Palazzo Prosperi-Sacrati

4.1/5 based on 8 reviews

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Address :

Corso Ercole I d'Este, 23/35, 44121 Ferrara FE, Italy

Categories :
City : Ferrara

Corso Ercole I d'Este, 23/35, 44121 Ferrara FE, Italy
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Rossella Fantoni on Google

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fabrizio ghiselli on Google

Peccato vedere un Palazzo ridotto così male!!!
Too bad to see a Palace reduced so badly !!!
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Paolo Orsatti on Google

Visibile solo la splendida facciata. L'INTERNO E' PRIVATO.
Only the splendid facade is visible. THE INTERIOR IS PRIVATE.
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Pippo Calbo on Google

Cenni storici (a cura di Francesco Scafuri) Fu costruito a partire dal 1493 per il medico ducale Francesco da Castello, che diede il via per primo ai lavori nel famoso quadrivio, quasi contemporaneamente a Bonifacio Bevilacqua, che intanto cominciava quello di fronte (l'attuale caserma della polizia di Stato); la morte di Francesco, nel 1511, provocò l'interruzione delle opere relative alle parti decorative dell'edificio, lasciando incompiute le finestre del piano nobile e l'assetto delle facciate esterne. L'attribuzione del palazzo é accreditata da Bruno Zevi all'architetto di corte Biagio Rossetti, almeno per la fase cinquecentesca dei lavori, suffragata da un rogito del 1512 che lo stesso Zevi cita nella suo monumentale volume sul grande architetto ferrarese nel 1960. Fin dagli inizi del '500 l'edificio viene definito come uno dei più vasti e magnifici della Ferrara estense, ubicato com'é proprio nel famoso quadrivio rossettiano, il luogo più importante dell'Addizione Erculea. L'immobile passò in eredità alla famiglia Giraldi nella metà del XVII secolo, dal 1690 appartenne ai Sacrati, quindi dalla prima metà dell'Ottocento ai Prosperi; questi ultimi rimasero proprietari sino al 1934, quando il palazzo venne acquistato dal Demanio dello Stato. I primi mutamenti del complesso architettonico si registrano verso la metà del XVIII secolo con la costruzione della scala ellissoidale che conduce al piano nobile. Nel corso del XIX secolo si eseguirono rilevanti trasformazioni interne ed esterne, come la costruzione dei mezzani e l'apertura di nuove finestre, la posa in opera del balconcino angolare ed il restauro del portale rinascimentale, effettuato a più riprese. Quest'ultimo elemento definito universalmente di rara bellezza, attribuito complessivamente a Biagio Rossetti, ha reso famoso il palazzo non solo per la posizione urbanistica in cui é inserito, che qualifica in senso dinamico il "quadrivio rossettiano", ma anche per la raffinata composizione architettonica, nonché per le sculture e le decorazioni di pregio, talvolta attribuite ad Antonio Lombardi. Il portale fu oggetto di aspre controversie tra lo Stato e la famiglia Prosperi nella seconda metà dell''800, che tentarono di esportare all'estero o di vendere parti intere della struttura architettonica. Nonostante l'immediato divieto di esportazione e di rimozione del portale decretato dallo stesso Ministero della Pubblica Istruzione, apprendiamo da una lettera del 1894 che Fausto Prosperi distaccò e vendette due medaglioni di bronzo che facevano parte della decorazione della porta, mentre due leoni romanici di marmo che un tempo fiancheggiavano il portale furono sistemati all'interno dal proprietario forse con lo stesso intento; questi ultimi fortunatamente si trovano ora presso Casa Romei. Nel 1936 lo Stato acquisì l'intero complesso, lo restaurò e lo destinò, insieme al palazzo Turchi-Di Bagno, a servizi militari. Nel 1944 il palazzo venne colpito dai bombardamenti, che tra l'altro provocarono alcuni danni anche al portale, di nuovo restaurato nel 1946 e poi ancora tra il 1984 ed il 1985. In seguito questo edificio fu oggetto di permuta tra il Demanio ed il Comune di Ferrara che, dopo aver trovato altra sistemazione alle famiglie dei militari che abitavano le nobili stanze, ha acquisito l'immobile. Peccato non poterlo visitare.
Background (edited by Francesco Scafuri) It was built starting in 1493 for the ducal physician Francesco da Castello, who was the first to start work on the famous crossroads, almost at the same time as Bonifacio Bevilacqua, who meanwhile began the one opposite (the current police station); the death of Francesco, in 1511, caused the interruption of the works relating to the decorative parts of the building, leaving the windows of the noble floor and the structure of the external facades unfinished. The attribution of the building is credited by Bruno Zevi to the court architect Biagio Rossetti, at least for the sixteenth century phase of the works, supported by a deed dated 1512 which Zevi himself quotes in his monumental volume on the great Ferrara architect in 1960. Since the beginning of the 1500s the building has been defined as one of the largest and most magnificent in Ferrara, located as it is in the famous Rossettian square, the most important place in the Addizione Erculea. The building was inherited by the Giraldi family in the mid-seventeenth century, from 1690 it belonged to the Sacrates, hence from the first half of the nineteenth century to the Prosperi; the latter remained owners until 1934, when the building was purchased by the State. The first changes of the architectural complex are recorded towards the middle of the XVIII century with the construction of the ellipsoidal staircase that leads to the noble floor. During the nineteenth century significant internal and external transformations were carried out, such as the construction of the piths and the opening of new windows, the installation of the corner balcony and the restoration of the Renaissance portal, carried out several times. This last universally defined element of rare beauty, attributed altogether to Biagio Rossetti, made the palace famous not only for the urban position in which it is inserted, which qualifies in a dynamic sense the "Rossettian quadrivium", but also for the refined architectural composition , as well as for the fine sculptures and decorations, sometimes attributed to Antonio Lombardi. The portal was the subject of bitter controversy between the State and the Prosperi family in the second half of the 1800s, which attempted to export abroad or to sell entire parts of the architectural structure. Despite the immediate ban on exporting and removing the portal decreed by the Ministry of Education itself, we learn from a letter of 1894 that Fausto Prosperi detached and sold two bronze medallions that were part of the decoration of the door, while two Romanesque marble lions that once flanked the portal they were placed inside by the owner perhaps with the same intent; fortunately the latter are now at Casa Romei. In 1936 the State acquired the entire complex, restored it and assigned it, together with the Turchi-Di Bagno palace, to military services. In 1944 the building was hit by bombings, which also caused some damage to the portal, again restored in 1946 and then again between 1984 and 1985. Later this building was the subject of exchange between the State and the City of Ferrara who, having found other accommodation for the families of the military who lived in the noble rooms, acquired the property. Too bad not being able to visit it.
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Alessio Ferrarini on Google

Imponente palazzo rinascimentale affacciato su Corso Ercole I d'Este, a pochi metri dal Palazzo dei Diamanti, all'interno del primo vero piano regolatore dell'età moderna, l'Addizione Erculea. Il portale con l'invenzione del balcone sorretto (almeno in apparenza) dalla brigata di angioletti è, a dir poco, di una grazia commovente.
Imposing Renaissance building overlooking Corso Ercole I d'Este, a few meters from the Palazzo dei Diamanti, within the first true modern era plan, the Herculean Addition. The portal with the balcony invention supported (at least in appearance) from the brigade of angels is, to say the least, of a moving grace.
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Patricia Naranjo on Google

El Palacio Prosperi con una decoración de influencia Veneciana. Con un monumental portal al estilo veneciano del Corso Ercole l d’este, debajo de un balcón de mármol apoyado por querubines.
The Prosperi Palace with a Venetian-influenced decoration. With a monumental Venetian-style portal on the Corso Ercole l'Deste, below a marble balcony supported by cherubs.
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Miguel Ángel Terrero on Google

Es uno de los edificios más característicos de Ferrara. Dedicada a centro educativo y de estudios fue obra de la familia Este, la más influyente de esta ciudad italiana.
It is one of the most characteristic buildings in Ferrara. Dedicated to an educational and study center, it was the work of the Este family, the most influential in this Italian city.
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Luciano Fallini on Google

Non visitabile, quindi bisogna accontentarsi dell'esterno sopravvissuto ai bombardamenti dell'ultima guerra mondiale. Si trova vicinissimo a Palazzo dei Diamanti, nella Addizione Erculea. Iniziato a fine Quattrocento si nota per la parasta d'angolo ed il portale monumentale col balcone in marmo bianco sorretto da deliziosi putti
It cannot be visited, so you have to be satisfied with the exterior that survived the bombings of the last world war. It is located very close to Palazzo dei Diamanti, in the Addizione Erculea. Begun at the end of the fifteenth century, it is noted for the corner pilaster and the monumental portal with a white marble balcony supported by delightful cherubs

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