Ponte Romano

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SP121, 14, 82019 Sant'Agata Dé Goti BN, Italy

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City : Sant'Agata Dé Goti

SP121, 14, 82019 Sant'Agata Dé Goti BN, Italy
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Rokumao Dong on Google

Miglior attrazione di questo piccolo borgo
Best attraction of this small village
A
Antonino Greco on Google

Sant’Agata de goti cittadina intrinseca di storia dove puoi ammirare tante chiese e luoghi storici. Il toponimo Sant'Agata de' Goti si forma in differenti periodi storici. Nel corso dell'VIII secolo infatti la città longobarda fu intitolata alla santa catanese probabilmente per volontà di Radoaldo e Grimoaldo, fratelli educati alla corte di Arechi I di Benevento, che abitarono nella gastaldia di Sant'Agata, inclusa nella Contea di Capua, e contribuirono qui alla fondazione della chiesa di S. Agata de Amarenis, detta Sant'Agatella, oggi distrutta, in segno di devozione alla martire, dopo la conversione religiosa dal cristianesimo ariano a quello cattolico[7] La seconda parte del toponimo si aggiunge in epoca normanna, con l'avvento dei feudatari della famiglia Drengot dopo il 1117: come è noto, Rainulfo Drengot conte di Sant'Agata apparteneva alla cerchia dei “Potentes” con facoltà speciali e potere decisionale autonomo tra i quali quello di dare il suo nome alla fortezza. Ma col tempo il cognome Drengot sia in Francia che in Italia prese ad essere pronunciato diversamente fino a mutare all'epoca degli Angiò in De-Goth. A seguito dell'estinzione di eredi legittimi De-Goth dopo il 1140, il feudo santagatese passò ad altre famiglie conservando il nome normanno poiché l'usanza di dare il proprio nome ai propri possedimenti non esisteva più. Il feudo continuò a chiamarsi "Sant'Agata De-Goth" anche per gli Svevi fino alla morte di Manfredi. Giunto dalla Francia Carlo I d'Angiò, nel 1266, egli si appropriò del feudo santagatese affidandolo a Bertrando di Artois (Rainone), suo primo Consigliere, sposato una prima volta con Luisa Marra e una seconda con Guglielma Cantelmo, cameriera della regina Sancha, dalla quale ebbe il figlio Carlo, in realtà figlio naturale di Roberto d'Angiò Secondo alcuni studiosi esisterebbero fonti storiche, mai pubblicate o citate in alcun testo, secondo le quali fu Roberto d'Angiò a trasferire la proprietà del feudo a un ramo dei De-Goth provenienti da Aquitania e Guascogna venute in sud Italia in occasione della guerra a seguito del re; potrebbe essersi trattato di parenti del papa Clemente V, al secolo Bertrand De Goth, nominato nel 1312, terzo di dodici figli nati dal matrimonio fra Ida de Blanqueforte e Béraud De Goth, signore di Villandraut, Grayan, Livran e Uzeste. Un altro ramo della famiglia è riconducibile ai Conti di Armagnac: Giovanni I, morto nel 1376, si era sposato infatti con Reine De Goth di Lomagne, abitando sempre in Guascogna, regione annessa alle terre di Aquitania, al confine con la Spagna.[10] Fu certamente Carlo D'Artois a ereditare il titolo di Conte di Sant'Agata “De-Goth" (o "Dei Gothi" al plurale, riferendosi a un nucleo familiare) nel 1343 divenendo poi Conte di Monteodorisio, in Abruzzo, sposando la contessa Giovanna di Scotto. Gli Artus detennero il feudo fino alla decapitazione dell'ultimo erede della famiglia, avvenuta nel 1401[11] Quando la regina Giovanna II d'Angiò, all'inizio del Quattrocento, assegnerà il feudo santagatese alla nobile famiglia De la Rath, di origine catalana, resterà comunque la denominazione "Sant'Agata De Gothi" ; secoli dopo l'avvento degli Angioini, chi trascrisse, pronuncio' o ascolto' la dicitura "Feudo di Sant'Agata De' Gothi", non immaginò un cognome di una famiglia d'origine francese, ma superficialmente, suggestionato da alcuni aspetti architettonici e storici, intese senz'altro "Sant'Agata fondata dai Goti" intesi come popolo di origine germanica invasori dell'Impero Romano (chiamati Goth appunto in inglese e francese) in considerazione della loro presenza nel Sannio; ma mentre le tesi esposte sono dimostrabili dalle tracce normanne lasciate nella città, quella relativa a una fondazione o a un passaggio da parte dei Goti è a tutt'oggi non dimostrabile concretamente.
Sant'Agata de Goths intrinsic town of history where you can see many churches and historical sites. The name Sant'Agata de 'Goti forms in different historical periods. During the eighth century, in fact, the Lombard city was named after the Catania saint probably by the will of Radoaldo and Grimoaldo, brothers educated at the court of Arechi I of Benevento, who lived in the gastaldia of Sant'Agata, included in the Capua County, and contributed here the foundation of S. Agata de Amarenis church, known Sant'Agatella, now destroyed, a sign of devotion to the martyr, after religious conversion from Arian Christianity to the Catholic [7] the second part of the name is added in Norman times , with the advent of the feudal lords of the Drengot family after 1117: as is known, Rainulfo Drengot count of Sant'Agata belonged to the circle of the "Potentes" with special faculties and autonomous decision-making power, including that of giving its name to the fortress . But over time the surname Drengot both in France and in Italy began to be pronounced differently to change the time of Anjou in De-Goth. Following the extinction of the legitimate heirs De-Goth after 1140, the estate passed to other families Sant'Agata preserving the Norman name for the custom to give his name to its domains no longer existed. The feud continued to be called "Sant'Agata De-Goth" for the Swabians to the death of Manfredi. Arrived from France Charles I of Anjou, in 1266, he took possession of Sant'Agata feud entrusting it to Bertrand of Artois (Rainone), its first director, he married a first time with Luisa Marra and a second with Guglielma Cantelmos, maid of Queen Sancha, with whom he had his son Charles, in fact the illegitimate son of Robert of Anjou some scholars historical sources exist, never published or cited in any legislation, according to which it was Robert of Anjou to transfer ownership of the feud to a branch of the De -Goth from Aquitaine and Gascony came to southern Italy during the war as a result of the king; it may have been relatives of Pope Clement V, born Bertrand de Goth, who was appointed in 1312, the third of twelve children of the marriage between Ida de Blanqueforte and Beraud De Goth, Villandraut sir, Grayan, Livran and Uzeste. Another branch of the family is due to the Counts of Armagnac: John I, who died in 1376, was married it with Reine De Goth Lomagne, always living in Gascony, the annexed region to Aquitaine lands on the border with Spain. [10 ] It was certainly Carlo D'Artois to inherit the title of Count of Sant'Agata "De-Goth" (or "Gods Gothi" in the plural, referring to a household) in 1343 and later became the Earl of Monteodorisio, in Abruzzo, marrying the Countess Giovanna Scotto. the Artus detained the feud until the decapitation of the last heir of the family, which occurred in 1401 [11] When the queen Joan II of Anjou, at the beginning of the fifteenth century, will award the estate to the noble family Sant'Agata De la Rath , of Catalan origin, will remain the name "Sant'Agata De Gothi", centuries after the advent of Anjou, who wrote down, I pronounce 'or hearing' the words "Feudo di Sant'Agata De 'Gothi", not imagined a surname a family of French origin, but superficially influenced by a number of architectural and historical aspects, undoubtedly intended "Sant'Agata founded by the Goths" understood as people of Germanic invaders of the Roman Empire (called Goth precisely in English and French ) in consideration ion of their presence in Sannio; but while the exposed theses are demonstrable by the Norman traces left in the city, that relating to a foundation or to a passage from the Goths is still not demonstrable in practice.
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Giovanni Pallotta on Google

Borgo bellissimo ma assolutamente vitato sostare per mangiare. Prezzi fuori dalla norma. (Si vede che non vogliono visitatori).
Beautiful village but absolutely vineyard stop to eat. Prices out of the ordinary. (Obviously they don't want visitors).
C
Carlos Aleu on Google

Preciosas vistas de una ciudad sinceramente espectacular. Merece la pena hacer un salto solo por esta foto
Beautiful views of a truly spectacular city. It's worth a jump just for this photo
T
Tommaso Ilardi on Google

Borgo bellissimo e suggestivo, unico nel suo genere. Il duomo fantastico , vicoli e chiesette da visitare.
Beautiful and evocative village, one of a kind. The fantastic cathedral, alleys and churches to visit.
V
Valerio Agricola on Google

Dal ponte Martorano si può ammirare l'imponenza del centro storico di Sant'Agata De Goti, la "perla" del Sannio. Il centro è ricco di palazzi e chiese storiche.
From the Martorano bridge you can admire the grandeur of the historic center of Sant'Agata De Goti, the "pearl" of Sannio. The center is full of historic buildings and churches.
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Al Y on Google

Автомобильно-пешеходный мост соединяющий новую и историческую части города. Виды с моста открываются впечатляющие!
Automobile-pedestrian bridge connecting the new and historical parts of the city. The views from the bridge are spectacular!
S
Stef on Google

Amazing view! just magnificent.

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