Palazzo Savorgnan
4.7/5
★
based on 8 reviews
Contact Palazzo Savorgnan
Address : | Fondamenta Venier, 351, 30121 Venezia VE, Italy |
Phone : | 📞 +97 |
Website : | https://www.istitutoalgarotti.edu.it/pagine/storia-del-palazzo-savorgnan |
Categories : | |
City : | Venezia |
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martina michieli on Google
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Emma Casarin on Google
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Alberto Conchado Sánchez on Google
★ ★ ★ ★ ★ Edificio impecable
Impeccable building
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Kira Evers on Google
★ ★ ★ ★ ★ So schön hier <3♡
So beautiful here <3 ♡
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Marco Di Francesco on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissimo palazzo, ospita una scuola fantastica
Beautiful building, home to a fantastic school
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Daniela M on Google
★ ★ ★ ★ ★ Non è un eufemismo se dico che è una delle scuole più belle
It is not a euphemism if I say that it is one of the most beautiful schools
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Simone Testa on Google
★ ★ ★ ★ ★ Agli inizi dell'ottocento, secondo il catasto napoleonico, il "Palazzo" risulta di proprietà del Conte Antonio Carlo Savorgnan, il quale lo dava in affitto. Nel 1826 il "Palazzo" fu acquistato dal Barone Francesco Galvagna, che dovette eseguire notevoli restauri, e lo rivendette nel 1850 a Francesco V D'Este, Duca di Modena. Nel 1915 il complesso immobiliare già funge da convitto femminile della congregazione "Provincia Italiana della Società del Sacro Cuore" con sede in Firenze. Nel 1927 la Società delle Suore del Sacro Cuore passa alla Società immobiliare l'Alpe, società fiduciaria dell'Istituto religioso. Nel 1969 l'Amministrazione Provinciale di Venezia acquista il complesso immobiliare dalla con atto di compravendita del 3.09.1969, rogato dal dott. Luigi Piero Paganuzzi di Venezia.
Note storiche:
Il casato dei Savorgnan è di origine molto antica, forse longobarda o romana. Nel 1385 la famiglia viene ammessa al patriziato nella persona del Cavalier Federico Savorgnan, che aveva appoggiato l'annessione di Udine e tutto il Friuli alla signoria veneta. Molti Savorgnan, sono ricordati come valorosi condottieri d'armi. I vari trattati indicano i Savorgnan come proprietari del Palazzo, ma offrono poche indicazione riguardo alle persone che lo abitarono, forse perché i documenti riguardati gli archivi di famiglia bruciarono in un incendio, nel 1935, di palazzo Foscarini a S. Stae, dove erano conservati. Palazzo Savorgnan è sorto, come gran parte dei palazzi veneziani, sovrapponendosi ad un altro edificio preesistente, trasformando e riadattando una casa reduce da un incendio, e di cui erano proprietari i Savorgnan. Il cantiere sorge, nel 1685, sulla fondamenta di San Geremia, comprendente anche il palazzetto a sinistra del complesso, il cosiddetto "Nazareth" del XIII secolo e il fabbricato S. Lucia, di epoca più recente, che mostra chiaramente il suo aspetto seicentesco per le dimensioni della facciata, per le cornici delle finestre e per i particolari interni. La superba facciata del Savorgnan è stata ideata dall'architetto Giuseppe Sardi. L'accuratezza e la ricchezza delle forme, gli stemmi spiritosi, l'abbondanza delle sculture sono tutti motivi collegati all'edilizia derivata dal gusto del Longhena. La pianta è complessa e venne alterata dai successivi proprietari. Si può ipotizzare che la dimora dei Savorgnan sia stata completata dal Gaspari: difatti non solo la pianta ma anche le soluzioni dei particolari, quali porte, finestre, vetrate policrome, pavimenti elegantissimi con intarsi marmorei floreali, ricordano il gusto di quell'artista. Il giardino, in parte conservato, che si trova nella parte retrostante, è stato sempre ammirato come uno dei più importanti della città. Nel 1752 fu ingrandito e coltivato con essenze rare. Nel 1788 il palazzo subì un grave incendio che compromise seriamente lo stato, ma la facciata è giunta a noi intatta. All'interno il degrado ebbe inizio nella prima metà dell'Ottocento, quando i proprietari del Palazzo erano i Galvagna. Altre trasformazioni furono imposte dall'adattamento a collegio femminile della congregazione "Provincia italiana della società del Sacro Cuore". Agli inizi del 900 esisteva una serra tra il Nazareth e il Manfrin, palazzo confinante, dove al posto di questa nel 1915 l'ordine delle Suore del Sacro Cuore di Gesù fece costruire una cappella in stile neo-gotico, della quale non si ha notizia del nome del progettista. Nel 1971, dopo che il palazzo venne in possesso dell'Amministrazione Provinciale, vennero intraprese delle opere di restauro quali: interventi di ripristino della situazione originaria e ulteriori modifiche della situazione originaria.
In the early nineteenth century, according to the Napoleonic land register, the "Palazzo" was owned by Count Antonio Carlo Savorgnan, who rented it. In 1826 the "Palazzo" was purchased by Baron Francesco Galvagna, who had to carry out significant restorations, and sold it in 1850 to Francesco V D'Este, Duke of Modena. In 1915 the real estate complex already acts as a female boarding school of the congregation "Italian Province of the Society of the Sacred Heart" based in Florence. In 1927 the Society of the Sisters of the Sacred Heart passed to the Real Estate Company l'Alpe, a trust company of the religious Institute. In 1969 the Provincial Administration of Venice purchased the property complex from the deed of sale of 3.09.1969, drawn up by dr. Luigi Piero Paganuzzi of Venice.
Historical notes:
The Savorgnan family is of very ancient origin, perhaps Lombard or Roman. In 1385 the family was admitted to the patriciate in the person of Cavalier Federico Savorgnan, who had supported the annexation of Udine and all of Friuli to the Venetian lordship. Many Savorgnans are remembered as valiant military leaders. The various treatises indicate the Savorgnan as owners of the Palace, but offer little indication of the people who lived there, perhaps because the documents concerning the family archives burned in a fire, in 1935, of Palazzo Foscarini in S. Stae, where they were kept . Palazzo Savorgnan was built, like most of the Venetian palaces, overlapping another pre-existing building, transforming and adapting a house after a fire, and which the Savorgnans owned. The yard was built in 1685 on the foundations of San Geremia, also including the small building on the left of the complex, the so-called "Nazareth" of the thirteenth century and the S. Lucia building, of a more recent era, which clearly shows its seventeenth-century appearance for the dimensions of the facade, for the window frames and for the internal details. The superb Savorgnan facade was designed by the architect Giuseppe Sardi. The accuracy and richness of the forms, the witty coats of arms, the abundance of the sculptures are all motifs connected to the building derived from the taste of Longhena. The plan is complex and was altered by subsequent owners. It can be assumed that the Savorgnan residence was completed by Gaspari: in fact not only the floor plan but also the solutions of the details, such as doors, windows, polychrome windows, elegant floors with floral marble inlays, recall the taste of that artist. The partially preserved garden, which is located in the rear part, has always been admired as one of the most important in the city. In 1752 it was enlarged and cultivated with rare essences. In 1788 the building suffered a serious fire which seriously compromised the state, but the facade has survived intact. Inside the deterioration began in the first half of the nineteenth century, when the owners of the Palace were the Galvagna. Other changes were imposed by the adaptation of the Congregation "Italian Province of the Society of the Sacred Heart" to a women's college. At the beginning of the 20th century there was a greenhouse between Nazareth and Manfrin, a neighboring palace, where instead of this in 1915 the order of the Sisters of the Sacred Heart of Jesus built a chapel in the neo-Gothic style, of which there is no news of the designer's name. In 1971, after the palace came into the possession of the Provincial Administration, restoration works were undertaken such as: restoration of the original situation and further changes to the original situation.
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S&N on Google
★ ★ ★ ★ ★ Beautiful marble church. A must see.
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