Chiesa di San Bartolomeo
4.6/5
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based on 8 reviews
Contact Chiesa di San Bartolomeo
Address : | 23030 Valdisotto SO, Italy |
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Postal code : | 23030 | ||||||||||||||
Website : | http://www.bormio.eu/category/destinazioni/valdisotto/da-non-perdere-valdisotto/s-bartolomeo-de-castelaz-e-ossario-di-cepina/ | ||||||||||||||
Opening hours : |
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Categories : |
Church
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City : | Valdisotto |
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Fiodor Leoncikov on Google
★ ★ ★ ★ ★ Видел из далека
Seen from far
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ELETTRONICA MIMMO on Google
★ ★ ★ ★ ★ Vista mozzafiato.
Breath-taking view.
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ULRIKE BOESEL on Google
★ ★ ★ ★ ★ Luogo mistico, carico di storia
Mystical place, full of history
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Manuel Guffanti on Google
★ ★ ★ ★ ★ Ottima vista sulla vallata sottostante.
Excellent view of the valley below.
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Giorgio Contarini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Isolata su una rupe di fronte alla tragica frana della val Pola. Storia antica e moderna dell'alta valle qui si incontrano.
Isolated on a cliff facing the tragic landslide of Val Pola. Ancient and modern history of the upper valley meet here.
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alessandro tanga on Google
★ ★ ★ ★ ★ Chiesa molto caratteristica posta in un luogo suggestivo!
Very characteristic church placed in an evocative place!
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Francesco Della Torre on Google
★ ★ ★ ★ ★ Segnalo, innanzitutto, che il nome corretto è "San Bartolomeo di Castelàz". Sorge a 1214 m, su uno sperone roccioso praticamente di fronte alla grossissima frana della Val Pola (da alcuni erroneamente indicata, da sempre, come “Frana del Pizzo Coppetto”). Il disastro avvenne il 28 luglio 1987, allorquando, dopo molti giorni di piogge intense e di alluvioni in tutta la Valtellina, all’alba (erano le ore 7:23) si staccarono circa 50 milioni di metri cubi di materiale dal versante del Pizzo Coppetto, che si riversarono in Val Pola (seppellendo per sempre Sant’Antonio Morignone ed alcune frazioni) e risalirono poi per circa 300 metri il versante opposto della valle.
La frazione di Aquilone venne quasi del tutto distrutta a causa dello spostamento d’aria, ma la Chiesetta di San Bartolomeo venne incredibilmente “graziata” dalla furia degli elementi. Complice il fatto che San Bartolomeo viene invocato come il vincitore della paura, da allora questa chiesetta alpina rappresenta il simbolo di speranza, di rinascita e di vittoria sulla paura da chi, sopravvivendo al disastro, continua a sperare in un futuro dove potrà tornare a vivere nelle proprie terre.
Salendo verso Bormio lungo la SS38, si prende l’uscita “Le prese”; passato il villaggio, si attraversa l’Adda e si passa accanto alal chiesa di San Gottardo, proseguendo poi lungo il vecchio tracciato della SS38 (ora SP27). Si passa poi per Verzedo e ci si inoltra nel paesaggio surreale della Val Pola. Dove si incontrano veramente poche auto, ma anche pochissimi ciclisti e pedoni. Siu affronta una rampa ripidissima, immettendosi sul tracciato della prima strada sostitutiva alla vecchia SS38, che poco tempo dopo la frana l’ANAS riuscì a predisporre a tempo di record. Si affronta una discesa, si passa da una galleria e, dopo pochi chilometri, si giunge infine alla Chiesetta.
La sosta vale veramente la pena, anche per concedersi un momento di raccoglimento e riflessione sulle tragedie per le qual l’uomo considera colpevole la natura ma che, alla fine, sono causate dall’uomo stesso.
Sotto di noi si trova la Val Pola e ciò che resta dell’omonimo lago, formatosi a seguito della frana del 1987, la quale divenne uno sbarramento naturale per il fiume Adda (il lago venne poi fatto tracimare per evitare nuove catastrofi, soprattutto per salvaguardare le frazioni sottostanti, come Le prese). Sotto queste terre devastate riposano le salme delle 29 persone rimaste uccise dalla frana, di cui 7 furono operai che si trovavano in zona per aiutare la popolazione, già provata dall’alluvione dei giorni precedenti la frana
First of all, I would like to point out that the correct name is "San Bartolomeo di Castelàz". It rises at 1214 m, on a rocky outcrop practically in front of the very large landslide of Val Pola (erroneously referred to by some as "Frana del Pizzo Coppetto"). The disaster occurred on July 28, 1987, when, after many days of intense rains and floods throughout Valtellina, at dawn (it was 7:23 am) about 50 million cubic meters of material came off the side of the Pizzo Coppetto , which poured into Val Pola (burying forever Sant'Antonio Morignone and some hamlets) and then went up the opposite side of the valley for about 300 meters.
The hamlet of Aquilone was almost completely destroyed due to the movement of air, but the Church of San Bartolomeo was incredibly "pardoned" by the fury of the elements. Thanks to the fact that San Bartolomeo is invoked as the winner of fear, since then this alpine church has represented the symbol of hope, rebirth and victory over fear by those who, surviving the disaster, continue to hope for a future where they can return to live in their lands.
Going up towards Bormio along the SS38, take the "Le prese" exit; past the village, cross the Adda and pass next to the church of San Gottardo, then continuing along the old route of the SS38 (now SP27). We then pass through Verzedo and enter the surreal landscape of the Val Pola. Where very few cars meet, but also very few cyclists and pedestrians. Siu faces a very steep ramp, entering the track of the first road replacing the old SS38, which ANAS managed to set up in record time shortly after the landslide. You face a descent, go through a tunnel and, after a few kilometers, you finally reach the church.
The stop is really worthwhile, also to allow yourself a moment of reflection and reflection on the tragedies for which man considers nature guilty but which, in the end, are caused by man himself.
Below us is the Val Pola and what remains of the lake of the same name, formed following the landslide of 1987, which became a natural barrier for the river Adda (the lake was then overflowed to avoid new catastrophes, above all to safeguard the fractions below, such as Le prese). Under these devastated lands lie the remains of the 29 people killed by the landslide, of which 7 were workers who were in the area to help the population, already experienced by the flood of the days preceding the landslide
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Giorgio Sari on Google
★ ★ ★ ★ ★ Valdisotto chiesa di San Bartolomeo di Castelàz sorge su un promontorio di fronte alla frana di Val Pola. Di origine antichissima è tra le più belle e importanti della zona, è ricca di affreschi attribuiti a Giovannino di Sondalo e a Cipriano Valorsa, è situata su un sito archeologico di di grande importanza (sembrerebbe che ci sia una necropoli) da notare l'ossario adiacente alla chiesa. Consiglio vivamente una visita.
Valdisotto church of San Bartolomeo di Castelàz stands on a promontory facing the landslide of Val Pola. Of ancient origin it is among the most beautiful and important in the area, it is rich in frescoes attributed to Giovannino di Sondalo and Cipriano Valorsa, it is located on an archaeological site of great importance (it would seem that there is a necropolis) to note the adjacent ossuary to the church. I highly recommend a visit.
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