Chiesa di San Domenico

4.7/5 based on 8 reviews

Contact Chiesa di San Domenico

Address :

Piazza Regina Margherita, 47, 91022 Castelvetrano TP, Italy

Phone : 📞 +988
Postal code : 91022
Website : https://www.facebook.com/sdomenicocastelvetrano/
Categories :
City : Castelvetrano

Piazza Regina Margherita, 47, 91022 Castelvetrano TP, Italy
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Raf Ior on Google

Per descrivere la bellezza di questa chiesa si potrebbero usare termini "inflazionati" come tesoro nascosto oppure gioiello siciliano, ma in realtà le emozioni che suscita la visione del suo interno (l'esterno è abbastanza comune) lasciano spazio solo per un termine: visitatela. Inoltre la guida che ci ha condotto, attraverso il racconto della sua genesi, in un viaggio interessante alla scoperta non solo della Chiesa di San Domenico, ma anche del periodo storico in cui è stata impreziosita, meritano un plauso. Grazie.
To describe the beauty of this church you could use "inflated" terms such as hidden treasure or Sicilian jewel, but in reality the emotions aroused by the vision of its interior (the exterior is quite common) leave room for only one term: visit it. In addition, the guide who led us, through the story of its genesis, on an interesting journey to discover not only the Church of San Domenico, but also the historical period in which it was embellished, deserve praise. Thank you.
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luca limone on Google

una seconda Cappella Sistina, non meno emozionante, alla portata di tutti entrata libera, parcheggio in strada...ci ha accolto un architetto in pensione, gentile guida molto preparata e custode per amore...e Don Vincenzo il nostro angelo custode...tra miti, storia e tanta bellezza.. Le statue sembrano di marmo ma sono fatte con un materiale misterioso e resistente nei secoli...
a second Sistine Chapel, no less exciting, within everyone's reach free entrance, street parking ... we were welcomed by a retired architect, a kind guide, very prepared and guardian for love ... and Don Vincenzo our guardian angel .. . between myths, history and a lot of beauty .. The statues look like marble but are made with a mysterious material that has been resistant over the centuries ...
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stefania cianfrocca on Google

CASTELVETRANO resterà nei miei ricordi per la fantastica ed inaspettata chiesa di San Domenico, non a torto chiamata la “cappella Sistina di Sicilia”
CASTELVETRANO will remain in my memories for the fantastic and unexpected church of San Domenico, rightly called the "Sistine Chapel of Sicily"
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Claudio Barresi on Google

La monumentale chiesa di San Domenico, eretta nel 1470 per volere di Giovan Vincenzo Tagliavia, signore della città, è un’opera fondamentale per la storia dell'architettura siciliana. Denominata la “Sistina di Sicilia” costituisce infatti uno degli esempi più significativi di quel Manierismo siciliano che preannuncia l’imminente Barocco. Di notevole pregio sono il cappellone dell’altare maggiore e la cappella del coro, decorati da Antonino Ferraro da Giuliana. Numerose le opere d’arte custodite nella chiesa, fra cui un sarcofago in marmo bianco su cui è posto un cavaliere disteso con la testa in riposo sul braccio destro che raffigura Ferdinando Tagliavia e Aragona, figlio del committente della chiesa. Recentemente sono stati ultimati i lavori di restauro realizzati con le più avanzate tecnologie disponibili. L'aggregato monumentale è edificato nel 1470, la data è desunta da una primitiva iscrizione non più esistente documentata sulla porta d'ingresso. Il 20 aprile del 1487 papa Innocenzo VIII concesse a Nino III Tagliavia il permesso di edificare un convento domenicano adiacente alla Cappella di Santa Maria di Gesù, primitivo insediamento francescano ancor prima dell'avvento dei domenicani. Il 22 luglio 1489 il convento ottenne il titolo e il diritto di convento formale della congregazione osservante facente capo al convento di Santa Cita di Palermo, nel 1550 rientrò a far parte della giurisdizione della provincia domenicana. La chiesa tardo-gotica sorge come mausoleo della famiglia Aragona - Tagliavia. La cappella, del quale il casato deteneva il patrocinio, era utilizzata per le cerimonie private. Nei decenni a venire, all'esterno dell'edificio, si stratificano altre cappelle, volute da Giovanni Vincenzo Tagliavia, da altri componenti della famiglia nonché da privati, accorpandosi attorno al nucleo iniziale, fiancheggiando la navata centrale. Gli edifici dell'aggregato sono danneggiati dal terremoto del Belice del 1968 e sottoposti negli anni successivi a lunghi cantieri per il ripristino delle opere lesionate. Nel 2009 i lavori di restauro sono curati dalla Soprintendenza dei Beni culturali ed ambientali di Trapani, con la collaborazione scientifica dell'Opificio delle pietre dure di Firenze e dell'Istituto superiore per la conservazione ed il restauro. Il 23 dicembre 2017 è stato compiuto il rito di dedicazione del nuovo altare versus populum presieduto dal vescovo Domenico Mogavero. È consentito visitare il sito tutti i giorni dalle 10:00 alle 12:00. Una associazione di volontari, con dedizione e disponibilità, offre la possibilità di conoscere gratuitamente ogni dettaglio e curiosità sulla storia di questa chiesa. Un vero capolavoro a cui vanno dedicate almeno un paio d'ore di visita.
The monumental church of San Domenico, built in 1470 at the behest of Giovan Vincenzo Tagliavia, lord of the city, is a fundamental work for the history of Sicilian architecture. Called the "Sistine of Sicily", it is in fact one of the most significant examples of that Sicilian Mannerism that heralds the imminent Baroque. Of considerable value are the main altar chapel and the choir chapel, decorated by Antonino Ferraro da Giuliana. Numerous works of art kept in the church, including a white marble sarcophagus on which a knight lying with his head resting on his right arm is placed, depicting Ferdinand Tagliavia and Aragon, son of the church's client. The restoration works carried out with the most advanced technologies available have recently been completed. The monumental complex was built in 1470, the date is deduced from a primitive inscription no longer existing documented on the entrance door. On 20 April 1487 Pope Innocent VIII granted Nino III Tagliavia permission to build a Dominican convent adjacent to the Chapel of Santa Maria di Gesù, a primitive Franciscan settlement even before the advent of the Dominicans. On 22 July 1489 the convent obtained the title and the right of formal convent of the observant congregation belonging to the convent of Santa Cita in Palermo, in 1550 it returned to be part of the jurisdiction of the Dominican province. The late Gothic church stands as the mausoleum of the Aragona - Tagliavia family. The chapel, of which the family held the patronage, was used for private ceremonies. In the coming decades, other chapels were stratified outside the building, commissioned by Giovanni Vincenzo Tagliavia, by other members of the family as well as by private individuals, merging around the initial nucleus, flanking the central nave. The buildings in the aggregate were damaged by the 1968 Belice earthquake and subjected to long construction sites in the following years to restore the damaged works. In 2009, the restoration work was carried out by the Superintendency of Cultural and Environmental Heritage of Trapani, with the scientific collaboration of the Opificio delle Pietre Dure of Florence and the Higher Institute for Conservation and Restoration. On 23 December 2017, the rite of dedication of the new altar versus populum presided over by Bishop Domenico Mogavero was carried out. It is allowed to visit the site every day from 10:00 to 12:00. An association of volunteers, with dedication and availability, offers the opportunity to know for free every detail and curiosity about the history of this church. A true masterpiece to which at least a couple of hours of visit should be dedicated.
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Erica Scasso on Google

Oggi abbiamo potuto conoscere questo luogo eccezionale grazie alle giornate d'autunno del FAI.. auguro chiunque di avere la possibilità di venire a Castelvetrano e vedere questa meraviglia poco conosciuta. È importante divenga nota ai più! Grazie di cuore!
Today we got to know this exceptional place thanks to the FAI autumn days .. I wish everyone the opportunity to come to Castelvetrano and see this little known wonder. It is important that it becomes known to most! Thank you with all my heart!
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Giovanni Castellana on Google

Questa chiesa quattrocentesca dalla facciata semplice in calcarenite e danneggiata in parte dal terremoto del 1968 all'interno è invece un sorprendente tripudio di barocco seicentesco. All'interno sono seppelliti (in pregievoli sarcofagi marmorei) alcuni principi aragonesi che per decenni furono reggenti di Castelvetrano. L'altare è adornato da un arco trionfale colmo di personaggi in stucco che mostra la tribù d'Israele da cui discendeva Gesù Cristo.
This fifteenth-century church with a simple limestone facade and partially damaged by the 1968 earthquake inside is instead a surprising triumph of seventeenth-century baroque. Inside are buried (in valuable marble sarcophagi) some Aragonese princes who for decades were regents of Castelvetrano. The altar is adorned with a triumphal arch filled with stucco figures showing the tribe of Israel from which Jesus Christ was descended.
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Renato Razete on Google

Chiesa semplicemente meravigliosa per tutte le opere che racchiude e la preziosità dei suoi stucchi che la rendono tra le chiese più belle che ho avuto modo di vedere negli anni, non solo in Italia ma anche all'estero. Se solo sapessimo valorizzare e apprezzare ciò che abbiamo, noi Siciliani potremmo vivere di turismo 365 giorni all'anno tramandando ai nostri posteri testimonianze di cultura di cui ne siamo pieni.
A simply marvelous church for all the works it contains and the preciousness of its stuccos that make it one of the most beautiful churches I have seen over the years, not only in Italy but also abroad. If only we knew how to value and appreciate what we have, we Sicilians could live on tourism 365 days a year, handing down to our posterity testimonies of culture that we are full of.
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Sandrine Sansalone on Google

Wahoo little chapelle Sixteen. ..so beautiful

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