Saint Pietro
4.6/5
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based on 8 reviews
Contact Saint Pietro
Address : | Via S. Pietro, 15, 12062 Cherasco CN, Italy |
Phone : | 📞 +97898 |
Postal code : | 12062 |
Categories : | |
City : | Cherasco |
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Gianni Barone on Google
★ ★ ★ ★ ★ Sita in una piccola piazzetta all'incrocio tra 2 vie molto suggestive, la chiesa abbaziale di San Pietro si presenta con tutti i suoi segni del tempo ma anche con tutto il suo fascino. La chiesa venne edificata intorno al 1200. In facciata, sono presenti particolari e materiali abbastanza pregiati quali marmi e arenarie rappresentativi l'epoca. L'interno è a 3 navate e si possono incontrare diverse opere, tra i quali affreschi e quadri, di vari artisti del '700 che qui vi lavorarono. La chiesa di San Pietro è dunque un luogo di culto e non solo, da visitare assolutamente.
Located in a small square at the crossroads between 2 very suggestive streets, the abbey church of San Pietro presents itself with all its signs of the time but also with all its charm. The church was built around 1200. On the façade, there are details and fairly valuable materials such as marble and sandstone representative of the era. The interior has 3 naves and you can meet several works, including frescoes and paintings, of various artists of the '700 who worked here. The church of San Pietro is therefore a place of worship and more, to visit absolutely.
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Antonello Martin on Google
★ ★ ★ ★ ★ É con ogni probabilità la chiesa più importante di Cherasco per storia e ruolo. Si tratta di un ampio edificio a tre navate, divise da pilastri reggenti archi a tutto sesto che ancora mostrano evidenti indizi della loro origine medievale, oggi manifestata solo più dalla facciata e nel campanile. La totalità delle superfici murarie è riccamente decorata, con motivi geometrici in corrispondenza delle strutture verticali e delle volte delle navate laterali e con ricchi affreschi allegorici nell'intradosso della volta della navata centrale.
It is probably the most important church in Cherasco in terms of history and role. It is a large building with three naves, divided by pillars supporting round arches that still show evident signs of their medieval origin, today manifested only more by the facade and in the bell tower. All of the wall surfaces are richly decorated, with geometric motifs corresponding to the vertical structures and vaults of the side aisles and with rich allegorical frescoes in the intrados of the vault of the central nave.
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Giorgio Barberis on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissima chiesa del centro di Cherasco i cui primi lavori di costruzione risalgono addirittura al XIII secolo. Bellissimo il campanile tardo romanico, all'interno molto affreschi e quadri di epoche diverse ma di pregevole fattura. Merita assolutamente un visita approfondita
Beautiful church in the center of Cherasco whose first construction works date back to the thirteenth century. The late Romanesque bell tower is beautiful, inside there are many frescoes and paintings from different eras but of fine workmanship. Absolutely worth a thorough visit
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Pio Marcato on Google
★ ★ ★ ★ ★ Conosco bene la chiesa e l'ho frequentata per molto tempo. Mi permetto richiamare l'attenzione sul fatto che mancano informazioni adeguate sui dipinti del Taricco, storia della chiesa, e dell'affresco... (all'ingresso della stessa ci sono indicazioni essenziali). Un foglio guida illustrativo sarebbe molto utile.
I know the church well and have attended it for a long time. I would like to draw attention to the fact that there is a lack of adequate information on the Taricco paintings, the history of the church, and of the fresco ... (at the entrance of the same there are essential indications). A package guide leaflet would be very helpful.
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Angelo Bertocchi on Google
★ ★ ★ ★ ★ Affascina ammirare, in una sera autunnale, la facciata della chiesa costruita da materiale di riuso, con inserimento di marmi e rilievi di arenaria. L'edificio, a tre navate, è frutto di stratificazione di interventi che si sovrappongono dal 1600 al 1800. All'interno pregevoli opere tra cui la "Crocifissione di Pietro" di G. Taricco e la "Madonna di Loreto" del Carlone.
It is fascinating to admire, on an autumn evening, the facade of the church built from reused material, with the insertion of marble and sandstone reliefs. The building, with three naves, is the result of stratification of interventions that overlap from 1600 to 1800. Inside there are valuable works including the "Crucifixion of Peter" by G. Taricco and the "Madonna di Loreto" by Carlone.
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Alessandro Cutelli on Google
★ ★ ★ ★ ★ La chiesa di San Pietro è il monumento più antico della città di Cherasco e risale al XIII secolo. L' interno presenta un impianto basilicale rimodellato secondo il gusto barocco ma con toni molto cupi per via delle ridotte dimensioni delle aperture, mentre la facciata ci sorprende per l'utilizzo di materiale di spoglio proveniente dal sito romano di Pollenzo, da ritrovamenti cheraschesi e dall'utilizzo della pietra arenaria proveniente dalla primitiva chiesa e castello di Manzano.
La facciata di San Pietro costituisce un fatto eccezionale nell'architettura del Piemonte in quanto gli studiosi hanno riconosciuto, oltre a una serie di reperti in marmi bianchi e grigi di provenienza greca e regionale, anche un paio di elementi di marmi colorati di importazione e di reimpiego, come la lastra di marmo cipollino verde e una testina in pavonazzetto. I Romani conoscevano e sfruttavano tutti i giacimenti regionali di marmi bianchi e grigi, ma quelli colorati provenivano verosimilmente dalle cave dell'impero.
Nel campanile, del 1488, si conserva un affresco relativo alla crocifissione, mentre sono degne di nota le grandi tele del presbiterio e del coro, opere di Giovanni Taricco e Giuseppe Ellena.
The church of San Pietro is the oldest monument in the city of Cherasco and dates back to the 13th century. The interior has a basilical system reshaped according to the Baroque style but with very dark tones due to the small size of the openings, while the facade surprises us for the use of material taken from the Roman site of Pollenzo, from the Cheraschesi findings and from the use of sandstone from the primitive church and castle of Manzano.
The façade of San Pietro constitutes an exceptional fact in the architecture of Piedmont as scholars have recognized, in addition to a series of finds in white and gray marble of Greek and regional origin, also a couple of elements of colored imported marbles and reuse, like the slab of green cipollino marble and a head in pavonazzetto. The Romans knew and exploited all the regional deposits of white and gray marbles, but the colored ones probably came from the quarries of the empire.
In the bell tower, dated 1488, there is a fresco depicting the crucifixion, while the large canvases of the presbytery and choir, works by Giovanni Taricco and Giuseppe Ellena are noteworthy.
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Nicola Iacovone on Google
★ ★ ★ ★ ★ Periodo: 1243
Stile: Romanico (interno Barocco)
La chiesa è collocata nel centro storico, mimetizzata, suo malgrado, nello sviluppo del tessuto urbanistico.
La bellissima facciata è a spioventi con la particolarità del taglio orizzontale netto per la parte centrale, corrispondente anche alla navata principale, e sembra un patchwork di elementi differenti e di epoche diverse, in qualche modo incastrati nella struttura. È palese l’utilizzo di materiale da spoglio, come i marmi romani provenienti dalle rovine dell’antica Pollentia e delle sculture d’età romanica attribuite alla precedente chiesa di S. Pietro di Manzano. La sua composizione è dominata dalla loggia su colonnine ed è costellata da bacini ceramici e da teste marmoree rappresentanti divinità o personaggi romani. Notevoli sono le iscrizioni romane presenti, come l’epigrafe del traghettatore del Tanaro Pollenzo di Gaiellus nauta, posto nella parte inferiore della lesena di destra, mentre sull’altro lato è individuabile una tabula lusoria, una specie di scacchiera per un gioco simile alla “tela”. Sul portale principale è evidente il frontale del sarcofago di Acutia Sabina, con due putti laterali che reggono l’epigrafe. Inoltre, si possono notare altre sculture lapidee altomedievali rappresentanti animali o simboli ricorrenti nella scultura romanica.
L’interno, completamente rifatto in stile barocco, personalmente, non ha nulla di particolarmente rilevante se non la conferma dell’impianto originario in stile romanico.
Prima avevo menzionato la vicina Pollentia, l’odierna Pollenzo, teatro, nel 402, della battaglia tra i Visigoti guidati da Alarico e sconfitti dal generale dell’esercito romano Stilicone. Probabilmente, gli stessi Visigoti conoscevano bene queste zone, visto che vi ritornarono, guidati da Ataulfo e dall’ostaggio di lusso Galla Placidia, per sconfinare in Provenza attraverso il Monginevro, dopo il sacco di Roma del 410 e la morte dello stesso Alarico in Calabria.
Riguardo i bacini ceramici, vi sono dei collegamenti con quanto da me rilevato in vari viaggi, e mi vengono in mente, tra le altre, le decorazioni dei monasteri della Bucovina (Manastirea Neamt), della Chiesa di San Teodoro a Pavia, della Torre de El Salvador o la Cattedrale di Santa Maria di Mediavilla a Teruel.
Period: 1243
Style: Romanesque (Baroque interior)
The church is located in the historic center, camouflaged, in spite of itself, in the development of the urban fabric.
The beautiful facade is sloping with the particularity of the horizontal net cut for the central part, also corresponding to the main nave, and it looks like a patchwork of different elements and from different eras, somehow embedded in the structure. The use of bare material is evident, such as Roman marble from the ruins of ancient Pollentia and Romanesque sculptures attributed to the previous church of S. Pietro di Manzano. Its composition is dominated by the loggia on columns and is dotted with ceramic basins and marble heads representing divinities or Roman characters. Noteworthy are the Roman inscriptions present, such as the epigraph by the ferryman of the Tanaro Pollenzo di Gaiellus nauta, located in the lower part of the right pilaster, while on the other side there is a tabula lusoria, a kind of chessboard for a game similar to the " canvas". On the main portal, the front of the sarcophagus of Acutia Sabina is evident, with two lateral putti that support the inscription. In addition, other early medieval stone sculptures representing animals or recurring symbols in Romanesque sculpture can be seen.
The interior, completely redone in Baroque style, personally, has nothing particularly relevant except the confirmation of the original Romanesque layout.
Before I mentioned the nearby Pollentia, today's Pollenzo, theater, in 402, of the battle between the Visigoths led by Alaric and defeated by the general of the Roman army Stilicho. Probably, the Visigoths themselves knew these areas well, since they returned there, led by Ataulfo and the luxury hostage Galla Placidia, to cross into Montgenevre in Provence, after the sack of Rome in 410 and the death of Alaric himself in Calabria .
Regarding the ceramic basins, there are links with what I have found in various trips, and I am reminded, among others, of the decorations of the monasteries of Bucovina (Manastirea Neamt), of the Church of San Teodoro in Pavia, of the Torre de El Salvador or the Cathedral of Santa Maria di Mediavilla in Teruel.
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Roberta Veronelli on Google
★ ★ ★ ★ ★ Passeggiando per le vie del centro storico, tra palazzi porticati e case di antica origine che preservano ancora le tracce del Medioevo e le testimonianze dei rifacimenti consecutivi, si può individuare la parrocchiale di San Pietro, la più antica tra le chiese di Cherasco.
La facciata a vento in laterizio, completata con taglio orizzontale, evidenzia il riuso dei materiali poveri degli antichi nell’architettura medievale.
Walking through the streets of the historic center, among arcaded palaces and houses of ancient origin that still preserve the traces of the Middle Ages and the evidence of consecutive renovations, you can identify the parish church of San Pietro, the oldest among the churches of Cherasco.
The windward brick facade, completed with a horizontal cut, highlights the reuse of the poor materials of the ancients in medieval architecture.
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