Church of Saint Mary 'al Paradiso'
4.1/5
★
based on 8 reviews
Contact Church of Saint Mary 'al Paradiso'
Address : | Corso di Porta Vigentina, 14, 20122 Milano MI, Italy |
Phone : | 📞 +988 |
Website : | http://www.santiapostoli.eu/ |
Categories : | |
City : | Milano |
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Gabrio Valli on Google
★ ★ ★ ★ ★ Piccola chiesa del '500 tenuta molto bene. In parziale restauro affreschi e stucchi. Significativa la pietra storica incastonata nel centro del pavimento della chiesa. Interessante la storia di questa pietra con ruota di macina in metallo dell'anno 51 quando S. Barnaba venne a Milano. Da lì nasce la festa chiamata "tredesin de marz".
Small 16th century church kept very well. Partially restored, frescoes and stuccos. The historical stone set in the center of the church floor is significant. The history of this stone with a metal millstone wheel from the year 51 when S. Barnaba came to Milan is interesting. Hence the party called "tredesin de marz".
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Massimo Parravicini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Chiesa barocca della fine del Cinquecento costruita secondo le istruzioni borromaiche della Controriforma.
Al centro della navata unica è la pietra celtica con i 13 raggi (probabilmente un calendario lunare) cristianizzata da San Barnaba, che la utilizzo come base di appoggio per la sua croce il 13 marzo del 51 d. C. Oggi è la pietra della festa del tredesin de marz. Un tempo era nella basilica ambrosiana di San Dionigi che la scelleratezza dei milanesi ha condannato all'oblio
Baroque church of the end of the sixteenth century built according to the Borromeo instructions of the Counter-Reformation.
At the center of the single nave is the Celtic stone with the 13 rays (probably a lunar calendar) Christianized by San Barnaba, which I use as a support base for his cross on March 13 of 51 d. C. Today is the stone of the festival of tredesin de marz. It was once in the Ambrosian basilica of San Dionigi that the wickedness of the Milanese condemned to oblivion
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Antonio Vergallo on Google
★ ★ ★ ★ ★ La chiesa di Santa Maria dei Miracoli, situata nel centro storico di Milano, fu costruita verso la fine del 1500, ed era originariamente una chiesa conventuale dei frati del Terzo Ordine Regolare di San Francesco. Nel 1783 giunsero a Santa Maria del Paradiso i Serviti che portarono con loro la Santa Lucia attribuita a Francesco Fabbrica e collocata nella seconda cappella a sinistra e la pietra, posta al centro della navata, dove San Barnaba piantò la croce quando venne a Milano ad annunciare il Cristianesimo. Nel 1827 l'organaro milanese Antonio Brunelli installò un suo strumento a trasmissione meccanica nella chiesa: lo strumento è conservato ancora oggi. Nel 1897 viene realizzata la facciata, mentre nel 1962 la chiesa fu elevata a parrocchia. L'interno della chiesa è a navata unica coperta da volta a botte con quattro cappelle per lato. Attualmente è in atto un importante restauro su tutti gli affreschi delle cappelle, ma va bene lo stesso visitarla.
The church of Santa Maria dei Miracoli, located in the historic center of Milan, was built in the late 1500s, and was originally a conventual church of the friars of the Third Regular Order of San Francesco. In 1783 the Servites arrived in Santa Maria del Paradiso who brought with them the Santa Lucia attributed to Francesco Fabbrica and placed in the second chapel on the left and the stone, placed in the center of the nave, where San Barnaba planted the cross when he came to Milan to announce Christianity. In 1827 the Milanese organ builder Antonio Brunelli installed his mechanical transmission instrument in the church: the instrument is still preserved today. In 1897 the facade was built, while in 1962 the church was elevated into a parish. The interior of the church has a single nave covered by a barrel vault with four chapels on each side. An important restoration is currently underway on all the frescoes in the chapels, but visiting it is okay.
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Angelo Musicco on Google
★ ★ ★ ★ ★ Qui si trova la pietra circolare, nella quale era infissa la croce di legno, di San Barnaba, quando, il 13 marzo, cominciò la sua predicazione a Milano... È incastonata nel pavimento. Roccia della Fede
Here is the circular stone, in which the wooden cross was fixed, of San Barnaba, when, on March 13, he began his preaching in Milan ... It is set in the floor. Rock of Faith
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Gabriele Ghia on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bellissimi gli interni, bravissimi i preti, consigliata la domenica alle 19.30 per i dormiglioni della mattina
Beautiful interiors, very good priests, recommended on Sundays at 19.30 for late risers
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Roberto Soriano Doménech on Google
★ ★ ★ ★ ★ Sencilla iglesia
Es una iglesia sencilla cercana a la puerta Romana. Esta ya dentro de la zona de trafico restringido, pero tenemos el metro de Crocetta o el aparcamiento de Salasco. Es un buen inicio para visitar el Sur de Milan
simple church
It is a simple church near the Roman gate. It is already within the restricted traffic zone, but we have the Crocetta metro or the Salasco car park. It is a good start to visit the South of Milan
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Leonardo Bertino on Google
★ ★ ★ ★ ★ Premetto che non sono un cattolico praticante di quelli che va a messa almeno una volta a settimana...
Devo dire, però, che andando a messa (più che altro per il mio piccolino di 6 mesi) ho provato un po' di stupore nell'ascoltare in parroco molto gentile, affabile, coinvolgente e davvero preparato con un bagaglio culturale davvero impressionante.
Se i parroci che ho incontrato fossero stati tutti come lui probabilmente sarei stato molto più regolare nell'andare a messa (per il resto non credo di essere in cattivo Cristiano).
I state that I am not a practicing Catholic of those who go to mass at least once a week ...
I must say, however, that going to mass (mostly for my 6-month-old baby) I felt a little astonishment in listening to the very kind, affable, engaging and truly prepared parish priest with a truly impressive cultural background.
If the parish priests I met had all been like him, I probably would have been much more regular in going to mass (for the rest I don't think I'm in bad Christianity).
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Mari Ube on Google
★ ★ ★ ★ ★ Mi ha condotto qui, devo confessarlo, la curiosità di vedere un'antica pietra incastonata nel pavimento della navata, nota ai milanesi come "Tredesin de mars" (Il Tredici Marzo), che segna l'arrivo della Primavera. In realtà è un retaggio bimillenario che trae origine dalla festa celtica dei fiori. La festa è collegata all'enigmatica pietra, che è composta da due parti di cui la più interessante è una ruota forata con 13 raggi (lunazioni?), nota appunto come "Pietra del Tredesin de Mars", ritrovata nel cimitero di Porta Orientale presso S. Dionigi (oggi Porta Venezia). Doveva essere una pietra tombale, perché il foro nella pietra è detto in Oriente "porta della liberazione", dalla quale passa l'anima del defunto. La pietra entrò nel culto cristiano grazie all'associazione con l'agiografia di S. Barnaba e con la festa del "Tredesin de mars". Sarebbe stato il santo a conficcare una croce nel foro, nel 51 d. C., e a portare il culto cristiano in città. Nel foro è ancora oggi conficcata una grande croce lignea e davanti alla lastra vi è il simulacro di un altarino su cui vi è la statua di S. Barnaba; un'iscrizione sul davanti del manufatto narra la storia.
Colpisce il pavimento di questa chiesa, con elementi geometrici e floreali in tinte vivaci. La chiesa è molto ben tenuta; all'esterno un pannello informa che fu fondata nel 1590 come chiesa conventuale dei Terziari Francescani, su progetto di Martino Bassi. La facciata è inglobata tra costruzioni e prospetta sul trafficato Corso di Porta Vigentina. Per apprezzarla al meglio bisogna portarsi sull'altro lato della strada. La facciata presenta tre portali con un grande oculo centrale; risale al 1896 su progetto di Ernesto Pirovano ed è abbellita da due rilievi posti sopra ai portali laterali (Nozze della Vergine e Natività). L'impianto interno risente delle disposizioni emanate dal Concilio di Trento; è a navata unica con cappelle laterali, abside semicircolare, volta a botte. Nel 1783 i francescani furono sostituiti dai Serviti. L'interno custodisce un coro ligneo della fine del XVI secolo nonché tele e affreschi del Cinquecento e del Seicento lombardo. Ogni cappella è provvista, sulla balaustra, di informazioni sull'autore/autrice delle opere e le relative date. L'orario di apertura indicato su vari portali non è corretto: alle 16.15 di domenica era chiusa ma poco dopo è stata aperta, per la gioia di diverse persone in attesa. Era proprio il 13 marzo!
The curiosity to see an ancient stone set in the floor of the nave, known to the Milanese as "Tredesin de mars" (The Thirteenth of March), which marks the arrival of Spring, brought me here, I must confess. It is actually a two-thousand-year legacy that originates from the Celtic festival of flowers. The festival is connected to the enigmatic stone, which is made up of two parts, the most interesting of which is a wheel with 13 spokes (lunations?), Known as the "Pietra del Tredesin de Mars", found in the cemetery of Porta Orientale near S. Dionigi (today Porta Venezia). It must have been a tombstone, because the hole in the stone is called in the East "door of liberation", through which the soul of the deceased passes. The stone entered the Christian cult thanks to the association with the hagiography of St. Barnabas and with the feast of the "Tredesin de mars". It would have been the saint to stick a cross in the hole, in 51 d. C., and to bring Christian worship to the city. A large wooden cross is still stuck in the hole and in front of the slab there is the simulacrum of an altar on which there is the statue of St. Barnabas; an inscription on the front of the artifact tells the story.
It strikes the floor of this church, with geometric and floral elements in bright colors. The church is very well kept; on the outside a panel informs that it was founded in 1590 as a convent church of the Franciscan Tertiaries, based on a project by Martino Bassi. The facade is incorporated between buildings and overlooks the busy Corso di Porta Vigentina. To better appreciate it, you have to go to the other side of the road. The facade has three portals with a large central oculus; it dates back to 1896 on a project by Ernesto Pirovano and is embellished by two reliefs placed above the side portals (Wedding of the Virgin and Nativity). The internal layout is affected by the provisions issued by the Council of Trent; it has a single nave with side chapels, a semicircular apse and a barrel vault. In 1783 the Franciscans were replaced by the Servites. The interior houses a wooden choir from the end of the sixteenth century as well as paintings and frescoes from the sixteenth and seventeenth centuries in Lombardy. Each chapel is provided, on the balustrade, with information on the author / author of the works and the relative dates. The opening hours indicated on various portals are not correct: at 4.15 pm on Sunday it was closed but soon after it was opened, to the delight of several waiting people. It was precisely March 13!
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