Ospedale Abele Ajello

Buongiorno, sono la figlia di un paziente affetto da tumore alla prostata ,veniamo da Trapani a fare la radioterapia .Sono contenta di avere trovato personale specializzato e un reparto che funziona in maniera ecellente in tutti i punti di vista.Ogni giorno veniamo accolti con il sorriso trasmettendo positivita' sia ai pazienti che a noi familiari che li accompagnamo. Un ringraziamento particolare va'a Giusy radiologa del reparto e alla dottoressa Ognibene Lucia.Consiglio questo reparto a tutti coloro che ne necessitano.

Vale meno di zero se arrivi con un mal di pancia e diarrea ti ricoverano, perché e molto facile curare una dissenteria ne sono capace anch'io. Quando c'è un caso da studiare perdono tempo cioè ore ed ore poi ti dicono che non c'è posto e ti spediscono a Salemi. Questi non sono medici

Pronto soccorso indecente , una volta si lamentavano che il vecchio ospedale era in disuso , ma probabilmente in disuso sono i dipendenti. Sopratutto quei due infermieri di mezza età che non solo non sanno ne leggere ne scrivere , ma anche sgarbati e inutili. Non capisco perché lo stato mantiene certe persone ,rubano solo soldi , ma mannaggia la miseria licenziateli e mettete un giovane che sicuramente sarà meglio di questi signori con "esperieza" , esperienza di rubare soldi allo stato .

Reparto ginecologia e ostetricia personale meraviglioso... Mi hanno aiutato su tutto..non potevo chiedere di meglio ?

Giorno 31 dicembre 2020, mio figlio è stato ricoverato all'ospedale Abele Aiello di Mazara del Vallo e operato d'urgenza per una appendicite acuta. Lo sconforto per l' improvviso e spiacevole avvenimento, si è unito  all' angoscia  per l'impossibilità di poter fisicamente assistere nostro figlio per le misure restrittive attualmente in vigore a causa dell'emergenza sanitaria. Dopo una nostra inutile ma giustificabile apprensione, tutto il personale medico e paramedico presente nel reparto di chirurgia si è  prodigato  a fornire informazioni  sullo stato di salute e cure efficaci che noi, non addetti ai lavori, non avremmo potuta dare ;  vorrei lanciare un encomio a tutti loro e un particolare ringraziamento per professionalità, comprensione  e partecipazione alla dottoressa Valentina Di Paola e al dottore Giacomo Urso. Sebbene si trattasse di un banale intervento, non possiamo non sottolineare la nostra immensa riconoscenza.

Esperienza da far invidia a chiunque voglia ritrovarsi in un ospedale dove il personale medico non ha un briciolo di umanità, figuriamoci in tempo di covid, dove nessuno entra e può vedere certi disagi. Prericovero di mia moglie in gravidanza e in fase di parto cesareo, incontra una simpatica figura presente circa 3 anni e mezzo fa, il simpaticissimo Germilli, denunciato nel 2012, ma sempre li presente a svolgere le sue mansioni, con la prima figlia ha insistito senza nessun consenso una manovra di rivolgimento fetale, che si attua con tanto di staff medico e macchinario per monitorare il tutto, rischiando di far attorcigliare il cordone alla bambina, che fortunatamente è nata sana. Qui nasce il paradosso, mia moglie in procinto di parto con le sue frasi rassicuranti "Signora il feto è piccolino, facciamo questo e quello" e alla fine non ha minimamente constatato la situazione, la bambina sana come un pesce, direi... E invece no, lieve ittero, valori fuori la norma, passano i 4 giorni e indicano sul libretto che ha voluto firmare mia moglie togliendosi qualsiasi responsabili per ulteriori controlli. Fortunatamente abbiamo un ottimo pediatra di fiducia, che ha provveduto ad eventuali analisi, valori riscesi a parte il gamma GT alto, sempre inerente al fegato. Sia il pediatra stesso che noi abbiamo contattato 3 numeri diversi, nessuno risponde, si chiude il sipario, allora che si fa? Si contattata titolo di cortesia il direttore, cosa risponde secondo voi, dicendogli che nessuno risponde e se i numeri sono corretti? Chiami il centralino! Ah ok, dopo aver scritto che il centralino non da nessun indicazione e in altri casi nemmeno risponde. Importante fare figli e figliastri cari miei in reparto, dove padri di famiglia con tampone molecolare da €50 non sono affatto entrati e in altri casi gente con i pasticcini, selfie e bacini, dentro i reparti a farsi i caiser loro! Dulcis in fundo, mia moglie con i punti di sutura non poteva lavarsi e muoversi, nessun aiuto, si è dovuta alzare il giorno dopo da sola, la bambina nella culla di ospedale scoperta, pantaloni al contrario e tutta sporca di feci, ma secondo voi, siete degli esseri umani? Poi tutti giù a fumar le sigarette in mezzo la gente, importante dentro far finta di aver paura del covid. Di sicuro consiglio caldamente a chi deve partorire di andare altrove, peccato mortale che l'ospedale di Castelvetrano sia stato chiuso, a differenza del primo taglio cesareo, questo rimasto sul corpo di mia moglie è sconcertante, il mio macellaio di fiducia è più fine nel taglio della carne.

Pessima organizzazione, professionalità ed igiene. Operatori sanitari con la mascherina abbassata. Qualcuno tossiva ripetutamente. In tempo di Covid, con l’aumento dei contagi giornalieri, tutto ciò non dovrebbe assolutamente esistere, soprattutto in una struttura ospedaliera.

Modern technology hospital