Alpe Pirla

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Address :

SP8, 21033 Cittiglio VA, Italy

Postal code : 21033
Categories :
City : Cittiglio

SP8, 21033 Cittiglio VA, Italy
I
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L’ Alpe Pirla si raggiunge dal Monte Crocetta con il sentiero 205B del CAI di Besozzo. Pirla è un termine in uso nel dialetto lombardo. In origine significava "trottola" (da cui anche il verbo pirlare, cioè gironzolare senza scopo) e poi è passato a indicare l'organo sessuale maschile. Il lemma è utilizzato anche come insulto, con la connotazione di "stupido". Si parte ridosso del confine tra i due comuni, dalla località Cascine di Cittiglio. Raggiunto in breve lo spiazzo di una valida azienda agricola locale, dobbiamo varcare il ruscello a sinistra (W), dove infatti, seminascosto da arbusti si nota una chiara ex-mulattiera che percorre un rado boschetto di frassini portandoci presto a un trivio. A destra pare evidente che il sentiero conduca alla chiesa di San Quirico a Brenta, a sinistra verso Le Ville, e dritto nella nostra direzione corretta. Proseguiamo, ma il sentiero non è molto evidente finchè finalmente giungiamo su un'evidentissima benchè malridotta strada forestale in salita. Pochi attimi e ci si manifestano 3, 5, 7, 10 mufloni in corsa sfrenata qualche decina di metri avanti a noi. Il bello è che, mentre risaliamo la nostra china, li vediamo tranquillamente risalire discosti da noi, per poi perderli definitivamente di vista. Prima ancora di arrivare alla nostra meta "centrale", non lontana da raggiungere, notiamo tracce di antichi insediamenti (ruderi e muretti a secco) che nessuna cartina vecchia e nuova indica o nomina: il bosco prevalentemente di castagni ci suggerisce che in passato siano state ben utilizzate dall'uomo. Proseguiamo, ignorando un bivio a destra, e senza troppa difficoltà giungiamo con somma e sacrale emozione alla nostra meta principale: ALPE PIRLA m.750 É in realtà un cumulo di rovine in pietra protetto da una pinetina d'impianto che rivela comunque almeno un paio di ampie costruzioni: si trova al centro di un'insellatura posta tra "Il vallone", ampio solco tra il Monte Crocetta e il Monte Nudo, e l'evidente dorsale che conduce sulla prima delle due cime. La strada appena percorsa terminava giustamente proprio all'Alpe... ma la carta dice che il sentiero prosegue in salita, seguendo subito la dorsale per il Monte Crocetta: dapprima si traversa a mezzacosta in un bosco che in realtà è un vero "cimitero" di piante cadute proprio sul nostro labile sentiero, che ci tocca scavalcare finchè pare perdersi nel nulla... Ale va in avanscoperta a mezzacosta senza riuscire a risolvere il "rebus", mentre io riconsulto la preziosa cartina: è ripido, e insidioso su questo terreno, ma fattibile. Si sale dritti finchè raggiungiamo una prima colmetta e l'evidente dorsale, che comincia a presentare anche un bel fondo roccioso facilitandoci la salita. Sali sali, e dopo un po' giungiamo sulla colma principale (forcellina), da cui ci si schiude la conca di Vararo e il Sasso del Ferro. Ora non resta che seguire fedelmente la bella e movimentata cresta che, toccando un paio di rilievi secondari, giunge al Crocetta, e in cui la parte finale si restringe notevolmente presentando numerosi salti piuttosto "diretti" sul lato di Vararo. Il panorama che si apre è davvero maestoso: in breve, superate "in diretta" le belle roccette finali, siamo alla Crocetta e quindi sulla cima principale, base di lancio per i parapendio. Salito dal basso il Monte Crocetta si rivela sicuramente una cima di tutto rispetto, e perde d'un colpo quel carattere un po' anonimo, secondario e di ripiego che sembra avere al cospetto del Monte Nudo e dei Pizzoni di Laveno: ma sappiamo che non è così, anche perchè basta osservarne la rude nervatura rocciosa scendendo per il costone della Val Buseggia verso Vararo... Così facciamo... e a Vararo ci concediamo una sosta. La discesa ha poca storia... decidiamo di seguire la strada asfaltata per Cittiglio (non ci sono alternative, a meno di allungare il giro passando dal sentiero di Cujaga) osservando e udendo dall'alto i salti delle famose cascate, finchè giunti alla località "le Ville" in breve ci congiungiamo al trivio dell'andata e al nostro punto di partenza mattutino.
Alpe Pirla can be reached from Monte Crocetta with the CAI path 205B of Besozzo. Pirla is a term used in the Lombard dialect. Originally it meant "top" (from which also the verb pirlare, that is to wander around without purpose) and then it has passed to indicate the male sexual organ. The lemma is also used as an insult, with the connotation of "stupid". It starts close to the border between the two municipalities, from Cascine di Cittiglio. Once we reach the clearing of a valid local farm, we must cross the stream on the left (W), where in fact, half hidden by shrubs, we can see a clear ex-mule track that runs through a sparse grove of ash trees, soon bringing us to a crossroads. On the right it seems evident that the path leads to the church of San Quirico a Brenta, on the left towards Le Ville, and straight in our correct direction. We continue, but the path is not very evident until we finally reach a very evident, albeit battered, uphill forest road. A few moments and 3, 5, 7, 10 mouflons appear in unbridled running a few tens of meters ahead of us. The beauty is that, as we go up our slope, we see them calmly climb away from us, and then permanently lose sight of them. Before even reaching our "central" destination, not far to reach, we notice traces of ancient settlements (ruins and dry stone walls) that no old and new map indicates or names: the mainly chestnut wood suggests that in the past they were well used by man. We continue, ignoring a crossroads to the right, and without too much difficulty we reach our main destination with great and sacred emotion: ALPE PIRLA m.750 It is actually a heap of stone ruins protected by a planted pine forest which reveals at least a couple of large buildings: it is located in the center of a saddle placed between "Il vallone", a wide furrow between Monte Crocetta and Monte Naked, and the obvious ridge leading to the first of the two peaks. The road just traveled ended rightly on the Alpe ... but the map says that the path continues uphill, immediately following the ridge to Monte Crocetta: first cross the hillside in a wood that is actually a real "cemetery" of plants fallen right on our fleeting path, which we have to climb over until it seems to get lost in thin air ... Ale goes on the hillside without being able to solve the "puzzle", while I reconsider the precious map: it is steep, and insidious about this terrain, but doable. We go straight up until we reach a first ridge and the obvious ridge, which also begins to present a nice rocky bottom, facilitating the climb. Climb up, and after a while we reach the main ridge (forcellina), from which the Vararo basin and the Sasso del Ferro opens up. Now all that remains is to faithfully follow the beautiful and lively crest which, touching a couple of secondary peaks, reaches the Crocetta, and where the final part narrows considerably, presenting numerous rather "direct" jumps on the Vararo side. The panorama that opens up is truly majestic: in short, after passing the beautiful final rocks "live", we are at the Crocetta and then on the main peak, a launching base for paragliders. Having climbed Monte Crocetta from below, it certainly reveals itself to be a respectable peak, and suddenly loses that somewhat anonymous, secondary and makeshift character that it seems to have in the presence of Monte Nudo and Pizzoni di Laveno: but we know that it does not it is so, also because it is enough to observe the rough rocky rib going down the ridge of the Val Buseggia towards Vararo ... So we do ... and in Vararo we allow ourselves a break. The descent has little history ... we decide to follow the paved road to Cittiglio (there are no alternatives, unless you lengthen the tour passing the Cujaga path) observing and hearing the jumps of the famous waterfalls from above, until we reach the location "le Ville" in short we join the crossroads of the outward journey and our morning departure point.

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