Teorema Soc.Coop.R.L.

Sempre cordiali, disponibili e professionali.

Sempre molto organizzatibe attenti. Personale di norma disponibile e professionale.

Una azienda seria, mi gestiscono la p.iva da anni (non sono esosi con i costi e sono bravi) ed è un piacere lavorare con loro.

Accoglienti puntuali competenti. Disponibili anche telefonicamente.

A distanza di 4 anni l’agenzia delle entrate mi chiede duecento euro perché questi signori non sanno fare il loro lavoro. E ovviamente 4 anni fa ho ben pagato qualcosa come novanta euro per la dichiarazione dei redditi perché non tesserato. E mai lo sarò tesserato per questa gente.

Personale molto molto scortese. Per richiedere informazioni pretendono di fissare appuntamento (quindi occorre chiedere un permesso al lavoro) quando basta magari un banale piccolo colloquio telefonico. Sconsiglio.

Esperienza terrificante e imbarazzante. Un po’ lunga ma consiglio di leggerla prima di decidere di recarsi in questo luogo: Teorema CAF Cgil, Reggio Emilia. In qualità di associato CGIL FILCAMS prenoto L’appuntamento per la compilazione assistita della dichiarazione dei redditi. Appuntamento fissato alle 9:20, dopo 30 minuti di attesa chiedo alla signora della reception se è possibile sollecitare l’impiegata in quanto ho un altro impegno. La signora entra in sportello, esce e mi chiede di aspettare ancora un po’. Paziento ancora un po’, passano altri 15 minuti e faccio presente, questa volta con un tono un po’ più spazientito (ne avrò avuto ragione dopo 45 minuti di attesa a un appuntamento fissato?) che ho un altro impegno. A quel punto la signora innervosita mi esclama: “Senta lei ha bisogno di sfogare le sue frustrazioni e viene qua a prendersela con noi! E poi vada in un centro privato così paga e non la fanno aspettare”. A quel punto, sentendo il vociare, esce anche l’impiegata di sportello con cui ho l’appuntamento e mi chiede chi sono, io le faccio presente quanto ho fatto presente all’altra signora e anche lei, incredibilmente, si gira e mi dice : “Adesso lei stia calmo lì e aspetti perché stiamo lavorando!” Gira le spalle e rientra in sportello. Ci rendiamo conto, signori? Parliamo di un ente pubblico a cui noi paghiamo una quota mensile di 12€ per essere iscritti e rappresentati in azienda. E a fine anno, in sede di dichiarazione dei redditi, si viene trattati in questo modo. In più, dopo essermi sentito dire che lì loro fanno le cose gratis e quindi potevo andare a un centro privato a pagare, ho invece pagato a loro € 50,56 per il servizio! Di cosa stiamo parlando, allora, signori.. di scempi sociali dello scenario italiano. Questi sono i sindacati italiani, i caf pubblici che sono dalla parte dei lavoratori. Basterebbe a volte l’umiltà di rispettare chi si ha davanti, riconoscendo il proprio torto marcio e semplicemente chiedendo la cortesia di avere un po’ di pazienza in più, vista la situazione delicata per tutti. E invece ci ritroviamo davanti gente così, che senza neanche chiedersi per un secondo chi può avere davanti, si sente in diritto di sproloquiare e offendere il cittadino che prova, senza oltretutto prepotenza ma con educazione, a far valere i propri diritti. C’è altro da aggiungere?... Direi solo da togliere, sicuramente togliere immediatamente l’iscrizione alla CGIL da parte nostra e metterci una croce enorme sopra.