Church of Saint Edward

Name: Church of Saint Edward
Address: Via Sondrio, 11, 21052 Busto Arsizio VA, Italy, Busto Arsizio, 21052, Italia

4.4/5 ★ based on 8 reviews

Contact Church of Saint Edward

Address :	Via Sondrio, 11, 21052 Busto Arsizio VA, Italy
Phone :	📞 +997
Postal code :	21052
Website :	http://www.sancredo.it/
Categories :	Catholic church ,
City :	Busto Arsizio

Via Sondrio, 11, 21052 Busto Arsizio VA, Italy

Best Catholic church in Italia

A	Andrea Rovai on Google ★ ★ ★ ★ ★ Da visitare, da fuori sembrerebbe non ne valesse la pena, entrando ci si ricrede. To visit, from the outside it would seem not worth it, you change your mind when you enter.
G	Gabriele Papale on Google ★ ★ ★ ★ ★ Chiesa molto bella in unità pastorale con la chiesa di Santa Croce. Nel contesto della città di Busto Arsizio, lungo il Viale Pirandello Very beautiful church in pastoral unity with the church of Santa Croce. In the context of the city of Busto Arsizio, along Viale Pirandello
J	Jessica on Google ★ ★ ★ ★ ★ La chiesa è molto bella e la l'omelia molto bella The church is very beautiful and the homily very beautiful
G	Giancarlo Colombi on Google ★ ★ ★ ★ ★ Boh? È una chiesa come le altre : Stessi rituali che facevano gli stregoni indiani pellerossa : almeno loro lo facevano per far piovere o no: questi per cosa? Ripeto boh Boh? It is a church like any other: Same rituals that Indian redskin sorcerers did: at least they did it to make it rain or not: these for what? I repeat boh
S	Silvia Ceriani on Google ★ ★ ★ ★ ★ Da anni frequento questa chiesa. Mi trovo bene. Il Parroco, Don Antonio, gentile e disponibile. Ed il mitico Don Giorgio, colonna della Chiesa. Un mito I have been attending this church for years. I feel good. The parish priest, Don Antonio, kind and helpful. And the mythical Don Giorgio, column of the Church. A myth
c	claudio romeo on Google ★ ★ ★ ★ ★ Chiesa capiente ed accogliente, ma non sfarzosa Spacious and welcoming church, but not opulent
C	Claudio Fantinati on Google ★ ★ ★ ★ ★ Una bella chiesa e una comunità viva A beautiful church and a lively community
M	MANUEL BIDIN on Google ★ ★ ★ ★ ★ La chiesa sorse nel 1938 su un terreno acquistato dal Prevosto di San Giovanni con mezzi lasciati dal canonico Emilia Zucca. Prima fu sistemata la cripta come cappella provvisoria; poi la chiesa, che venne consacrata nell'ottobre 1939. Suo modello è la basilica paleocristiana. Presenta navata centrale con soffitto a cassettoni, attraversata da un transetto e affiancata da due navatelle su cui si affacciano cappelle laterali. Semplice l'altare maggiore, posto sotto un baldacchino di marmo, cui fa da sfondo la doppia abside. Mattoni in vista rivestono tutte le pareti esteme, ceramica verde rivestiva le colonne, oggi sostituita da lastre di serpentino. Il quadriportico che sta davanti alla chiesa fu compiuto nel 1941. Permane basso e tronco il campanile dietro l'abside, previsto con cuspide terminale. Portano luce all'intemo della chiesa le numerose finestre rettangolari disposte a gruppi. Progettata da due sacerdoti architetti, Giuseppe Polvara e Giacomo Bettoli, la chiesa fu affrescata negli anni 1943-47 da Ernesto Bergagna con tecnica pittorica divisionista e con largo impiego di simboli nelle cappelle laterali e nel battistero, mentre il grande mosaico della Trinità, del catino absidale, è opera della scuola "Beato Angelico " su cartoni del Borgogna. Gli ideogrammi monocromi dipinti sulle pareti della navata e del transetto, ideati dall'architetto Giuseppe Magini, sono un commento del Credo. Sant'Edoardo è parrocchia autonoma dal 1947. Nell'atrio una lapide ricorda il cav. Edoardo Gabardi, omonimo del Santo titolare della chiesa, principale finanziatore della sua costruzione. Ivi anche il busto in bronzo del primo parroco, Ambrogio Gianotti, inserito tre anni prima della morte (avvenuta nel 1969) nell'albo civico dei bustesi benemeriti per il suo personale apporto alla lotta di Resistenza e ali 'educazione della gioventù. La chiesa raccoglie altre testimonianze significative per la storia della città. Dentro si possono vedere: nella controfacciata una "Via Crucis" di bronzo, nel transetto l'organo tolto dal Santuario di Santa Maria di Piazza dopo i restauri finiti nel 1943, sulle pareti e negli intercolunni numerose tele provenienti dalla centrale chiesetta di Santa Croce, demolita nel 1972. Sotto il campanile è una lapide che ricorda come da questo luogo, all'alba del 25 aprile 1945, fu impartito ai partìgiani l'ordine di liberare la città. The church was built in 1938 on land purchased by the Provost of San Giovanni with funds left by the canon Emilia Zucca. First the crypt was arranged as a temporary chapel; then the church, which was consecrated in October 1939. Its model is the early Christian basilica. It has a central nave with a coffered ceiling, crossed by a transept and flanked by two aisles overlooked by side chapels. The main altar is simple, placed under a marble canopy, with the double apse in the background. Exposed bricks cover all the external walls, green ceramic covered the columns, now replaced by sheets of serpentine. The four-sided portico in front of the church was completed in 1941. The bell tower behind the apse remains low and truncated, with a terminal cusp. The numerous rectangular windows arranged in groups bring light to the interior of the church. Designed by two architect priests, Giuseppe Polvara and Giacomo Bettoli, the church was frescoed in the years 1943-47 by Ernesto Bergagna with a divisionist painting technique and with extensive use of symbols in the side chapels and in the baptistery, while the large mosaic of the Trinity, of the basin apse, is the work of the "Beato Angelico" school on cartoons from Burgundy. The monochrome ideograms painted on the walls of the nave and transept, designed by the architect Giuseppe Magini, are a comment on the Creed. Sant'Edoardo has been an autonomous parish since 1947. In the atrium a plaque commemorates the cav. Edoardo Gabardi, namesake of the saint titular of the church, main financier of its construction. There is also the bronze bust of the first parish priest, Ambrogio Gianotti, inserted three years before his death (in 1969) in the civic register of Bustesi meritorious for his personal contribution to the Resistance struggle and to the education of youth. The church collects other significant evidence for the history of the city. Inside you can see: in the counter-façade a bronze "Via Crucis", in the transept the organ removed from the Sanctuary of Santa Maria di Piazza after the restorations finished in 1943, on the walls and in the intercolumns numerous paintings from the central church of Santa Croce, demolished in 1972. Under the bell tower is a plaque that remembers how from this place, at dawn on April 25, 1945, the order to free the city was given to the partisans.