Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta

P0sta al di fuori delle mura scaligere, molti indicano una prima Chiesa nel anno 1000poi ampliata nei secoli successivi come adesso in stile barocco,la strada è una delle più vecchie di MAROSTICA.

È una bella chiesa che si trova a Marostica. Lungo il percorso che porta su al castello

La Chiesa Arcipretale extramuranea di Maria Santissima Assunta in Cielo, situata nel cuore dell'antichissimo quartiere di Borgo Giara, è la Chiesa Matrice del Cristianesimo a Marostica e dintorni. "De facto" è il Duomo di Marostica, anche se non le è mai stato riconosciuto questo prestigiosissimo titolo per evitare contenziosi con la Chiesa intramuranea di Sant'Antonio Abate, ampia struttura otto-novecentesca che sostituisce "in loco" la trecentesca omonima Chiesa Francescana di Marostica. Dopo le soppressioni veneziane e napoleoniche degli istituti religiosi, i Frati dovettero abbandonare Sant'Antonio Abate, che venne subito utilizzata come sussidiaria della Pieve Matrice di Borgo Giara per i marosticensi residenti dentro il circuito, ancora in buona parte intatto, delle Mura Scaligere. Nel secolo XIX Sant'Antonio Abate ottenne per decreto del Vescovo di Vicenza la piena autonomia parrocchiale dalla Pieve extramuranea, diventando parrocchia autonoma ed anzi, rivendicando, quale Chiesa Maggiore del centro cittadino di Marostica, la assoluta parità con la Pieve Matrice, ottenne da Mons. Vescovo il rango perpetuo di Chiesa Arcipretale. Di fatto, tanto la Pieve Matrice dell'Assunta quanto l'Arcipretale "Intra muros" di Sant'Antonio Abate, completamente rifatta in sobrie forme neo-classiche e ben più vaste dimensioni rispetto alla storica Chiesa romanico-gotica originaria ( di cui si conserva il Campanile in cotto, con bifore proto-gotiche sui 4 lati della Cella Campanaria, e cuspide conica coperta da tegole pure di rosso cotto), rivendicherebbero, ciascuna per se stessa, se non il titolo ufficiale, quantomeno la natura ufficiosa di "Duomo di Marostica". Tuttavia ragioni storiche e religiose pendono a favore della Arcipretale Matrice " fuori le mura", di Maria Santissima Assunta, per l'eventuale concessione di un Duomo a Marostica. Santa Maria Assunta in Borgo Giara è la Chiesa Madre di Marostica. È una struttura in un neo-classico decisamente palladiano, a tre navate, alto e snello Campanile tardo-romanico, e vi si conservano le Spoglie del Beato Lorenzo Martire, Patrono della cittadina della Partita a Scacchi Vivente, ucciso ancora infante in un bosco al di fuori del centro abitato da alcuni membri di una setta ebraica, provenienti probabilmente dalla vicina Bassano del Grappa o dalla non così lontana Trento, dove questa setta ebraico-esoterica aveva, visto l'analogo Martirio di San Simone di Trento in circostanze pressoché identiche, una delle sue sedi principali. Questa corrente magico-esoterica del giudaismo praticava l'omicidio rituale di bimbi e fanciulli Cristiani in prossimità della "pesha", la pasqua ebraica, per dissanguarli e impastare il sangue con la farina per farne i pani per la suddetta festa. In tal maniera questi settari erano convinti di ricevere i Poteri di Cristo, che ogni Cristiano riceve tramite il S. Battesimo, senza doversi convertire a Gesù Cristo e alla Cattolica Religione, ma restando ebrei. Questa corrente di "ebraismo magico-stregonesco" ha avuto sodali fino a tutto il XIX secolo, come dimostra un caso avvenuto nell'800 nel Vicino Oriente, cui per parecchie settimane dedicarono la prima pagina i principali quotidiani europei e americani di quei mesi. La tradizione vuole che il Beato Lorenzino di Marostica fosse di cognome Sossio, ma vi sono dubbi tra gli storici, giacché alcune ricerche non sembrano aver rilevato la presenza di famiglie con quel cognome a Marostica. Potrebbe trattarsi di una famiglia rimasta nella cittadina scaligera pochissimi mesi, abbandonata dopo la drammatica morte del piccolissimo Lorenzo. Una Cappellina esiste sul luogo del Martirio. In Santa Maria Assunta le spoglie del Beato Lorenzino sono Oggetto di una Venerazione più volte secolare da parte dei Marosticensi. La Pieve Matrice di Maria Santissima Assunta in Borgo Giara a Marostica, Santuario del Beato Lorenzino, il bimbo Martire, deve essere visitata assolutamente da chiunque si rechi, anche per un paio d'ore, nella Bellissima Marostica.

Chiesa molto antica quasi interamente riedificata in stile barocco come mostra bene la bellissima facciata, molto leggera ed elegante. L'interno a tre navate, presenta numerosi altari ed alcune cappelle. I paliotti in scagliola con raffinatissime decorazioni, si alternano a quelli marmorei. Imponente l'altare maggiore: un vero trionfo del barocco con colonne, statue di angeli e di santi culminante nella rappresentazione della crocifissione, composta dalle figure del Cristo, Maria, la Veronica, la Maddalena e S. Giovanni. La pala d'altare è una copia da Tiziano comunque d'impatto. Molte tele di artisti diversi (Centazzo, Cignaroli, Marinali, Celesti, Maganza) completano cappelle ed altari, un bassorilievo dalla scuola del Sansovino è incantevole per la dolcezza del viso della Vergine e per la morbidezza delle forme del bambino: un vero capolavoro. Molto belli anche gli affreschi sulla volta che rimandano ad episodi delle vicende di S. Lorenzino, le cui spoglie riposano nella cappella a lui dedicata. Nella cantoria trova posto un organo di recente produzione, il meccanismo di un antico orologio, unico nel suo genere, fa mostra di sé sulla parete accanto all'entrata. Ricca di opere d'arte, la chiesa di S. Maria merita sicuramente una o più visite, proprio per ammirare i gioielli che conserva, oltre ad essere naturalmente un luogo di fede particolarmente caro a Marostica per la protezione ottenuta da S. Lorenzino durante la guerra. Buona visita!

Avete delle campane che fanno un suono terrificante, una "melodia" assurda, uno scampanazzo praticamente, ma che si è fumato il prete!? Oltre a dare fastidio a chi ci abita, da fastidio a tutti i cagnetti della zona che si lamentano doloranti..

La zona dove si trova la Pieve di Santa Maria, è nella parte più antica di Marostica, dove risalgono infatti i primi insediamenti umani e urbani. Il borgo è chiamato "Giara". La pieve di Santa Maria risale infatti al VIII secolo. Era già un luogo di antichissima frequentazione già in epoca preromana e romana. La pieve di costruzione molto semplice fu ampliata radicalmente già nel 1450 per poi essere ultimata nuovamente alla fine del '600. Passò da un unica navata centrale a tre navate e fu allungata. All'interno della chiesa è segnato un punto dove arrivava la prima pieve. Con l'ultimo ampliamento assunse così le sembianze attuali. Una bella chiesa in pieno stile Barocco.

Questa chiesa si trova appena fuori delle mura di Marostica nei pressi di via Beato Lorenzino. La facciata di questa chiesa è elegante con i suoi due piedistalli da cui si ergono due colonne che rompono la linea orizzontale del cornicione. Le tre statue poste sulla sommità del timpano rappresentano la Madonna (al centro) e i santi Pietro e Paolo (ai lati) fatti in pietra di Vicenza. Le porte d'ingresso in bronzo ti invitano ad entrare per ammirare la composizione architettonica interna che mostra le tre navate delimitate da importanti colonne di marmo rosso di Asiago. Tra le molte cose da vedere all'interno della chiesa... da non perdere è il soffitto dove è rappresentata la storia del Beato Lorenzino.

Bellissima Chiesa appena fuori le mura della città di Marostica. È stata una vera sorpresa con interni molto belli e ben tenuti. È la più antica testimonianza di chiesa cristiana a Marostica, risalente al secolo VIII. Molto bella la facciata barocca di notevole interesse artistico con tre porte in bronzo riccamente lavorate. Molto bello il csmpanile del 1711. All'interno tre navate con ben 8 altari di cui il maggiore in stile baricco. Bellissima la raffigurazione di S. Rita fatta in ceramica.