Basilica del Santissimo Salvatore
4.6/5
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based on 8 reviews
Contact Basilica del Santissimo Salvatore
Address : | Via Riviera, 20, 27100 Pavia PV, Italy |
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Phone : | 📞 +98 | ||||||||||||||
Website : | http://www.santissimosalvatore.pv.it/ | ||||||||||||||
Opening hours : |
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City : | Pavia |
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Andrea Bellini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Chiesa ristrutturata recentemente, molti affreschi di pregio, una bella parte della storia di Pavia
Recently renovated church, many valuable frescoes, a beautiful part of Pavia's history
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Bruno Carlo Nicola on Google
★ ★ ★ ★ ★ Ha una storia importante, vi è annesso chiostro e struttura convento tutto ristrutturato. Il sito è visitabile con visita guidata 1 volta al mese.
It has an important history, there is an adjoining cloister and a completely renovated convent structure. The site can be visited with a guided tour once a month.
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davide magagnato on Google
★ ★ ★ ★ ★ La basilica di San Salvatore comunemente detta di San Mauro era un tempo un monastero..al suo amico interno troviamo tante cappelle con molte opere d'arte...
The basilica of San Salvatore, commonly known as San Mauro, was once a monastery ... to its internal friend we find many chapels with many works of art ...
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Roberta Mastretta on Google
★ ★ ★ ★ ★ Fu fondata nel 657 dal re Longobardo Ariperto. Fu ricostruita una prima volta nel 970 grazie alla regina Adelaide che fondo anche il Monastero di San Salvatore accanto alla chiesa .
Nel XVIII la chiesa e il suo monastero furono trasformati in caserma e deposito militare
La chiesa fu poi recuperata e riaperta al culto nel 1901
E' davvero una chiesa molto antica , ricca di storia . L'altare di marmo è del 1504 opera di Antonio da Novara. La ex Caserma è ormai chiusa da anni , mentre il piccolo chiostro è stato comprato dalla parrocchia di San Salvatore e il giorno 13 gennaio 2019 è stato inaugurato il Chiostro di San Mauro ( Chiostro piccolo ) La parte dell'ex caserma con un chiostro bellissimo è ormai in totale abbandono ed è stato possibile visitarlo grazie all'evento del 13 Gennaio 2019 .
It was founded in 657 by the Lombard king Ariperto. It was rebuilt for the first time in 970 thanks to Queen Adelaide who also founded the Monastery of San Salvatore next to the church.
In the 18th century the church and its monastery were transformed into barracks and military depot
The church was later recovered and reopened for worship in 1901
It really is a very old church, full of history. The marble altar is from 1504 by Antonio da Novara. The former barracks have been closed for years, while the small cloister was bought by the parish of San Salvatore and on 13 January 2019 the Cloister of San Mauro (small cloister) was inaugurated. The part of the former barracks with a beautiful cloister is now in total abandonment and it was possible to visit it thanks to the event of 13 January 2019.
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Pantera Rosa on Google
★ ★ ★ ★ ★ “Edificio religioso del XV secolo e chiostro annesso dell’XI e XII secolo. Internamente è decorato da pregevoli pitture del principio del XVI secolo e di quadri di alto valore. Contiene inoltre un altare del ‘500 e coro ligneo del ‘700”.
Paolo Diacono testimonia la fondazione di un oratorio in onore del Salvatore da parte del re Longobardo Ariperto (quindi tra il 653 e il 662), che poi vi fu sepolto, come i suoi successori Pertarido, Cuniperto e Ariperto II.
La posizione esterna alle mura è però molto esposta e sembra legittimo ritenere che il complesso possa aver conosciuto un periodo di decadenza durante le operazioni militari che videro contrapposti i Longobardi ai Franchi di Carlo Magno.
Anche in seguito, durante l’assedio degli Ungari, nel 924, attraversa momenti difficili e i monaci devono abbandonare il monastero per mettersi in salvo. Ma già nel 925 un diploma dell’imperatore Rodolfo II conferma al vescovo l’abbazia di San Salvatore; privilegio rinnovato nel 944 con i diplomi di Ugo e Lotario. Lo stato degli edifici non deve essere dei più floridi se la regina Adelaide, moglie prima di Lotario e poi di Ottone I, decide di riedificare dalle fondamenta chiesa e convento. Chiama i benedettini e affida l’organizzazione religiosa al monaco Maiolo, abate di Cluny.
Nel 1448 il Monastero viene unito alla Congregazione dei Padri di Santa Giustina di Padova i quali, tra il 1453 e il 1467, riedificano la chiesa con il relativo monastero che si sviluppa sul lato ovest, intorno al grande chiostro; nei decenni a cavallo tra il XV e XVI si colloca la realizzazione del ricco apparato decorativo.
Il complesso subisce un rilevante intervento di rinnovamento nella prima metà del XVIII secolo, ben identificabile sia nell’apparato decorativo della chiesa, sia negli elementi architettonici del monastero: in particolare le grandi finestre e le torrette inserite per dar luce alle gallerie che disimpegnano le celle del primo piano. Nonostante l’uso ‘improprio’ da parte dell’esercito, durato circa quarant’anni, la chiesa ha conservato una forte impronta benedettina, grazie al fatto che buona parte dell’iconografia e della decorazione era ad affresco e quindi non asportabile. Così, quando nel 1900, grazie alla Società per la Conservazione dei Monumenti Cristiani, la chiesa viene riacquisita al culto (la riapertura ufficiale è del 21 marzo 1901), essa non perde le devozioni fondamentali legate all’ordine monastico e alcune cappelle conservano le antiche intitolazioni a San Benedetto, San Mauro, San Martino.
Catalogo dei Beni Vincolati del Comune di Pavia al N. 004.
"Religious building of the fifteenth century and adjoining cloister of the eleventh and twelfth centuries. Internally it is decorated with valuable paintings from the beginning of the 16th century and paintings of high value. It also contains an altar of the ‘500 and a wooden choir of the‘ 700 ’.
Paolo Diacono testifies to the foundation of an oratory in honor of the Savior by the Lombard king Ariperto (then between 653 and 662), who was then buried there, like his successors Pertarido, Cuniperto and Ariperto II.
The external position of the walls, however, is very exposed and it seems reasonable to conclude that a period of decline may have complex known during military operations that pitted the Lombards, the Franks of Charlemagne.
Even later, during the siege of the Hungarians, in 924, he went through difficult times and the monks had to leave the monastery to save themselves. But already in 925 a diploma of the emperor Rudolph II confirms to the bishop the abbey of San Salvatore; privilege renewed in 944 with the diplomas of Ugo and Lotario. The state of the buildings must not be the most flourishing if Queen Adelaide, wife of Lothario first and then of Ottone I, decides to rebuild from the foundations church and convent. Call the Benedictines and entrust the religious organization to the monk Maiolo, abbot of Cluny.
In 1448 the monastery was united to the Congregation of the Fathers of Santa Giustina of Padua, who, between 1453 and 1467, are building the church with its monastery that develops on the west side, around the large cloister; in the decades between the 15th and 16th centuries the realization of the rich decorative apparatus is placed.
The complex undergoes a significant intervention of renewal in the first half of the eighteenth century, identifiable both decorative in the church, both in the architectural elements of the monastery: in particular the large windows and turrets placed to give light to the galleries who fulfill the cells on the first floor. Despite using 'inappropriate' by the army, which lasted about forty years, the church has retained a strong Benedictine footprint, thanks to the fact that much of the iconography and decoration was fresco and therefore not removable. Thus, when in 1900, thanks to the Society for the Conservation of Christian Monuments, the church was regained for worship (the official reopening took place on 21 March 1901), it did not lose the fundamental devotions linked to the monastic order and some chapels retained the ancient dedications to San Benedetto, San Mauro, San Martino.
Catalog of Bound Goods of the Municipality of Pavia at No. 004.
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Marisa Brera on Google
★ ★ ★ ★ ★ Chiesa romanica a tre navate situata alla periferia ovest della città punto di passaggio e di ristoro per i pellegrini che percorrevano la vecchia via francigena l esterno è scabro e non è intonacato. L interno presenta numerosi affreschi molto ben conservati accanto ma non visitabile si può vedere un chiostro che apparteneva al convento contiguo alla chiesa
Romanesque church with three naves located on the western outskirts of the city, point of passage and refreshment for pilgrims traveling along the old Via Francigena, the exterior is rough and is not plastered. The interior has numerous frescoes very well preserved next to it but it cannot be visited you can see a cloister that belonged to the convent adjoining the church
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Anna on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bella chiesa, antica, con tanti affreschi, quadri, statue.... Un gioiellino! Era un antico monastero. La chiesa fu fondata da un re longobardo x celebrare la conversione dei longobardi al cattolicesimo. Interessanti le due cappelle a fianco del presbiterio, una dedicata a San Benedetto e l'altra a San Martino di Tour, con le pareti interamente affrescate. La facciata si presenta in modo molto semplice ma l'interno è una ricchezza! Merita una visita guidata.
Beautiful church, ancient, with many frescoes, paintings, statues .... A gem! It was an ancient monastery. The church was founded by a Lombard king to celebrate the conversion of the Lombards to Catholicism. The two chapels next to the presbytery are interesting, one dedicated to San Benedetto and the other to San Martino di Tour, with entirely frescoed walls. The facade is presented in a very simple way but the interior is a wealth! Worth a guided tour.
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Loredana Agnello on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bella basilica con moltissimi affreschi e decori barocchi, sensazione di grandiosità all'interno che dall'esterno non si percepisce appieno. Un bel cortile costeggiato da un piccolo chiostro completa l'impianto.
Beautiful basilica with many frescoes and Baroque decorations, a feeling of grandeur inside that is not fully perceived from the outside. A beautiful courtyard flanked by a small cloister completes the layout.
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