Santuario Madonna del Bailino

Bellissimo, si riesce a pensare e stare vicino a Gesù e Maria.

Luogo di spiritualità e tranquillità. Consiglio un saluto al rettore

Bel santuario sito in Levate (BG),

Atmosfera serena. Accolta da Don Corinno con affetto . Un VERO sacerdote...tanti dovrebbero imparare da lui.Un Esempio. Da visitare

Dice messa il sacerdote più bravo, in tutti i sensi,.che io abbia conosciuto. Don Corinno Scotti missionario per 19 anni in Ecuador, andate a sentire le sue prediche, spiritualita' pura

Il viale del Santuario - situato in campagna in bella posizione - è preceduto da una colonna sormontata dalla bellissima e simbolica statua ritenuta cinquecentesca della Madonna del Latte. La Vergine, in atto di allattare Gesù Bambino, è collocata entro un baldacchino sormontato da una croce. La presenza di ceri e fiori indica che la devozione è tuttora intensa. Il culto della Madonna del Bailino è antico, non si sa precisamente quanto ma è probabile che sia legato alla fecondità della Natura e dei campi e alla civiltà contadina. Protettrice delle gestanti e delle partorienti, la statua veniva portata in processione, come attesta una moderna tela dipinta situata all'interno della chiesa. Ancora oggi è invocata dalle donne per favorire una regolare gravidanza e un parto senza problemi. Il Santuario attuale fu compiuto nel XVII secolo ma certamente su un precedente edificio. Alcuni affreschi riportati alla luce e ammirabili nella parte terminale dell'unica navata (a destra e a sinistra del presbiterio) sono infatti databili al 1500, quindi appartengono alla chiesa precedente. Una replica della statua della Madonna allattante è conservata in una nicchia dell'altare maggiore. Il toponimo "Bailino" (o "baglino") ha due possibili origini: una -avanzata dallo studioso locale V. Marchetti nel 1975 dopo aver vagliato diverse pergamene medioevali - è legata all'area, nota fin dal 1008 come "Balio" e aveva una Cappella che ha preceduto il Santuario attuale; l'altra teoria è correlata al termine "balia", una donna che allattava i figli di puerpere che non potevano farlo. Costei era detta “balia” (o baglia) perché prendeva un bambino “a baglino”. Il monumento, provvisto di abside semicircolare e campanile, dispone di un cortile e di un'area verde con panchine e un paio di tavoli da picnic. Un grazioso edificio porticato e colonnato adiacente alla chiesa e prospettante sul cortile è sicuramente una pertinenza (casa del custode o del ministro del culto). Vi sono servizi igienici e una fontanella. È collegato ad un'area gioco per bambini e parcheggio, tenuti molto bene. Nel periodo estivo i cancelli chiudono alle ore 19, in inverno alle ore 18. Complimenti a chi lo gestisce, unico appunto da fare: apporre all'esterno un pannello informativo con la storia del Santuario oppure predisporre dei depliants all'interno o un semplice foglio stampato (vale la pena).