Hospital San Francesco di Paola

Sono costretta a dare una stella per recensire ma non darei nemmeno quella. Ovviamente posso raccontare solo la mia esperienza vissuta con il reparto di ortopedia. Mio padre 85 anni, caduto presso la propria abitazione viene portato dal 118 all'ospedale di Paola. Senza aspettare i figli che vivono lontani già all'ingresso in ortopedia gli fanno firmare una serie di consensi, compreso quello all'intervento. Frattura plurima scomposta III distale diafisi femore Sx, già sottoposto ad intervento di osteosintesi con chiodo endomidollare stesso arto 2 anni prima con intervento ad alto rischio di sopravvivenza in altro ospedale a causa di tutte le patologie gravi di mio padre. La sera prima dell'intervento il medico in turno di pomeriggio per telefono mi rassicura che prima di portarlo in sala operatoria mi avrebbero fatto parlare con l'anestesista per valutare il grado di rischio dell'intervento, i pericoli ad operarlo o meno. La mattina arrivata da lontano in ospedale secondo l'ora stabilita per l'intervento, non trovo mio padre in reparto, ma già in sala operatoria. Sono rimasta scioccata, mio padre poteva morire e a me e mia sorella non ci hanno nemmeno aspettate per salutarlo prima che entrasse in sala operatoria ( ripeto noi eravamo in orario secondo l'appuntamento), ma ancora più scioccata perché non ci hanno lasciato decidere e valutare se era il caso di operarlo oppure no ascoltando cosa ci consigliava l'anestesista. Ho raggiunto la sala operatoria e per pochi minuti sono riuscita a parlare con l'anestesista, una donna, in turno quella mattina. Molto seccata e sgorbuticamente mi ha detto che papà era già addormentato e che io stavo facendo perdere tempo. Sopraggiunge un'altro medico, si presenta il primario dell' ortopedia, velocemente mi dice che lasciarlo a letto lo avrei condannato comunque ad altri problemi di salute. Beh alla fine comunque il primario, e tutta l'equipe in S. O. hanno cacciato papà vivo. Ma se qualcosa andava storto non me lo avevano fatto salutare, abbracciare, tranquillizzare, baciare. Non so come avrei potuto sopportarlo. In reparto ho notato che qualcuno staccava di frequente il campanello a papà (dispositivo di chiamata). Me lo diceva papà per telefono quando non potevo essere con lui per lavoro, e lo trovavo io allontanato dal letto, il campanello, in modo che mio padre non lo potesse prendere, lui allettato, che non si poteva muovere. Perché chiamava sempre, che aveva dolore. Vicina ai giorni previsti per la dimissione, ho chiesto le dimissioni protette, avevo bisogno d'aiuto per collocare papà in una struttura riabilitativa. Ora non ricordo se lo stesso primario o un'altro medico ortopedico, mi hanno risposto che loro come ospedale non lo fanno, avrei da sola dovuto vedermela io! Mi hanno operato papà perché mi hanno detto che non doveva rimanere in un letto, beh mio padre a distanza di 1 mese dall'intervento del primo luglio, é più sofferente di prima a letto, viste le sue condizioni di salute, potevano evitare di farlo, ma d'altronde se non si prova, forse loro ci guadagnano qualcosa in più ad operare, alla fine possiamo facilmente diventare delle cavie. Il papà non era il loro!

Consiglio di visitare un santo che tutti lo cercano

ANNUNZIATA ENRICO ( NAPOLI ) Sono stato ricoverato d urgenza per un edema polmonare acuta portato all ospedale di Praya a mare in Calabria dove mi trovavo in vacanza e dove sono stato trattato da.medici veramente bravi e umani. Trasferito con l elicottero alla rianimazione di Cetraro e anche lì personale è medici bravissimi e poi successivamente trasferito alla utic Dell ospedale di San Francesco di Paola. Qui trattato benissimo da persone capaci e di gran cuore. Un gran ringraziamento va alla sig Francesca alla sig Amanda e al sig Italo persone speciali. Grazie a tutti.

Io dico solo di andare ad un altro ospedale ma nn in quello di Paola nn c’è bisogno di fare una brutta esperienza

In attesa dalle nove per una visita di controllo davanti ad una porta chiusa di medicina interna per mio padre 87 anni cardiopatico dimesso una settimana fa con gravi patologie E dopo due ore e mezza di attesa con personale medico e paramedico che entra e che esce senza curarsi minimamente della sua presenza mi dicono: eh! c'è da aspettare. NB la visita era fissata alle nove. Beh. Complimenti

Impossibile prenotare per rinnovo piani terapeutici Brilique e Atorvastatina. Il medico non segna le medicine se non c'e' piano terapeutico e, dopo una mattinata di telefonate non ho ancora risolto nulla. E' Sanita' ?

Ho telefonato al centralino dell'ospedale per delle informazioni sul vaccino ed mi hanno chiuso il telefono in faccia, questa persona non meritano il posto che occupano. PERSONE MALEDUCATE

Mi dispiace ma anche una stella e troppo per questo ospedale a mio suocero che ha 90 anni lo lasciano che deve mangiare da solo , io dico che gli animali vengono trattati migliore.