Abbazia di San Donato de Ierna
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Contact Abbazia di San Donato de Ierna
Address : | 06066 Piegaro PG, Italy |
Postal code : | 06066 |
Categories : |
Church
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City : | Piegaro |
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Gabriella Capra on Google
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Paolo Zuchegna on Google
★ ★ ★ ★ ★ L’antico monastero di San Donato sorge nel comune di Piegaro e prende il nome dal torrente Jerna che scorre li vicino.
La fondazione dell’Abbazia non è certa, si presume che sia però databile intorno al XI – XII sec. I monaci camaldolesi, come pure altri ordini religiosi, fondarono numerosi monasteri e conventi subito dopo l’anno Mille e senza altre informazioni è probabile che anche quello di San Donato risponda all’esigenza di rinnovamento spirituale. Non ci sono informazioni sulla vita interna all’abbazia se non le conferme ed i rinnovi da parte delle massime autorità medievali, della dipendenza della struttura dal vescovo di Perugia. Infatti per certo si sa che era soggetta alla giurisdizione del vescovo di Perugia sin dal 1136, come si evince da una bolla di Innocenzo II datata Pisa 13 dicembre di quell’anno indirizzata al vescovo di Perugia, Rodolfo degli Armanni de Staffa, l’abbazia, camaldolese, è nota nelle antiche carte anche con l’incerto nome di San Donato de Gena, Gerla, Gerua.
In un diploma di conferma di beni di Federico Barbarossa del 1163, è menzionata come “abbatia de Gerne“. Ricordata nel 1206 da Innocenzo III e nel 1338 da Ludovico il Bavaro come ancora sottoposta alla diocesi perugina, verso la metà del XIV secolo venne abbandonata dai monaci passando alle dipendenze della chiesa di Santa Mustiola di Chiusi.
Infatti, in un censimento del 1370 non appare più tra le proprietà della diocesi di Perugia.
Nel 1471 fu soppressa, ridotta a commenda secolare e unita all’abbazia di San Giovanni di Monte Erile dalla quale apparteneva “de iure” la parrocchia.
Nella relazione che seguì la visita, risalente al 1572, a San Donato di Ierna del rappresentante apostolico Della Rovere è riportato l’ordine di costruire il fonte battesimale a proprie spese; questo però non fu realizzato fino al 1817 a spese poi dei parrocchiani.
Nel 1600 il vescovo di Perugia, Napoleone Comitoli, eresse la parrocchia in vicaria perpetua.
Esterno
Del complesso monastico rimangono poche tracce; oggi i locali annessi alla chiesa sono residenze coloniche.
La chiesa parrocchiale invece, col titolo di San Donato, fu ampiamente ristrutturata nel XIX secolo, è in discrete condizioni.
La facciata è stata realizzata in cortina di conci. L’esterno della chiesa è completato da un campanile quadrato. Esso è stato edificato utilizzando pietra e laterizi.
Interno
L’interno, a navata unica e volta a botte, è ornato da tre ricchi altari, ognuno dei quali sormontato da una grande tela ad olio della fine del XVII secolo. La tela dell’altare maggiore rappresenta Gesù in croce tra la Maddalena addolorata e san Donato; quella dell’altare di destra raffigura La Madonna del Carmine, con ai lati san Giuseppe e un santo francescano; nell’altare di sinistra è La Vergine con il Bambino tra San Pietro e San Giovanni Battista. Ai lati dell’altare maggiore si aprono due porte: quella destra immette nella sagrestia, quella di sinistra in un piccolo vano dalle pareti affrescate, dove è collocato il fonte battesimale.
The ancient monastery of San Donato is located in the municipality of Piegaro and takes its name from the Jerna stream that flows nearby.
The foundation of the Abbey is not certain, but it is assumed that it can be dated around the 11th - 12th century. The Camaldolese monks, as well as other religious orders, founded numerous monasteries and convents immediately after the year 1000 and without other information it is likely that the one of San Donato also responds to the need for spiritual renewal. There is no information on the life inside the abbey other than the confirmation and renewals by the highest medieval authorities of the dependence of the structure on the bishop of Perugia. In fact it is known for sure that it was subject to the jurisdiction of the bishop of Perugia since 1136, as evidenced by a bull of Innocent II dated Pisa 13 December of that year addressed to the bishop of Perugia, Rodolfo degli Armanni de Staffa, the abbey , Camaldolese, is known in ancient papers also with the uncertain name of San Donato de Gena, Gerla, Gerua.
In a certificate of confirmation of Frederick Barbarossa's assets of 1163, it is mentioned as “abbatia de Gerne“. Mentioned in 1206 by Innocenzo III and in 1338 by Ludovico il Bavaro as still subject to the diocese of Perugia, towards the middle of the fourteenth century it was abandoned by the monks, becoming dependent on the church of Santa Mustiola di Chiusi.
In fact, in a census of 1370 it no longer appears among the properties of the diocese of Perugia.
In 1471 it was suppressed, reduced to a secular commenda and joined to the abbey of San Giovanni di Monte Erile from which the parish belonged "de jure".
In the report that followed the visit, dating back to 1572, to San Donato di Ierna by the apostolic representative Della Rovere, the order to build the baptismal font at one's own expense is reported; this however was not carried out until 1817 at the expense of the parishioners.
In 1600 the bishop of Perugia, Napoleone Comitoli, erected the parish in perpetual vicariate.
External
Few traces remain of the monastic complex; today the rooms annexed to the church are colonial residences.
The parish church, on the other hand, with the title of San Donato, was extensively renovated in the 19th century and is in fair condition.
The facade was made of a curtain of ashlars. The exterior of the church is completed by a square bell tower. It was built using stone and bricks.
Internal
The interior, with a single nave and barrel vault, is adorned with three rich altars, each of which is surmounted by a large oil canvas from the late 17th century. The high altar canvas depicts Jesus on the cross between the sorrowful Magdalene and St. Donato; the altar on the right depicts the Madonna del Carmine, with Saint Joseph and a Franciscan saint on either side; on the left altar is the Virgin and Child between St. Peter and St. John the Baptist. On the sides of the main altar there are two doors: the right one leads into the sacristy, the left one into a small room with frescoed walls, where the baptismal font is located.
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C
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Carlo Cesarini on Google
★ ★ ★ ★ ★ Ad oggi 20 febbraio 2022, come recita il cartello affisso alla porta, l’abbazia di Ierna viene aperta per la messa alle ore 9.30 della seconda e quarta domenica del mese.
As of February 20, 2022, as the sign posted on the door states, the abbey of Ierna is open for mass at 9.30 on the second and fourth Sunday of the month.
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