Chiesa di Santa Maria della Rupe (ex San Michele)

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Address :

Via S. Bernardo, 14, 05035 Narni TR, Italy

Postal code : 05035
Categories :
City : Narni

Via S. Bernardo, 14, 05035 Narni TR, Italy
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La chiesa in realtà è sotterranea, molto suggestiva e visitabile tramite Narni Sotterranea, non è quella delle foto comunque.
The church is actually underground, very suggestive and can be visited through Narni Sotterranea, it's not that of the photos anyway.
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Un luogo magico, di estremi fascino! merita di essere visto. . CHIESA DI SANTA MARIA DELLA RUPE Le uniche notizie documentali di questa chiesa scoperta nel 1979 durante un'escursione del gruppo speleologico narnese UTEC, si trovano in un manoscritto del XVIII secolo e in due atti notarili in esso contenuti dai quali si apprende che nella metà del XIV secolo, essa veniva utilizzata quale sala capitolare annessa al soprastante convento dei Domenicani. L'analisi cronologica basata sullo studio delle decorazioni interne, unitamente allo studio delle strutture individuate dai sondaggi archeologici, ha evidenziato tre fasi storicamente ben definite. Il primo periodo viene fatto risalire al momento della costruzione della chiesa databile fra il XII e XIII secolo, quando essa viene in parte realizzata all'interno di una cavità naturale accanto ad una cisterna di epoca romana, probabilmente in un luogo di una precedente cappella di età longobarda, visto che il culto di San Michele è diffuso grazie a questa popolazione che aveva, nel vicino territorio di Spoleto, un suo granducato. Il secondo periodo vede la costruzione del convento da parte dei Domenicani nel XIV secolo e l'inglobamento della chiesa stesso complesso, la realizzazione di un nuovo pavimento sopra il precedente e la costruzione di un sedile in muratura sulle pareti laterali contraddistinto da una fascia clipeata, a indicare i posti riservati ai monaci. La terza fase, risalente al periodo compreso tra il XVII e XVIII secolo e costruttivamente dalla posa in opera di nuovo livello pavimentale che copre il banco murario, si conclude con la perdita da parte della chiesa propria funzione originaria: probabilmente proprio nel corso dell 'invasione francese l'ambiente viene diviso a metà da un muro trasversale trasformando la zona absidale in cantina. L'area occupata dalla Chiesa di Santa Maria della Rupe, cui si accede attraverso una scalinata che si divide dallo spazio verde dei giardini di San Bernardo, costituisce quindi una parte rilevante del più ampio complesso architettonico costituito dalla chiesa di San Domenico e dall'annesso Convento dei Domenicani. Essa è costituita da una prima sala rettangolare absidata (la Chiesa di Santa Maria della Rupe appunto) coperta da una volta a sesto acuto irregolare e decorata con preziosi affreschi. Ad essa è collegata, attraverso una bucatura di piccole dimensioni realizzata nella parete lunga di confine, uno spazio adiacente, parallelo al primo ambiente, una pianta rettangolare coperto da una volta a botte a tutto sesto e tripartito a tre arconi di scarico. In tale ambiente, in corrispondenza del muro di confine della chiesa, sono rintracciabili i resti della cisterna romana. Attraverso un angusto corridoio sempre voltato e posto ortogonalmente rispetto alle due sale, si accede aa un terzo ambiente, sensibilmente più alto degli altri due, coperto da una volta a crociera e denominato “Sala dell'Inquisizione ”; a metà della parete laterale del racconto spazio si apre una bassa porta che immette in un ambiente molto piccolo, identificato come cella carceraria, dotato di una finestrella e ricoperto da numerosi graffiti.
A magical place, of extreme charm! deserves to be seen. . CHURCH OF SANTA MARIA DELLA RUPE The only documentary information of this church discovered in 1979 during an excursion by the UTEC speleological group of Narni, is found in an eighteenth-century manuscript and in two notarial deeds contained therein from which we learn that in the mid-fourteenth century, it was used which chapter house annexed to the Dominican convent above. The chronological analysis based on the study of the internal decorations, together with the study of the structures identified by archaeological surveys, highlighted three historically well-defined phases. The first period is traced back to the time of construction of the church datable between the 12th and 13th centuries, when it was partly built inside a natural cavity next to a Roman cistern, probably in a place of a previous chapel of Lombard age, since the cult di San Michele is widespread thanks to this population which had its own grand duchy in the nearby territory of Spoleto. The second period sees the construction of the convent by the Dominicans in the fourteenth century and the incorporation of the church complex itself, the construction of a new floor above the previous one and the construction of a masonry seat on the side walls characterized by a clip-on band, to indicate the places reserved for monks. The third phase, dating back to the period between the seventeenth and eighteenth centuries and constructively from the laying of a new floor level that covers the masonry bench, ends with the loss of its original function by the church: probably during the invasion the room is divided in half by a transverse wall transforming the apse area in the basement. The area occupied by the Church of Santa Maria della Rupe, which is accessed via a staircase that divides from the green space of the gardens of San Bernardo, therefore constitutes a significant part of the larger architectural complex consisting of the church of San Domenico and the adjoining Convent of the Dominicans. It consists of a first rectangular apsed room (the Church of Santa Maria della Rupe) covered by an irregular pointed arch and decorated with precious frescoes. It is connected to it through a hole of small dimensions realized in the long boundary wall, an adjacent space, parallel to the first room, a rectangular plan covered by a round and tripartite barrel vault with three unloading arches. In this environment, at the wall on the border of the church, the remains of the Roman cistern can be traced. Through a narrow corridor always turned and placed orthogonally with respect to the two rooms, one enters a third room, significantly higher than the other two, covered by a cross vault and called the "Room of the Inquisition"; in the middle of the side wall of the space story opens a low door that leads into a very small room, identified as a prison cell, equipped with a window and covered with numerous graffiti.

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