Fonte di Anna Perenna

3.8/5 based on 8 reviews

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Via Guidubaldo del Monte, 4, 00197 Roma RM, Italy

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Website : http://www.soprintendenzaspecialeroma.it/schede/fonte-di-anna-perenna_2976/
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City : Roma

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Un posto molto affascinante che permette di gettare uno sguardo su aspetti meno conosciuti della vita nella Roma antica
A very fascinating place that allows you to take a look at less known aspects of life in ancient Rome
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Pier Francesco Grazioli on Google

Importante ritrovamento archeologico dell altare devozionale di una delle più antiche divinità romane,secondo alcuni la sorella di Didone divinizzata .Anna Perenna era la dea a cui gli antichi romani chiedevano le maledizioni scritte su lastre di piombo . I
Important archaeological find of the devotional altar of one of the most ancient Roman divinities, according to some the divinized Dido sister .Anna Perenna was the goddess to whom the ancient Romans asked for curses written on lead plates. THE
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vincenzo marsella on Google

La scoperta ha permesso di localizzare con certezza l'originaria ubicazione del bosco sacro di Anna Perenna, già citato da Ovidio nei Fasti, e di testimoniare lo svolgimento di una quantità eccezionale di pratiche magiche protrattesi nel corso di molti secoli, grazie agli oggetti ritrovati presso il sito. La fontana, di forma rettangolare e costruita in blocchi di tufo e mattoni, è stata ritrovata a seguito di scavi eseguiti ad una profondità compresa tra i 6,2 m e i 10,3 m sotto il piano stradale. Un altare ne ornava il frontespizio e l'iscrizione in lingua latina rinvenuta su di esso ha permesso di attribuire l'opera al culto della Dea: «NYMPHIS SACRATIS ANNAE PERENNAE».[2][3] Sulla parte posteriore della fontana è presente una cisterna rettangolare in cui affluiva l'acqua sorgiva le cui originarie dimensioni non sono note, essendo stata danneggiata dai lavori di edificazione del parcheggio interrato. All'interno della cisterna sono stati rinvenuti numerosi oggetti, testimonianza dei rituali magici legati al culto. La fontana è stata scoperta nel 1999 durante i lavori per la costruzione di un parcheggio. Gli oggetti rinvenuti sono numerosi e di varia natura: 549 monete, 74 lucerne, 9 recipienti di piombo alcuni contenenti delle statuette antropomorfe, 3 brocche di ceramica, un paiolo in rame, tavolette con incise delle maledizioni. Il ritrovamento di alcune pigne e di gusci d'uovo sono stati interpretati come pratiche augurali. Nonostante sia difficoltoso procedere a un'esatta datazione di tutti i reperti, essi testimoniano sia l'utilizzo religioso del sito ma in particolar modo dei riti magici che vi si svolgevano nel nome della divinità, soprattutto in età tardo antica, protrattisi fino all'abbandono della fontana, avvenuto intorno al VI secolo d.C. Il ritrovamento del paiolo in rame suggerisce che presso il sito si preparassero pozioni magiche, e di particolare interesse è il rinvenimento di tavolette in piombo recanti incise delle maledizioni contro nemici e amanti, alcune delle quali trovate anche all’interno delle lucerne. Altro ritrovamento particolare è rappresentato da alcune statuette antropomorfe impastate con cera e farina custodite all’interno di contenitori in piombo inseriti uno dentro l’altro. Analisi effettuate nel 2000 dal servizio di polizia scientifica hanno evidenziato sul sigillo del più interno dei tre cilindri delle impronte digitali. Il fatto che tra le numerose monete rinvenute non ve ne siano di precedenti all'epoca di Augusto, potrebbe essere giustificato da manutenzioni e pulizie periodiche della cisterna oppure da un restauro avvenuto in età imperiale.
The discovery made it possible to locate with certainty the original location of the sacred wood of Anna Perenna, already mentioned by Ovid in the Fasti, and to testify to the development of an exceptional amount of magical practices that lasted over many centuries, thanks to the objects found at the site. The fountain, rectangular in shape and built in blocks of tuff and bricks, was found following excavations carried out at a depth between 6.2 m and 10.3 m below the road level. An altar adorned the frontispiece and the Latin inscription found on it made it possible to attribute the work to the cult of the Goddess: "NYMPHIS SACRATIS ANNAE PERENNAE". [2] [3] On the back of the fountain there is a rectangular cistern into which the spring water flowed, the original dimensions of which are not known, having been damaged by the construction of the underground parking. Inside the cistern numerous objects have been found, evidence of the magical rituals linked to the cult. The fountain was discovered in 1999 during the works for the construction of a parking lot. The objects found are numerous and of various kinds: 549 coins, 74 oil lamps, 9 lead vessels, some containing anthropomorphic statuettes, 3 ceramic jugs, a copper pot, tablets engraved with curses. The discovery of some pine cones and egg shells have been interpreted as auspicious practices. Although it is difficult to proceed with an exact dating of all the finds, they testify both to the religious use of the site but in particular to the magical rites that took place there in the name of the divinity, especially in late antiquity, which lasted until abandonment of the fountain, which took place around the sixth century AD The discovery of the copper cauldron suggests that magical potions were prepared at the site, and of particular interest is the discovery of lead tablets engraved with curses against enemies and lovers, some of which are also found inside the oil lamps. Another particular find is represented by some anthropomorphic statuettes mixed with wax and flour kept inside lead containers inserted one inside the other. Analyzes carried out in 2000 by the forensic police service showed fingerprints on the seal of the innermost of the three cylinders. The fact that among the numerous coins found there are none prior to the time of Augustus, could be justified by periodic maintenance and cleaning of the tank or by a restoration that took place in the imperial age.

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