Rsa ANNI D'ORO

Non mi posso lamentare, struttura accogliente. Mia madre si è trovata bene ed è stata trattata con cura.

Sconsiglio questo posto.....mio padre è morto martedì 12 febbraio 2019....e non sono stati capaci di avvertirci in tempo...dopo una nottata passata con il rantolamento....avevamo chiesto di portarcelo a casa, e non hanno voluto..dicendoci che non è che si sa quanto dura ...da premettere che chiedevamo sempre il perché delle braccia gonfie che sembravano piene d'acqua..risposta? E la stasi cioè la posizione...invece mio padre si stava riempiendo di liquidi...che lo hanno portato alla morte....una delusione questo posto....per non parlare dell'ora del decesso....cmq non mi è piaciuto per niente...non è la prima peesona che vedino che sta morendo...potevano avvisarci prima mio padre sarebbe morto guardando i suoi figli e non gli infermieri....e mi fermo qui....

Sconsiglio anch'io questo posto non so come definirlo ma non è una casa di riposo per anziani . Mio padre è morto il 29 dicembre 2020 cioè 8 giorni fa e non me l'hanno fatto mai vedere cercavano sempre scuse una al giorno. Mio padre da quando è stato trasferito in questa specie di rsa si è aggravato e loro lo hanno nascosto fino all'ultimo giorno e nemmeno hanno voluto chiamare il 118 per portarlo in ospedale. E altre cose che non mi sono chiare compresa l'ora del decesso che hanno sbagliato due volte. E mi fermo qui.......se c'è un Dio devono pagare .,

Per favore se tenete ai vostri cari anziani, attenzionate bene e valutate se farli ricoverare in questa RSA. Mia nonna è stata ricoverata a inizio marzo c.a. in questa RSA a seguito di una frattura femorale per cui aveva subito un intervento all'ospedale di Siracusa, perfettamente riuscito, per fare riabilitazione. A causa del Covid non è stata possibile vederla giornalmente, per protocollo sicurezza, ma era permesso solo un'ora a settimana dietro una barriera trasparente. La mia nonna presentava alcune problematiche che hanno reso difficile l'applicazione della fisioterapia. Ciò è stato comunicato ai familiari che l'andavano a trovare e che telefonavano giornalmente al personale sanitario, tanto che è stata richiesta ulteriore radiografia c/o laboratorio analisi privato che è stata celermente eseguita. Nel frattempo si è chiesto quali fossero le condizioni generali visto che si era osservato nelle visite una situazione di degenerazione e si è chiesto pure se mangiava e se avesse problemi di piaghe da decubito visto l'allettamento prolungato. È stato riferito che erano scaturite solo piccole piaghe per le quali sono stati richiesti i medicamenti che i familiari hanno fatto pervenire in tempo reale. Ma la situazione era più grave ed è stata nascosta, tanto è vero che, dopo pressanti insistenze, è stato concesso alla figlia già vaccinata e con tampone negativo di poterla vedere in reparto. A quel punto, verificata la situazione grave in cui versava, è stata presa la decisione di farla dimettere dai familiari ai quali, solo nella giornata delle dimissioni, è stato comunicato che la nonna aveva subito un intervento chirurgico di asportazione della necrosi causata dalla piaga al coccige che non si era potuta tra l'altro asportare del tutto. Una volta dimessa e tornata nella sua residenza, i familiari hanno constatato una lesione gravissima molto profonda che riteniamo certo causata da allettamento ma peggiorata da trascuratezza e negligenza. Inoltre la RSA aveva in questa situazione paradossalmente già a quanto pare richiesto ulteriore prolungamento della degenza senza portare a conoscenza dei familiari tutta la situazione. La nonna dopo pochi giorni causa la sua situazione precaria di salute certamente aggravata anche dalla sofferenza dovuta a questa grave lesione per la quale i familiari hanno cercato di porre rimedio con la pulizia e i medicamenti necessari, versa ora in fin di vita. Si ritiene quindi che questa RSA probabilmente non dia le garanzie necessarie previste dalla Carta europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure e assistenza a lungo termine.