Sito Archeologico Li Castelli

1.7/5 based on 7 reviews

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Address :

72026 San Pancrazio Salentino BR, Italy

Phone : 📞 +987
Postal code : 72026
Website : https://www.viaggiareinpuglia.it/at/13/areaarcheologica/3687/it/Parco-archeologico-Li-Castelli-San-Pancrazio-Salentino-(Brindisi)
Categories :
City : San Pancrazio Salentino

72026 San Pancrazio Salentino BR, Italy
M
Marco Muscogiuri on Google

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Antonio Spinelli (spino1968) on Google

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Sandro Spinazzola on Google

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Studio Associato Snc on Google

Splendido sito archeologico abbandonato all'incuria, alla rovina e ai soliti idioti....meriterebbe ben altro
Splendid archaeological site abandoned to neglect, ruin and the usual idiots ... deserves something else
A
Antonio Taurino on Google

Ma è un parco o una discarica?
But is it a park or a landfill?
B
Biker Alone on Google

Nel sito in questione , la ricerca archeologica ha portato all’individuazione di un villaggio Messapico di capanne dell’età del Ferro VIII-VI secolo A.C. che a partire dalla fine del VI secolo è stato implementato da un insediamento civile con abitazioni a più ambienti. Alla fine del IV secolo a.C. un forte processo di urbanizzazione ha determinato la nascita di un centro fortificato di notevoli dimensioni. Resti delle strutture difensive sono identificabili nei blocchi di pietra calcarea di grosse dimensioni rinvenuti in un’area a sud della ferrovia. Alla fine del I sec. d.C. il sito è stato gradualmente abbandonato e utilizzato dai Romani sia come campo di sosta sia come avamposto per le truppe che si spostavano da Brindisi alla costa Jonica. Nel sito Li Castelli, fra gli oggetti più antichi è inclusa un’accetta in bronzo dell’età del ferro e alcuni oggetti: una “trozzella” (anfora o vaso) e un frammento di calice con delle figure dipinte in nero, tutte datate dal periodo Arcaico-classico. Fra i più recenti manufatti trovati ci sono una lampada ad olio della tarda Repubblica Romana e alcune monete del II e III secolo D.C. Nel sito è stato trovato anche un "limmu" (bacile) che riporta una scritta in lingua messapica, sembra una delle poche trascrizioni arrivate ai nostri tempi, "THAZAMASXI". Purtroppo negli anni sessanta del 900, una profonda aratura fatto da contadini locali, ha distrutto parte delle mura di cinta che difendevano la città. Ed ancora, si hanno notizie certe che nel recente passato c'è stato una compravendita di reperti archeologici trafugati dal sito. OSSERVAZIONI PERSONALI: Questo sito meriterebbe più attenzione da parte delle istituzioni, attualmente versa in condizioni di degrado ed abbandono, l'erba alta e l'incuria fanno da padrone. Purtroppo chi, (ma chi) dovrebbe esporre e valorizzare questi scavi latita, oppure non ha compreso il potenziale effettivo in materia di turismo ed entrate economiche. Nella speranza che le istituzioni locali e non, si sveglino dal torpore che li circonda, mi auguro che quanto prima a questo sito venga dato il giusto valore che li compete.
On the site in question, archaeological research led to the identification of a Messapian village of huts from the Iron Age VIII-VI century BC which from the end of the 6th century was implemented by a civil settlement with multi-room homes. At the end of the 4th century BC a strong urbanization process led to the birth of a large fortified center. Remnants of the defensive structures can be identified in the large limestone blocks found in an area south of the railway. At the end of the 1st century A.D. the site was gradually abandoned and used by the Romans both as a staging ground and as an outpost for the troops who moved from Brindisi to the Ionian coast. In the Li Castelli site, among the most ancient objects there is an iron age bronze hatchet and some objects: a "trozzella" (amphora or vase) and a fragment of a chalice with figures painted in black, all dated from Archaic-classical period. Among the most recent artifacts found there are an oil lamp from the late Roman Republic and some coins from the 2nd and 3rd centuries AD. A "limmu" (basin) has also been found on the site which contains a message in the Messapian language, it seems one of the few transcriptions that have come down to our times, "THAZAMASXI". Unfortunately, in the 1960s, a deep plowing done by local farmers destroyed part of the walls that defended the city. And again, there is certain news that in the recent past there has been a sale of archaeological finds stolen from the site. PERSONAL OBSERVATIONS: This site deserves more attention from institutions, currently in a state of decay and abandonment, tall grass and neglect are the masters. Unfortunately who, (but who) should exhibit and enhance these latita excavations, or has not understood the actual potential in terms of tourism and economic income. In the hope that local and non-local institutions will wake up from the torpor that surrounds them, I hope that this site will be given the right value as soon as possible.
P
Pietro Blu Giandonato on Google

Sito in totale abbandono, dopo aver speso chissà quanti soldi di fondi europei per sistemarlo. Un vero peccato.
Site in total abandonment, after spending who knows how much money from European funds to fix it. Such a pity.

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