Rivoli Hospital

Appena entri capisci di essere entrato in un girone Dantesco ,gente che aspetta da ore barelle nelle corsie neanche fossimo in un paese del terzo mondo. Medici del pronto soccorso insufficienti per una mole di.lavoro esagerata , la sala d'attesa un luogo che difficilmente mi dimenticherò persone buttate lì ore senza risposte in balia degli eventi, gente che urlava e si lamentava per i dolori dopo dieci dodici ore di attesa nulla ho visto con i miei occhi che rinunciavano per un altro ospedale. Be io oggi prendendo in mano il mio referto mi scopro che addirittura sono io il datore di lavoro ,incredibile diciamo che se dovessi scegliere un ospedale per un intervento programmato non sarebbe la mia scelta. Vorrei inoltre aggiungere che dopo essere stato liquidato in malo modo dal pronto soccorso da un medico non troppo zelante mi sono dovuto rivolgere ad un altro ospedale in lombardia dove mi riscontravano fratture e lesioni .

terribile esperienza, mio padre é caduto diverse volte durante il suo ricovero all'Ospedale di Rivoli, riportando anche fratture sul volto, eppure risulta che in tutto l'Ospedale non ci siano letti con sbarre alte per poter evitare a dei pazienti disorientati e troppo deboli per riuscire a stare in piedi, di alzarsi. É stato dimesso dicendo che era pronto per fare fisioterapia. É arrivato al Centro Papa Giovanni ed é deceduto 6 ore dopo.

5 anni fa sono stata operata in questo ospedale per un tumore al seno e mi ero trovata relativamente bene. Qualche giorno fa di nuovo operata a Rivoli per isterectomia totale dovuta ha presenza di cellule precancerogene nell'endometrio. Equipe sala operatoria gentile e competente. Professore Molina Gabriele che ha eseguito l 'intervento ottimo professionista e pure cortese. Vengo sistemata al 5 piano chirurgia long: premesso che la maggior parte degli infermieri è stata molto disponibile. A parte due soli soggetti cafoni e poco attenti ai disagi dei malati. L'ospedale è piuttosto sporco e il cibo è veramente immangiabile. Detto ciò la cosa più inaccettabile è che ho richiesto ben TRE VOLTE al momento del ricovero di attivare la mutua e quando vengo dimessa scopro che risulto essere in ferie perché nessuno, nonostante la mia insistenza, si è preoccupato di aprire la pratica. Credo che le ferie siano sacre per chiunque lavori!!!!

Ho prenotato una visita al reparto di allergologia a settembre 2021 con appuntamento per il 9 febbraio 2022, quindi dopo circa 5 mesi. Un paio di giorni prima della visita vengo contattato dall'ospedale poichè a causa di non ben specificati problemi, le visite venivano sospese. Da circa un mese provo a contattare il centro di allergologia telefonicamente, nelle ore più diverse, per avere informazioni al riguardo ma nessuno mi ha mai risposto. Mi sorge un dubbio. Ma all'ospedale di Rivoli il reparto di allergologia esiste ancora?

Ospedale poco qualificato, soprattutto il reparto di medicina generale. I medici sono stati molto assenti e distratti nei confronti dei pazienti. Hanno avuto poco riguardo verso i familiari, che non sono stati informati abbastanza riguardo la situazione del malato. Il luogo è poco pulito, il cibo immangiabile. È stata una esperienza del tutto negativa.

La presente per avere informazioni. Sono settimane che chiamo per sapere quando e come poter ritirare un esame istologico (che a questo punto, spero negativo) ma al telefono comunicatomi con le dimissioni non risponde nessuno. Neppure gli operatori del centralino, peraltro gentilissimi, riescono a farmi parlare con qualcuno. Capisco vacanze natalizie, eventuali problematiche ecc. ma visto il "servizio offerto" mi chiedo perché nessuno risponda al tetefono

Giovedì 7 aprile mi sono recata al pronto soccorso con mia figlia di tre anni con febbre a 40 centigradi. Veniamo indirizzate al sesto piano (pediatria) dove veniamo fatte accomodare in sala d'attesa. Dopo un'ora e mezza, mia figlia viene visitata e poi dimessa con una semplice indicazione di influenza stagionale. Al sabato scopriamo che si trattava di COVID non di influenza. Assurdo che non sia stato eseguito un tampone pur sapendo che la bambina frequentava l'asilo e che non era vaccinata avendo tre anni. Ho notato una notevole sufficienza durante la visita. Quando abbiamo scoperto che si trattava di COVID, ho provato anche a telefonare in pediatria e purtroppo hanno sempre riagganciato la cornetta senza mai rispondermi.

Venerdì vengo accompagnato all'entrata dell' ospedale con una spalla lussata, entro in cerca del pronto soccorso mentre la mia compagna cerca parcheggio e vengo richiamato dalla sicurezza perché non indosso la mascherina. Dico che non riesco a metterla perché mi sono lussato la spalla da quasi due ore, me ne viene consegnata una dicendo "toh te ne do una delle mie!" e vengo deriso dal tizio dell'Associazione Volontari Carabinieri perché a detta sua avrei potuto farcela. Insisto (aimé con toni meno gentili di prima) chiedendo dove fosse il pronto soccorso e se qualcuno potesse accompagnarmi non riuscendo a camminare per il dolore. Le signore della triage mi dicono che devo uscire e fare il giro e che per l'essere accompagnato posso arrangiarmi. Per fortuna una coppia di infermieri che stavano per andare a casa a fine turno, hanno assistito alla risposta delle signore e mi hanno accompagnato in radiologia, calmandomi spiegando ai colleghi cosa mi fosse successo. Mi chiedo perché persone inacidite dalla vita come le signore allo sportello, e incompetenti come i volontari che mi hanno accolto siano messi in un luogo dove le persone dovrebbero essere curate e protette e non capisco come questo possa andare avanti da anni nonostante l'ormai nota fama di questo ospedale. Ringrazio ancora gli infermieri ed i dottori di Radiologia ed il ragazzo del CUP, mi spiace solo che lavorino in un luogo dove la prima accoglienza viene fornita da personale che preferisco non descrivere nuovamente. Ora sono passati 5 giorni, siamo tornati per le radiografie ma i TOTEM dei quali l'ospedale si vanta sul sito di aver investito enormi cifre non funzionano per "problemi tecnici". Forse, ma anche non tanto FORSE, questo ospedale è uno dei più grandi difetti del dover vivere in bassa Val di Susa.