Isola ecologica

Rendere un luogo accessibile ai soli abitanti di Casatenovo

Troppo piccola..! Inadeguata per il numero di abitanti!

Tutto bene

Un sabato mattina procediamo verso la discarica di casatenovo, perchè nonostante i nomi complicati per atrofizzare l'idea di rifiuto, discarica è e discarica resta, e così, percorrendo circa 3 km in auto in un percorso che mette in luce tutta l'arte cafona e tamarra che prolifera nella brianza milanese. Flotte di prepotenti ciclisti che invece di procedere in fila, vanno in parallelo ostacolando la circolazione, forti come piranha nel branco, passando semafori rossi, prendendo rotonde al contrario, convinti di essere i padroni della strada forti di un'arroganza che ricorda quella degli scimpanzé, quando in branco. Come se non bastasse ammiriamo una sfilata denominata "vince il piú sfigato" durante la quale lungo le strade potremo ammirare pseudo motociclisti mancati che su mezzi di trasporto (perché tali sono anche se utilizzati tristemente per dar godimento al testosterone di omuncoli tatuati) rumorosissimi, con una postura svaccata da piedi all'aria, con caschi oscurati simili a quelli usati dai criminali in brasile durante le rapine, avanzano scorreggiando a scoppio sui bei paesini brianzoli. Finalmente, dopo la traversata della giungla brianzola la cui indole ricorda quanto il nostro paese sia sempre piú una colonia anglosassone dove regna la selvaticità di un'assenza di cultura, di rispetto e d'arte, dominato da politici massoni indegni di rappresentare il bel paese, né l'evoluzione umana, eccoci alla discarica di Casatenovo dove le frecce del percorso veicolare da seguire sono poco visibili ma, e comunque, quasi mai rispettate: fanno infatti troppa fatica gli utenti a fare il giro dei cassoni per uscire secondo il normale percorso, no, devono procedere contromano, arroganti e prepotenti secondo la tradizione locale. I parcheggi poi, sempre selvaggi, mai secondo un minimo criterio di intelligenza, il pensiero di questi grotteschi buzzurri é : io mi fermo, butto le mie cose, e tu aspetti dietro, non vedo perché mai dovrei fare la fatica di accostare per consentire il passaggio agli altri utenti. Il personale della discarica (ops, della "stazione ecologica" come vuole lo stile delirante di qualche mentecatto disadattato) non dice nulla e anzi, da poco non si possono buttare i sacchi trasparenti negli ingombranti, con tanto di cartello scritto a mano, e così, mentre torniamo indietro percorrendo le rotonde lungo le quali nessuno mette piú le frecce direzionali, ammireremo tanti bei sacchi trasparenti pieni di pattume, sui prati e i campi. Complimenti brianza, fai le notti bianche nei comuni, e feste, fai casino mi raccomando, e diventa sempre piú, uno schifo per tamarri grotteschi e ottusi da quattro soldi che con la musica ad alto volume si sballano per le strade, per sentire il profumo di una libertà che non appartiene loro, se non il sabato sera, per un paio d'ore, e dopo una manciata di sabati, é già ora di morire.

Oggi non ho potuto buttare l'olio esausto della macchina perché il gestore, un po' arrogante ha detto che il contenitore era pieno. Ho proposto di lasciare li il secchio che era chiuso e l'indomani si sarebbe potuto buttare, ma non c'è stato niente da fare. Una domanda...ma il gestore li cosa ci sta a fare?

5 per il responsabile 3 per la gestione generale

È possibile entrare solo con tessera sanitaria (bisogna essere residenti a Casatenovo). All'interno è sempre presente un dipendente disponibile e pronto a consigliarti su come smaltire regolarmente tutto.

L'isola è aperta solo due giorni interi, lunedì e sabato, e una mezza giornata il mercoledì. Difficile dare più di una stella, nonostante la simpatia del responsabile, comunque in evidente difficoltà a gestire un flusso di persone concentrate in due giorni.