Il Sentiero della Storia

"Nel luglio del 2014 la Sottosezione di Aviano del Club Alpino Italiano ha inaugurato IL SENTIERO DELLA STORIA, un percorso museale dedicato agli alpeggi che ha trovato posto nella grande stalla della Casera Capovilla che negli anni scorsi è stata ristrutturata dai Soci della Sottosezione di Aviano alla quale il Comune di Aviano ha dato in comodato d’uso gli edifici un tempo adibiti all’attività di malga." Fino a quando non si frequenta e conosce abbastanza approfonditamente la rete dei sentieri di accesso alle montagne pordenonesi non ci si rende conto di quanto essa sia disseminata di tracce lasciate dalle svariate centinaia di persone che vi lavoravano traendone l'indispensabile sostentamento da una molteplicità d'attività ormai scomparse. Erano legnaioli, carbonari, pastori, malgari, tagliapietre. Nei boschi e sugli alpeggi si possono rintracciare le strutture che costruirono: malghe, bivacchi, vasche abbeveratoio, terrazze allestite per formare piazzole di sosta e accampamento durante la transumanza. Una cultura di duro lavoro che merita d'essere ricordata e apprezzata. Questo sentiero che inizia in tono dimesso, al margine di una zona intensamente cementificata di Piancavallo, ma vicino ad una casera storica, diventa sempre più interessante ed entusiasmante man mano che ci s'inerpica attraverso la faggeta che copre i pendii incombenti sulla sua conca. Ben presto i rumori molesti provenienti dal basso si attenuano e quando si supera la quota del bosco scompaiono per lasciare spazio all'incanto delle espressioni sonore della natura. Qui il vento trova libero sfogo e dispiega il suo arsenale, che va dai fruscii sommessi che fanno oscillare ritmicamente i fiori e le piante fino agli ululati minacciosi dei temporali, che qui possono abbattersi con furiosa veemenza. Anche la vista trova uno scenario quanto mai ampio, capace di rendere celestiale un'escursione su queste montagne. Nelle giornate più limpide si scorgono perfino le zone più lontane della Laguna Veneta e la sagoma sottile della sua regina: la Serenissima. Dalle cime poste a corona del Gruppo del Monte Cavallo si riescono ad individuare distintamente i profili caratteristici di molte delle vette dolomitiche più note e più care, a cominciare d quelle del Pelmo e del Civetta che sono le più prossime, ma l'elenco è ben più lungo e comprende anche le meno note Dolomiti Bellunesi, quelle del Cadore e del Comelico, quelle della Carnia e perfino quelle delle Alpi Giulie: i bastioni che si stagliano sull'orizzonte a difesa del nostro confine orientale.