Certosa di Valmanera

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Via Carlo Calcaterra, 14100 Asti AT, Italy

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City : Asti

Via Carlo Calcaterra, 14100 Asti AT, Italy
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Roberto Gerbi on Google

La Certosa di Valmanera secondo la leggenda sarebbe stata fondata nella prima metà dell’VIII secolo da Liutprando, re dei Longobardi. Fu fondata da Monaci Vallombrosani (che seguivano la regola benedettina) ai quali, nel 1391, successero i Certosini che lo ampliarono. Oltre ai molteplici edifici (l'ingresso era a sud con tre entrate: al centro si entrava nella foresteria, a sinistra si accedeva ad un porticato e a destra vi era il rustico) comprendeva un terreno di 60 giornate, coltivato parte a vigna e parte ad orto (a levante prospiciente il Rio Valmanera) cintato da un muro di mattoni; una pescheria; una ricca biblioteca; un grande chiostro quadrangolare su cui si affacciavano le casette dei frati che ne occupavano tre lati; la Chiesa con la facciata rivolta a ponente, a sua volta preceduta da un secondo chiostro di minori dimensioni. La Chiesa era dedicata ai "Santi Apostoli Filippo e Giacomo": di dimensioni imponenti, conservava la struttura gotica di tardo 1300, parzialmente modificata ed ammodernata alla fine del XV secolo e, per quanto riguarda la facciata, alla metà del XVIII. L'interno, a tre navate coperte da volte ogivali, era suddiviso in due parti: una, più ridotta, per i fedeli, l'altra per i monaci. Oltre all'altare maggiore, che dal 1498 fu decorato dalla monumentale pala della "Madonna in gloria" dipinta da Macrino d'Alba (oggi alla Galleria Sabauda di Torino), vi erano cinque altari laterali. Un grande coro dei monaci, intarsiato, venne costruito verso la metà del 1400 dall'intagliatore cremonese Paolo Sacca. La Certosa, durante le Guerre Gallo-Ispaniche (inizi XVII secolo) fu occupata dalle Truppe Spagnole e nel 1615 vi fu combattuta una battaglia a difesa di Asti da parte delle truppe di Carlo Emanuele I. Nell’anno 1801 con la venuta di Napoleone Bonaparte (che ne soppresse le funzioni religiose) l'edificio fu confiscato e in gran parte distrutto. La chiesa fu demolita nel 1816. A noi è pervenuta la sola foresteria, una parte del loggiato, l’ala centrale del Chiostro e il portone rustico a Nord. Oggi il complesso è in parte sede dell'Arazzeria Scassa, un laboratorio artigianale che (disposto in cinque sale distribuite su due piani) ha creato arazzi su disegni di moltissimi artisti contemporanei.
According to legend, the Charterhouse of Valmanera was founded in the first half of the 8th century by Liutprando, king of the Lombards. It was founded by Monaci Vallombrosani (who followed the Benedictine rule) who, in 1391, was succeeded by the Carthusians who enlarged it. In addition to the many buildings (the entrance was to the south with three entrances: in the center one entered the guesthouse, to the left there was access to a portico and to the right there was the cottage) comprising a 60-day plot, part cultivated with vineyard and part with vegetable garden (east facing the Rio Valmanera) surrounded by a brick wall; a fish market; a rich library; a large quadrangular cloister overlooked by the houses of the friars who occupied three sides; the Church with the façade facing west, in turn preceded by a second smaller cloister. The Church was dedicated to the "Holy Apostles Philip and James": of imposing size, it preserved the late 1300s Gothic structure, partially modified and modernized at the end of the 15th century and, as regards the façade, in the mid-18th century. The interior, with three naves covered by ogival vaults, was divided into two parts: one, smaller, for the faithful, the other for the monks. In addition to the main altar, which from 1498 was decorated by the monumental altarpiece of the "Madonna in glory" painted by Macrino d'Alba (now in the Galleria Sabauda in Turin), there were five side altars. A large choir of monks, inlaid, was built in the mid-1400s by the Cremonese carver Paolo Sacca. La Certosa, during the Wars-Gallo-Hispanic (early seventeenth century) was occupied by Spanish troops and in 1615 there was a battle fought in defense of Asti by the troops of Carlo Emanuele I. In 1801 with the arrival of Napoleon Bonaparte (which suppressed its religious functions) the building was confiscated and largely destroyed. The church was demolished in 1816. We received only the guest quarters, a part of the loggia, the central wing of the cloister and the rustic north door. Today the complex is partly home to the Scazzeria Arazzeria, a craft workshop that (arranged in five rooms spread over two floors) has created tapestries based on drawings by many contemporary artists.

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