Museo di Palazzo Ducale

4.4/5 based on 8 reviews

Contact Museo di Palazzo Ducale

Address :

Via Cattedrale, 06024 Gubbio PG, Italy

Phone : 📞 +979787
Postal code : 06024
Website : https://www.ilikegubbio.com/musei/
Categories :
City : Gubbio

Via Cattedrale, 06024 Gubbio PG, Italy
L
Laura Fiandrotti on Google

Il Palazzo ducale, fatto costruire da Federico da Montefeltro (signore di Urbino) nel XV secolo incorporando vecchi edifici, è costituito da due costruzioni principali che si affacciano sul cortile interno. All'interno è ubicato un Museo archeologico e vengono allestite mostre importanti
The Doge's Palace, built by Federico da Montefeltro (lord of Urbino) in the 15th century incorporating old buildings, consists of two main buildings that overlook the internal courtyard. Inside there is an archaeological museum and important exhibitions are set up
B
Benedetto Dionisi on Google

Che delusione questo Palazzo Ducale… Esternamente è ottimamente conservato ma purtroppo all’interno le varie opere che contiene vengono sminuite da un’esposizione senza senso e senza cura. La maggior parte delle pareti sono state dipinte con un tristissimo bianco e le varie opere “appoggiate” sopra alla rinfusa. Dovrebbero chiamare “qualcuno bravo” che con professionalità e passione possa far tornare il palazzo al suo antico splendore. Fatemi sapere quando potrò rivalutare al meglio le tre stelle date.
What a disappointment this Doge's Palace ... Externally it is excellently preserved but unfortunately inside the various works it contains are diminished by a meaningless and careless exhibition. Most of the walls have been painted with a very sad white and the various works "placed" on top in bulk. They should call "someone good" who with professionalism and passion can return the building to its former glory. Let me know when I can best re-evaluate the three stars given.
V
Valentina Mesina on Google

Cinque stelle non bastano! Il Palazzo Ducale di Gubbio, rinato negli ultimi anni e curato con grande dedizione e capacità, è un esempio di eccellenza nell'ambito del nostro patrimonio culturale e ha una storia davvero affascinante. Realizzato in forme rinascimentali per volontà di Federico da Montefeltro, il Palazzo si distingue dagli edifici del tempo per una serie di caratteristiche che lo rendono unico. La corte interna, immancabile nelle residenze signorili del Rinascimento, non ha forma regolare (rettangolare o quadrata) ma trapezoidale: ciò dipende dal fatto che il Palazzo fu edificato in uno spazio già delimitato, collegando dei fabbricati di epoca medievale e inglobando la piazza della città. Dovendo rispettare spazi e strutture, non fu possibile dotare la residenza di un porticato completo. Francesco di Giorgio, al quale fu affidato il lavoro, si avvalse di una soluzione già consolidata ma non meno geniale: i portici corrono su tre lati del cortile mentre sul quarto lato - parete di un edificio, dunque inalterabile - fu realizzata una fila di beccatelli. Apparentemente disomogeneo e asimmetrico - la forma trapezoidale impose che ogni lato avesse un numero differente di arcate - questo cortile è in realtà la risultante matematica della ripetizione del numero 33.5, ovvero la misura del piede urbinate (in foto), che Federico da Montefeltro riprese e sulla quale campeggia il monogramma FE DVX, ora anche logo ufficiale del Museo. Come tipico delle città medievali, sulla piazza (poi diventata cortile) sorgeva una fontana, la cosiddetta Fonte dell'Arengo, oggetto di una recente ipotesi ricostruttiva visibile all'interno del Palazzo, insieme a ciò che resta del monumento, smantellato e disperso in epoca antica. Menzione d'obbligo merita lo studiolo, ricostruito magistralmente negli anni 2000 (l'originale si trova negli USA) e ricco di significati simbolici. Il progetto iconografico è spiegato attraverso un apparato multimediale che fornisce sia spiegazioni e ricostruzioni sia le musiche dell'epoca, eseguite con gli strumenti raffigurati sulle pareti di questo prezioso scrigno ligneo. Questo progetto, curato dal Museo in collaborazione con diversi istituti universitari ed enti locali, si aggiunge agli altri apparati didattici (sia digitali che analogici), ugualmente accurati, che accompagnano il visitatore nella sua esplorazione del Palazzo.
Five stars are not enough! The Ducal Palace of Gubbio, reborn in recent years and cared for with great dedication and ability, is an example of excellence in our cultural heritage and has a truly fascinating history. Built in Renaissance style by the will of Federico da Montefeltro, the Palazzo stands out from the buildings of the time for a series of features that make it unique. The internal courtyard, inevitable in Renaissance noble residences, does not have a regular shape (rectangular or square) but a trapezoidal one: this depends on the fact that the Palace was built in an already delimited space, connecting buildings from the Middle Ages and incorporating the city square . Having to respect spaces and structures, it was not possible to equip the residence with a complete porch. Francesco di Giorgio, who was entrusted with the work, made use of an already consolidated but no less ingenious solution: the arcades run on three sides of the courtyard while on the fourth side - the wall of a building, therefore unalterable - a row of corbels was created. . Apparently inhomogeneous and asymmetrical - the trapezoidal shape required that each side have a different number of arches - this courtyard is actually the mathematical result of the repetition of the number 33.5, that is the measure of the Urbino foot (in the photo), which Federico da Montefeltro took and on which stands the FE DVX monogram, now also the official logo of the Museum. As typical of medieval cities, on the square (which later became a courtyard) there was a fountain, the so-called Fonte dell'Arengo, the subject of a recent reconstructive hypothesis visible inside the Palace, together with what remains of the monument, dismantled and dispersed during the epoch. ancient. The studiolo deserves a special mention, masterfully reconstructed in the 2000s (the original is in the USA) and full of symbolic meanings. The iconographic project is explained through a multimedia device that provides both explanations and reconstructions and the music of the time, performed with the instruments depicted on the walls of this precious wooden casket. This project, curated by the Museum in collaboration with various universities and local authorities, is added to the other equally accurate educational equipment (both digital and analog) that accompany the visitor in his exploration of the Palace.
S
Stefano zampolli on Google

Luogo ricco di storia, di buonissimo spessore artistico. Chiaramente richiama l'arte di Urbino, come perfettamente testimonia lo strepitoso studiolo in legno intagliato. Molto gradevole l'intreccio con l'arte contemporanea, notevole l'opera di Pomodoro lì esposta.
A place rich in history, of very good artistic depth. Clearly it recalls the art of Urbino, as perfectly testified by the amazing study in carved wood. The intertwining with contemporary art is very pleasant, the work of Pomodoro on display there is noteworthy.
R
Robert Taylor on Google

Interesting
S
Silvana Nicola on Google

Very nice place
M
Marina Omsk on Google

Replica of the Duke's office is a must see. Unfortunately there's not much of ancient furniture and interior details in the rooms
D
DAVID SNYDER on Google

Underwhelming collection of artworks in an extraordinary exhibition space.

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