Santuario Beata Maria Vergine Addolorata - Arciconfraternita Maria SS. dei Sette Dolori
4.5/5
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based on 8 reviews
Contact Santuario Beata Maria Vergine Addolorata - Arciconfraternita Maria SS. dei Sette Dolori
Address : | Via Giuseppe Garibaldi, 92100 Agrigento AG, Italy |
Phone : | 📞 +997 |
Website : | http://addolorag.altervista.org/ |
Categories : |
Shrine
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City : | Agrigento |
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A&P P on Google
★ ★ ★ ★ ★ Incantevole posto. Da visitare
Lovely place. To visit
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Simone Caramanno on Google
★ ★ ★ ★ ★ Luogo di mirabile bellezza... consigliatissimo!
Place of admirable beauty ... highly recommended!
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Daniele Ballacchino on Google
★ ★ ★ ★ ★ Posto incantevole
Lovely place
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Gianluca Mannino on Google
★ ★ ★ ★ ★ Un Santuario dove trovi bellezza e pace.
A sanctuary where you can find beauty and peace.
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Gabriele Mannino on Google
★ ★ ★ ★ ★ SANTUARIO MOLTO BELLO AL SUO INTERNO, UN POSTO DOVE POTERE PREGARE RACCOLTI NEL SILENZIO VISTE LE DIMENSIONI NON MOLTO GRANDI DELLA CHIESA, RICCO DI STUCCHI DI PREGEVOLE FATTURA, MOLTO BELLA ANCHE LA STATUA LIGNEA DI MARIA SS. DEI SETTE DOLORI
VERY BEAUTIFUL SANCTUARY INSIDE, A PLACE WHERE YOU CAN PRAY COLLECTED IN SILENCE GIVEN THE NOT VERY LARGE DIMENSIONS OF THE CHURCH, FULL OF STUCCO OF PRECIOUS INVOICE, VERY BEAUTIFUL ALSO THE WOODEN STATUE OF MARY SS. OF THE SEVEN PAIN
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Lillina Chiarenza on Google
★ ★ ★ ★ ★ Questa chiesa è bellissima,antica, raccolta e di grande spiritualità. Una vera chicca nel centro storico di Agrigento
This church is beautiful, ancient, collected and of great spirituality. A real gem in the historic center of Agrigento
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Agrigento tourist guide GIOVANNA LOMBARDO on Google
★ ★ ★ ★ ★ Il Villaggio semirupestre Balatizzo è considerato il primo nucleo della città della collina e sorgeva proprio nell'area di questo Santuario.
Con vari adattamenti alcuni ambienti, alcuni di età bizantina, altri di età arabo-berbera, sono ancora in uso. Altri sono stati abbandonati in seguita alla frana del 1966 che colpì l'area.
Anche al di sotto del Santuario sono presenti delle grotte, attualmente usate per riunioni, mostre, eventi culturali.
Fu edificata nella metà del '600 probabilmente su una cappella preesistente. L’abside è scavata nella roccia. La decorazione
barocca degli interni fu realizzata da un artista ignoto, ma sicuramente influenzato dalla scuola di Giacomo Serpotta di cui ad Agrigento si possono ammirare gli stucchi all'interno delle chiese di Santo Spirito e di San Lorenzo. Gli agrigentini sono molto affezionati a questa chiesa che ospita, sull'altare maggiore, il simulacro della Vergine Addolorata, portato in processione durante i riti del Venerdì Santo.
The Balatizzo semi-rupestrian village is considered the first nucleus of the hill town and stood right in the area of this Sanctuary.
With various adaptations some rooms, some from the Byzantine period, others from the Arab-Berber period, are still in use. Others were abandoned following the 1966 landslide that hit the area.
Also below the Sanctuary there are caves, currently used for meetings, exhibitions, cultural events.
It was built in the mid-1600s probably on a pre-existing chapel. The apse is carved into the rock. The decoration
The baroque interior was made by an unknown artist, but certainly influenced by the school of Giacomo Serpotta, whose stuccos in the churches of Santo Spirito and San Lorenzo can be admired in Agrigento. The people of Agrigento are very fond of this church which houses, on the high altar, the simulacrum of the Virgin of Sorrows, carried in procession during the rites of Good Friday.
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Raimondo Salvatore Montana Lampo on Google
★ ★ ★ ★ ★ La Chiesa 'Maria SS. Dei Sette Dolori' volgarmente detta del Cannone, venne edificata nel 1670 circa, ad opera dalla nascente congregazione. La Costruzione e' ancorata ad uno sperone di tufo arenario, incorporando in essa una piccola e gia' preesistente edicola sacra. Ben presto si accorsero che il costone conteneva nella sua profondita' due cisterne di origine greca per la conservazione delle derrate alimentari. Le adattarono ai loro usi, ne scavarono una terza ed ottennero tre cripte per dare degna sepoltura ai propri iscritti, successivamente seguendo uno schema tipico ormai del quartiere, il "Rabato" intagliarono la roccia creando una parete della nascente Chiesa, il resto e' un vero e proprio corpo aggiunto. Il volume si presenta semplice e privo di articolazioni, solo la sobria facciata barocca e' stata oggetto d'attenzioni architettoniche. E' costituita da una cornice marcapiano, sormontata da tre edicole campanarie di piu' recente costruzione 1950. L'interno di stile barocco, si presenta ad unica navata, l'abside, che si innesta direttamente nella navata per mezzo di un ampio arco trionfale e' scavata interamente nella roccia. La ricca decorazione di stucco e' di manifattura Serpottiana, (Giacomo Serpotta), che occupa quasi interamente gli spazi e le pareti laterali e si raccorda con l'arco trionfale e l'arcone che sorregge il coretto. Alla semplicita' della volta ricostruita intorno gli anni 50' corrisponde tutta la ricchezza delle pareti dove si innalzano dieci colonne tortili, su cui sono avviluppati tralci di vite, che sorreggono altrettanti angeli che ostentano i simboli della passione. Gli angeli si rivolgono ai fedeli col chiaro intento di mostrar loro con a quali strumenti di tortura il Redentore ha manifestato il Suo Amore. Angeli che ci invitano a guardare oltre i ristretti orizzonti della vita di ogni giorno, piante rigogliose, conchiglie dischiuse che indicano accoglienza e protezione materna. Tutto rigorosamente bianco, candido, come la purezza di una Madre sempre Vergine. Forme rotondeggianti senza spigolosita' perche' tutto converga sul suo dolore, sul dolore perfetto: l'Addolorata. Sulla Commissione degli stucchi non si hanno notizie certe, sappiamo pero' che un agrigentino, Onofrio Russo, fu assunto da Giacomo Serpotta nel novembre del 1704, e che abbia potuto eseguire la preziosa manifattura. Nel luglio del 1862 viene nominato Confrate l'ingegnere Dionisio Sciascia, progettista in seguito del Teatro Regina Margherita, oggi Teatro Pirandello. Nel 1889 lo stesso redige un progetto per la costruzione della nuova sacrestia, e delle cappelle gentilizie dell'Arciconfraternita presso il cimitero di Bonamorone di Agrigento.
Nei suoi sotterranei, ai quali si accede da un'apertura ricavata dalla roccia, sono presenti delle cripte, dette appunto Cripte dell'Addolorata
The Church 'Maria SS. Dei Sette Dolori 'commonly called del Cannone, was built in around 1670, by the nascent congregation. The building is anchored to a spur of sandstone tuff, incorporating in it a small and already existing sacred shrine. Soon they realized that the ridge contained in its depth two cisterns of Greek origin for the conservation of foodstuffs. They adapted them to their uses, dug a third one and obtained three crypts to give their members worthy burial, subsequently following a typical scheme of the neighborhood, the "Rabato" carved the rock creating a wall of the nascent Church, the rest is a real added body. The volume is simple and without articulations, only the sober baroque facade has been the object of architectural attention. It consists of a string course frame, surmounted by three bell niches of more recent construction 1950. The baroque interior has a single nave, the apse, which is inserted directly into the nave by means of a large triumphal arch it is entirely dug out of the rock. The rich stucco decoration is manufactured by Serpottiana, (Giacomo Serpotta), which occupies almost entirely the spaces and the side walls and connects with the triumphal arch and the arch that supports the choir. The simplicity of the vault rebuilt around the 50s corresponds to all the richness of the walls where ten twisted columns rise, on which vine shoots are wrapped, which support as many angels that flaunt the symbols of passion. The angels turn to the faithful with the clear intent to show them with what instruments of torture the Redeemer has manifested His Love. Angels that invite us to look beyond the narrow horizons of everyday life, lush plants, open shells that indicate welcome and maternal protection. All strictly white, candid, like the purity of an ever Virgin Mother. Round shapes without sharp edges so that everything converges on his pain, on the perfect pain: the Sorrowful. There is no certain information on the Commission of the stucco, but we know that an Agrigentino, Onofrio Russo, was hired by Giacomo Serpotta in November 1704, and that he was able to carry out the precious manufacture. In July 1862 the engineer Dionisio Sciascia, later designer of the Regina Margherita Theater, today Pirandello Theater, was appointed Confrate. In 1889 he drafted a project for the construction of the new sacristy, and of the noble chapels of the Archconfraternity at the Bonamorone cemetery in Agrigento.
In its basements, which can be accessed from an opening made from the rock, there are crypts, called precisely the Crypts of the Addolorata
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