la domenica non ci sono i medici. Sono bastati due giorni per farla regredire sia psicologicamente che fisicamente. La goccia che ha fatto traboccare il vaso e' stata che , tornata a casa, nel cambiarla notiamo che la ferita da decubito, oramai quasi guarita quando entro', era peggiorata con piaghe visibili e tutta arrossata. Abbiamo fatto le foto. Mia sorella ha comunicato al medico subito questo e il medico si e' scusato. Fate le vostre valutazioni. Io dico che per stare in una struttura come questa bisogna lasciare un famigliare sempre vigile o un assistente privato tutto il giorno. Ma allora se si deve pagare una struttura ed in piu' una persona x stare ricoverato, a che serve lasciare il paziente se non ha assistenza? X farsi cambiare il pannolone 3 volte al giorno e non voglio pensare se doveva essere imboccata dal personale!! Sicuramente non avrebbe mangiato nulla. Il personale non ha il tempo x dedicarsi alle esigenze dei pazienti. E' una catena di montaggio. Non consiglio assolutamente il ricovero in questa struttura. E non voglio infierire oltre .....

Mia Mamma è paziente lì dall'inizio della pandemia e nonostante tutte le difficoltà del periodo lo staff della Casa di Riposo è sempre stato disponibile al 100% per mettermi in contatto con mia mamma. Sempre gentili e disponibili, anche alle richieste più particolari come recapitare a mia mamma messaggi e pensieri per farle sentire la mia vicinanza. Davvero un bellissimo esempio di umanità che ci riscalda il cuore in un momento così difficile per tutti noi, ma ancora di più per lo staff di RSA, ospedali e cliniche. Grazie davvero di cuore

Bella struttura al centro di Roma. Ben servita dai mezzi pubblici con due fermate metro a cinque minuti a piedi. Dispone di un bellissimo terrazzo attrezzato con gazebo e piante che offre spettacolari panorami su Monte Mario e San Pietro. Personale qualificato e professionale, ma anche e soprattutto cortese, gentile e disponibile. In questo periodo di covid si è distinta per tenere in sicurezza gli ospiti.

Struttura moderna al centro della città, ben servita dai mezzi pubblici di trasporto bus e metro (metro A) dotata anche di un parcheggio interno. Grande professionalità da parte del personale tutto, da menzionare in particolare l'assistenza medica, sempre puntuale ed efficace. Al riguardo ho trovato il direttore sempre disponibile e cortese a soddisfare le richieste dei pazienti. Mia madre di 94 anni dopo poche settimane dal ricovero ha superato brillantemente un principio di demenza senile dovuta, nonostante l'attenzione mia e dei miei fratelli, all'isolamento causato dalla pandemia.

Vecchio Diranno che sei vecchio Con tutta quella forza che c'è in te Vecchio Mentre ti scoppia il cuore, non devi far rumore Anche se hai tanto amore da dare a chi vuoi tu Ma sei vecchio. Questo cantava anni fa Renato Zero, disgraziatamente ricalca il comune pensare; per molti gli anziani non sono altro che "limoni spremuti" senza più umus, una "cosa" trasformata dal tempo tiranno in un "nulla", una suppellettile troppo ingombrante per arredare ulteriormente le stanze vuote della loro vita, dimenticando che un giorno sono stati padri e madri, che i loro cuori hanno palpitato all'unisono per ogni linea di febbre di chi ora li considera "ingombranti". Ahimè, "Mala tempora currunt sed peiora parantur". In questa nostra societa dove il tempo non basta mai, dove le giornate dovrebbero durare trentasei/quarantotto ore, in questo "Sahara" c'è un' oasi dove non vivono vecchi ma vi abitano vere e proprie "encicopedie" di esperienze, compendi di fallimenti, vittorie, cadute e rinascite, esseri umani con cicatrici profonde inferte dalle delusioni, dalle sconfitte, dalle incomprensioni. Quest' oasi ha un nome è l' RSA S. Giuseppe dove gli ospiti non sono fardelli inutili, ma Persone con le loro sensibilità, le loro abilità, assopite dallo scorrere del tempo ma sempre vive in loro, con i  ricordi, alle volte un po' nebulosi ma sempre vividi nei loro cuori. In questa struttura mio cugino Maurizio ha ritrovato la voglia di vivere e il piacere di relazionarsi, tutto questo è stato possibile grazie allo staff del S. Giuseppe che ha fatto della professione, senza esagerazione alcuna, una missione. Infine, vorrei concludere la mia recensione, tutt'altro che stringata, congratulandomi con tutte le maestranze, medici, paramedici, OSS, la dott. ssa Cannone medico di base che si spende quotidianamente per gli ospiti, ringrazio veramente tutti quelli che sotto l'oculata direzione del dott. Carratelli hanno reso possibile questo "miracolo di umanità"

Non conoscevo la struttura. Per la prima vola scorsa settimana ho prenotato tramite unisalute un eco addome superiore. La struttura è a due passi dal centro di Roma.... Pulizia impeccabile.... Cortesia da parte della reception e del personale (davvero difficile da trovare altrove) il medico che mi ha fatto esame è stato disponibile e davvero cortese..... Che dire..... Penso che i prossimi esami li farò sempre da loro