Chiesa di S.Biagio
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Contact Chiesa di S.Biagio
Address : | 06024 Gubbio PG, Italy |
Postal code : | 06024 |
Categories : |
Church
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City : | Gubbio |
E
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★ ★ ★ ★ ★ La chiesa della Beata Vergine delle Grazie o Madonna della Benedizione detta di San Biagio, fu costruita dai Monaci Celestini in una loro proprietà sita fuori della città di Gubbio sulla strada che conduceva alle frazioni di S. Martino in Colle, Monteluiano ecc, nei pressi di un diverticolo che portava al fiume Saonda.
Attualmente si trova all’incrocio tra Via B. Buozzi e Via B. Ubaldi, una strada che ha sostituito il vecchio tracciato della Ferrovia dell’Appennino Centrale Umbro.
Dalla relazione della visita pastorale del Vescovo Sannibale del 24.2.1858 si apprende che il 9 marzo 1590 fu posta la prima pietra della chiesa, terminata il 12 aprile 1597. Fu benedetta il giorno dopo, ricorrendo la domenica in Albis, con particolare solennità, con la messa cantata e con la partecipazione di tutte le Confraternite laicali di Gubbio.
La chiesa fu costruita con le offerte dei fedeli e di un certo Luigi Alcuisi di Firenze che, con atto del 7 maggio 1596, vi fece edificare il sepolcro per sé e i suoi e fece ampliare a sue spese la cappella dell’altare maggiore con l’Immagine della Madonna delle Grazie e, ai lati, con le statue di S. Giovanni Battista e di S. Pietro Celestino (papa).
Quest’ultima immagine, nella visita pastorale del 1° giugno 1694 del vescovo Bonaventura, è detta di San Biagio. Tale attribuzione risulta iconograficamente più appropriata (è raffigurato come vescovo, porta il libro sulle mani); va, infatti, ricordato che i Monaci Celestini abitavano all’interno della Città, nel quartiere di S. Martino di fronte all’“Abbondanza” nel monastero detto di San Biagio.
Nel 1601 il monastero dei Celestini venne soppresso a favore del Seminario di Gubbio e nel 1617 fu affidato ad un gruppo di “Convertite” che si ritirarono in convento con la regola del Terzo Ordine Domenicano e vi rimasero fino al 1796, quando il Vescovo Angelelli le trasferì nel monastero di S. Antonio. Anche la chiesa di San Biagio seguì le sorti del monastero, ma dopo la partenza dei Celestini, fu curata dai contadini abitanti nelle vicinanze che si erano assunti spontaneamente l’impegno della custodia e della manutenzione della chiesa. Per molti anni fu officiata dai frati di San Girolamo; le feste principali erano quelle di Sant’Antonio Abate (17 gennaio), di San Biagio (3 febbraio) e della natività della Madonna (8 settembre). Ogni anno, per la festa di S. Antonio, venivano eletti due Priori che provvedevano a raccogliere le offerte tra i contadini e le versavano al Depositario. Dopo anni di quasi abbandono, la chiesa di San Biagio riprese nuova vita con la prima espansione urbanistica della città: vennero costruite le prime case proprio sulla direttrice che dalla Porta degli Ortacci conduceva a San Biagio, ma soprattutto dal 1939 quando iniziò la costruzione della prima Casa Popolare con un incremento continuo, principalmente nel dopoguerra, facendone una delle zone più popolate della città. La chiesa di San Biagio, affidata alla Parrocchia di San Secondo dei Canonici Regolari Lateranensi, divenne un centro per la catechesi e per le celebrazioni liturgiche del nuovo quartiere. Da sempre è particolarmente frequentata il giorno di San Biagio per la “benedizione della gola”. Il celebrante, durante la Benedizione di San Biagio, tiene con la mano sinistra due candele incrociate davanti alla gola del fedele, pronuncia la formula della benedizione e traccia un segno di croce con la mano destra.
The church of the Beata Vergine delle Grazie or Madonna della Benissione known as San Biagio, was built by the Celestine Monks on their property located outside the city of Gubbio on the road that led to the hamlets of S. Martino in Colle, Monteluiano etc., near a by-pass that led to the Saonda River.
It is currently located at the intersection of Via B. Buozzi and Via B. Ubaldi, a road that has replaced the old route of the Central Umbrian Apennine Railway.
From the report of the pastoral visit of Bishop Sannibale of 24.2.1858 we learn that on 9 March 1590 the first stone of the church was laid, which was completed on 12 April 1597. It was blessed the next day, recurring on Sunday in Albis, with particular solemnity, with the sung mass and with the participation of all the lay Confraternities of Gubbio.
The church was built with the offerings of the faithful and of a certain Luigi Alcuisi of Florence who, with an act of 7 May 1596, had the sepulcher built for himself and his followers and had the chapel of the main altar expanded with the Image of the Madonna delle Grazie and, on the sides, with the statues of S. Giovanni Battista and S. Pietro Celestino (pope).
This last image, in the pastoral visit of bishop Bonaventura on 1 June 1694, is called San Biagio. This attribution is iconographically more appropriate (he is depicted as a bishop, he carries the book on his hands); in fact, it should be remembered that the Celestine Monks lived inside the city, in the district of S. Martino in front of the "Abundance" in the monastery called San Biagio.
In 1601 the Celestine monastery was suppressed in favor of the Seminary of Gubbio and in 1617 it was entrusted to a group of "Convertite" who retired to the convent under the rule of the Dominican Third Order and remained there until 1796, when Bishop Angelelli he moved to the monastery of S. Antonio. The church of San Biagio also followed the fate of the monastery, but after the departure of the Celestines, it was cared for by the peasants living in the vicinity who had spontaneously assumed the commitment of keeping and maintaining the church. For many years it was officiated by the friars of San Girolamo; the main feasts were those of Sant’Antonio Abate (January 17), San Biagio (February 3) and the nativity of the Madonna (September 8). Every year, for the feast of St. Anthony, two Priors were elected who collected the offerings from the peasants and paid them to the Depositary. After years of almost abandonment, the church of San Biagio resumed new life with the first urban expansion of the city: the first houses were built right on the route that from the Porta degli Ortacci led to San Biagio, but above all from 1939 when the construction of the first one began. Popular House with a continuous increase, mainly after the war, making it one of the most populated areas of the city. The church of San Biagio, entrusted to the Parish of San Secondo dei Canonici Regolari Lateranensi, became a center for catechesis and liturgical celebrations in the new district. It has always been particularly popular on the day of San Biagio for the "blessing of the throat". The celebrant, during the Blessing of San Biagio, holds two candles crossed in front of the throat of the faithful with his left hand, pronounces the blessing formula and makes a sign of the cross with his right hand.
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