Il Vecchio Mulino 1834

Geniale ed elegante ristrutturazione di un antico mulino in disuso lungo il fiume Calore trasformato in un locale dallo stile molto curato e moderno. Si compone di piccole salette per accogliere i clienti, con inoltre spazio all'aperto disposto per pranzi, cene o piccoli eventi con comodi tavoli. Ambiente molto suggestivo e romantico che rende piacevolissimo sostare in questo ristorante. Menù molto ricercato e composto da piatti rigorosamente creati con materia prima stagionale, bravissimo lo chef sia nel gusto che nella presentazione. Carta dei vini all’altezza con validi consigli e abbinamenti suggeriti dal maitre. Menù degustazione per i più esigenti. Gentilissimo e attento il personale, proprietà sempre presente in modo discreto e cortese. Più che consigliata una sosta rigeneratrice in tutto.

Detto e ridetto, ma va fatto: la location é assolutamente incredibile e da sola vale il viaggio. Per il pranzo abbiamo optato per il menu degustazione più l'abbinamento con il vino, che qualità/prezzo è risultato la scelta migliore. Si valorizzano i prodotti locali, ma cercando di utilizzare anche materie prime poco diffuse, ed il risultato é piacevole. Il locale é elegante ed il servizio molto attento. I piatti son stati cucinati tutti con cura, ed il proprietario é stato disponibile e generoso. Da tornarci presto!

Il Ristorante “Il Vecchio Mulino” si trova in agro di Castelfranci (AV) ma a soli 5 km dall’uscita Montella-Cassano dell’Ofantina bis. La struttura sorge sulla riva destra del fiume Calore, in uno dei punti più suggestivi del suo percorso, ed è sostanzialmente il Mulino ad acqua costruito nel 1834. Circa vent’anni fa il Comune di Castelfranci, proprietario dell’immobile, decise di ristrutturare il vecchio mulino per adibirlo ad attività sociali. Una decina di anni fa, Daniele Del Polito, dopo un attento sopralluogo non esitò a chiederne l’uso ed, opportunamente riadattato, pensò di adibirlo a ristorante. Daniele è un giovane ed intraprendente imprenditore di Cassano Irpino che dopo aver conseguito il diploma all’Istituto Alberghiero di Abano Terme (PD), si formò presso ristoranti famosi di Venezia, Londra e Firenze dove collaborò con chef stellati. Il Ristorante occupa l’intero spazio del Mulino ottocentesco nonché i gradoni dello spazio esterno dove sono posizionati un ampio gazebo e diversi tavoli che vengono usati durante la bella stagione. Il Ristorante è arredato con gusto e stile che bene si sposano con “l’eleganza rustica” dell’ambiente. Tutto è scelto e curato con passione : dall’illuminazione discreta, al sottofondo musicale, alla posateria fino alla decorazione dei tavoli. Daniele fece la scelta di proporre una cucina raffinata, fondata sull’utilizzo e la promozione dei prodotti locali nonché sulla valorizzazione dei vini del territorio, ben noti agli intenditori. Il personale di servizio è molto gentile e disponibile. Sono stato al Vecchio Mulino anche ieri che era S. Valentino. Ogni cosa è stata curata nei dettagli: le eleganti decorazioni dei tavoli, il menu a base di pesce pregiato, i dolci ispirati al tema dell’amore. In pochi anni Il Vecchio Mulino è diventato il punto di riferimento di chi cerca una cucina di qualità ed un ambiente veramente accogliente. La struttura si presta anche per le ricorrenze familiari come i battesimi, le cresime,i compleanni e gli onomastici, per le promesse di matrimonio, le feste di laurea e i pranzi sociali. Il rapporto qualità-prezzo è buono.

Esperienza estremamente positiva. Chef top e ospitalità ai massimi livelli. Location magica e ricercata. Un angolo di paradiso… Da provare, riprovare e riprovare. Complimenti!!

Locale carino e raffinato, sicuramente uno dei migliori per eleganza e ricercatezza nei piatti, qualità medio alta. Prezzi purtroppo un pò elevati per il luogo.

Il vecchio mulino è oggi un ristorante di estremo fascino, non solo per la storia che racconta alle proprie spalle ma perché l'ambiente e lo stesso ristorante sono di una bellezza unica, immersi nel verde del bosco di baiano, lungo la riva del fiume calore, elegante ma allo stesso tempo accogliente e caldo. Una location davvero straordinaria. Il menu prevede una cucina che non è la tipica tradizionale locale ma piuttosto gourmet ed elaborata, piatti sufficientemente abbondanti e con una ricercata combinazione di sapori. Abbiamo provato due antipasti e due primi ed entrambi avevano un'espressione di sapori ricca ma equilibrata e piacevole. Notevole la carta dei vini. Trovandosi a Castelfranci è tra i pochi ristoranti ad offrire tutti i vini delle cantine Castellesi (Areale Taurasi DOCG, Campi Taurasini DOC, Irpinia DOC) addirittura allargandola alle migliori cantine Irpine e disponendo anche di denominazione di altre regioni, con una pagina dedicata ad una selezione di vini Francesi. Il tutto con dei rincari sui prezzi della singola bottiglia che non reputo per nulla eccessiva, anzi. Il conto infine non sarà eccessivamente caro, basti considerare che gli antipasti ed i primi hanno un prezzo che si aggira intorno ai 8-14€ a portata, i secondi salgono a 15-20€ a piatto. Nella mia esperienza, 2 Antipasti, 2 Primi, 2 Dolci con Acqua ed un Fiano d'Avellino ho pagato circa 80€. Offrono anche un menu degustazione completo sui 45€-50€ a persona. Consiglio di prenotare. Due cenni doverosi sulla storia e sulle origini del vecchio mulino: Il "vecchio mulino" fu in principio il terzo mulino della comunità Castellese, nato nel 1834 dopo circa 30-50 anni di lotte da parte degli abitanti del posto poiché il primo (ed unico) mulino, di proprietà Baronale praticava degli oneri e dei prezzi troppo elevati. Così a Castelfranci fu costruito, intorno al 1800 un secondo mulino "popolare" che tuttavia fu posizionato in un luogo poco produttivo in termini di abbondanza d'acqua e pertanto non riusci' mai ad entrare in funzione. Ci sono voluti così altri 30 anni per ottenere l'autorizzazione a costruire un terzo mulino, sempre popolare. La costruzione sia del mulino, sia della lunga paratizza in pietra e cemento per la canalizzazione dell'acqua fu fatta anche con il contributo volontario dei Castellesi che videro così finalmente nascere il mulino. Ma non ci si ferma qui, nel 1900-1905 il mulino subisce un primo fortissimo cambiamento diventando una piccola centrale idro-elettrica che ha svolto attività per circa 50-60 anni, fino alla nazionalizzazione ENEL del mercato dell'energia. In disuso ed abbandonato per tutta la seconda metà del 1900 il mulino subirà una nuova mutazione, diventando il Ristorante visitabile oggi. Insomma un blend di cibo, vino, storia e bellezza che non poteva finire in mani migliori che in quelle di Daniele che saprà accogliervi con la sua estrema professionalità e gentilezza.

Un'esperienza da provare! Posto incantevole, situato nei pressi di Ponteromito a Nusco, ci si immerge in un'oasi di bellezza guatando dell'ottimo cibo servizo in maniera eccellente.

Great