santa Barbara in Agro

4.7/5 based on 8 reviews

Contact santa Barbara in Agro

Address :

Via Chiesa Nuova, 165, 02100 Rieti RI, Italy

Phone : 📞 +97799
Website : http://www.santabarbarainagro.it/
Categories :
City : Rieti

Via Chiesa Nuova, 165, 02100 Rieti RI, Italy
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Molù Giamgua on Google

Una bella chiesa in un contesto bucolico. L'interno è ben fatto ed è apprezzabile che ci sia un bello spazio davanti all'entrata dove poter stare al termine della cerimonia. Bella scoperta inaspettata.
A beautiful church in a bucolic setting. The interior is well done and it is appreciable that there is a nice space in front of the entrance where you can stay at the end of the ceremony. Beautiful unexpected discovery.
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lucia marzollo on Google

Bellissima chiesa, sia le suore che il parroco sono molto accoglienti
Beautiful church, both the nuns and the parish priest are very welcoming
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Costantino D' Antoni on Google

Bellissima chiesa e parroco bravissimo
Beautiful church and very good parish priest
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Mattia Tozzi on Google

La chiesa è molto bella anche se non molto grande.
The church is very beautiful even if not very big.
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sandro Seghetti on Google

Bellissima chiesa con un importante campanile Barocco,Chiesa molto ben tenuta e affrescata con scene bibliche. Amplissimo parcheggio e acustica perfetta.luogo da visitare in provincia di Rieti.
Beautiful church with an important Baroque bell tower, very well maintained church and frescoed with biblical scenes. Very large parking and perfect acoustics. Place to visit in the province of Rieti.
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Emanuele A on Google

Una chiesa piccola ma stupenda con molti belli affreschi e architettonicamente stupenda
A small but stunning church with many beautiful frescoes and architecturally stunning
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fabrizio marzilli on Google

Architettonicamente molto bella, colonne rivestite da marmi policromi, marmi anche sul pavimento . Atmosfera raccolta e mistica.
Architecturally very beautiful, columns covered with polychrome marble, marble also on the floor. Cozy and mystical atmosphere.
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GERARDO IANNACCONE on Google

Bellissima Chiesa non molto distante dalla città. Chiunque abbia percorso all'alba la strada che attraversa la piana avrà visto affiorare poco a poco il campanile del Santuario del Crocifisso dalla bruma che ogni giorno, in qualunque stagione dell'anno, ci ricorda che quello fu un tempo ormai remoto il fondale di un lago. Elegante e maestoso, quel campanile lega indissolubilmente lal cielo la piatta terra ubertosa e i suoi abitanti, un tempo sparsi nei casali di Pratolungo, aggregatisi nel corso dell'Ottocento proprio intorno al sagrato, tanto da assegnare al borgo il toponimo di Chiesa Nuova. La chiesa fu costruita su progetto dell'architetto camerte Luigi Cleomene Petrini nel 1853 ed ebbe il titolo di Santa Barbara in Agro. Dopo le soppressioni postunitarie, il vescovo Egidio Mauri O.P. volle affidare ai pii abitanti del luogo la custodia del Crocifisso trecentesco legato alla memoria della beata Colomba. La chiesa assunse così il titolo di Santuario del Crocifisso. Per provvedere alla costruzione della chiesa nuova fu abbattuta l'antica chiesa di Santa Maria in Campo Reatino, documentata fin dal 1468, già sede di un romitorio, affidata nel corso del XVII secolo ai Padri della Dottrina Cristiana affinché provvedessero all'alfabetizzazone ed al catechismo per i figli dei contadini della piana. Due immagini mariane restano a fare memoria della chiesa, demolita per utilizzarne le pietre come materiali di risulta: si tratta di una Madonna incoronata, che offre all'ammirazione ed alla preghiera dei fedeli il Bambino Gesù benedicente, opera di un anonimo pittore secentesco in ossequio agli stilemi della tradizione, e di una più originale Madonna in maestà, assisa su un trono di nuvole bianche ed ovattate sullo sfondo di un cielo dorato che evoca la gloria e lo splendore del paradiso. La Madonna, raffigurata con la convenzionale veste rossa adornata dal velo bianco legato intorno allo scollo, il manto azzurro mollemente poggiato sul braccio e avvolto sulle ginocchia, ha le sembianze di una giovane bellezza contadina, lietamente attorniata dagli angeli. Il riccioluto Bambino Gesù benedice gli astanti. Questa lieta immagine è riconducibile alla maniera del cavalier Lattanzio Niccoli, valente artista fiorentino di nascita, orgoglioso di essere cittadino reatino, che concluse la sua fortunata carriera rivestendo a Roma un ruolo di prim'ordine alla guida dell'Accademia di San Luca. Professoressa Ileana Tozzi
Beautiful church not far from the city. Anyone who has walked the road that crosses the plain at dawn will have gradually seen the bell tower of the Sanctuary of the Crucifix emerge from the mist that every day, at any season of the year, reminds us that that was once remote the backdrop of a the needle. Elegant and majestic, that bell tower indissolubly links the flat, earthy earth and its inhabitants to the sky, once scattered in the farmhouses of Pratolungo, which joined in the course of the nineteenth century right around the churchyard, so much so as to give the village the toponym of Chiesa Nuova. The church was built on a project by the architect Camerte Luigi Cleomene Petrini in 1853 and had the title of Santa Barbara in Agro. After the post-union suppression, Bishop Egidio Mauri O.P. he wanted to entrust the pious inhabitants of the place with the custody of the fourteenth-century crucifix linked to the memory of the blessed dove. Thus the church assumed the title of Sanctuary of the Crucifix. To provide for the construction of the new church, the ancient church of Santa Maria in Campo Reatino was demolished, documented as early as 1468, already the seat of a hermitage, entrusted during the seventeenth century to the Fathers of the Christian Doctrine to provide literacy and catechism for the children of the peasants of the plain. Two Marian images remain to commemorate the church, demolished to use its stones as waste materials: it is a crowned Madonna, offering the blessing Baby Jesus to the admiration and prayer of the faithful, the work of an anonymous seventeenth-century painter in respect to the stylistic features of tradition, and to a more original Madonna in majesty, seated on a throne of white and muffled clouds against the background of a golden sky that evokes the glory and splendor of paradise. The Madonna, depicted in the conventional red robe adorned with the white veil tied around the neckline, the blue cloak softly resting on the arm and wrapped on the knees, has the appearance of a young peasant beauty, happily surrounded by angels. The curly-haired Baby Jesus blesses the bystanders. This happy image can be traced back to the manner of the cavalier Lattanzio Niccoli, a talented Florentine artist by birth, proud of being a citizen of Rieti, who ended his successful career in Rome playing a first-rate role at the helm of the Academy of San Luca. Professor Ileana Tozzi

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