Consultorio Familiare Aied

3.7/5 based on 8 reviews

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Address :

Via Tito Speri, 7, 37121 Verona VR, Italy

Phone : 📞 +98
Website : http://www.aiedverona.org/
Categories :
City : Verona

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Professionalità, esperienza e gentilezza
Professionalism, experience and kindness
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Metto una stellina, altrimenti non mi permettono di scrivere la recensione. È passato qualche anno da quando sono stata indirizzata a questo consultorio dal Tribunale, in seguito a una richiesta di perizia psichiatrica da parte della controparte. Mi è stata assegnata la dottoressa E. C. e per quanto riguarda simpatia, racconti familiari e astucci colorati niente da eccepire. Come aiuto in un percorso di divorzio e sostegno alla genitorialità è riuscita a rovinare quel poco che avevo salvato. Dopo avermi detto, parlando del mio ex marito, "da una rapa non si può che ricavare succo di rapa", non essere riuscita a fissare un appuntamento con la sua nuova compagna, dopo avermi fatto sostenere incontri individuali sostenendo che ero l'unica risorsa valida per poter migliorare la situazione e dopo aver insistito che il padre si occupasse delle attività della figlia con l'unico risultato di lasciarla in mezzo alla strada alle 19 all'età di 7 anni ha presentato una relazione al Tribunale dove tutto questo, insieme a molti altri aspetti, non emergeva. Nessuna parola sul percorso che avevo sostenuto all'associazione violenza contro le Donne, perché mi aveva picchiato. Ma ha usato parole d'antan come "elaborazione del lutto", che ci sto ancora, in effetti, lavorando. Ma è per mio padre. Ne converrete che lasciare una neonata di 2 mesi e sua madre in mezzo alla strada a Gennaio ad aspettarlo, perché "doveva lavorare" e scoprire, poi, che si stava trastullando da qualche parte con una sua collega non porta ad elaborare un lutto, ma ad altri quesiti e dubbi.Da elaborare avevo cose molto più pragmatiche come portare e andare a prendere mia figlia a scuola caracollandomi in tempo dall'altra parte della città. Scuola, pediatra, notti senza dormire, educazione, fatica. Responsabilità solo mia. Lei, invece, sottolineava solo le mie mancanze, inventate, e festine che organizzavo (dopo 25 compleanni di classe nello stesso posto, sfido chiunque ad aver voglia di organizzare festini) e nessuna responsabilità sulle effettive e pesanti responsabilità e mancanze del padre. Questo, insieme al suo folkloristico avvocato (una donna di cui non ricordo il nome, ma se a qualcuno servisse lo ritrovo con una certa facilità. Ha una pessima fama come avvocato soprattutto in casi di divorzio con figli) ha tempestivamente informato il giudice del Tribunale D'A. che avevo perso mio padre e, quindi, avrei dovuto ricevere l'eredità. Ma non avevano spiato abbastanza nella mia vita da sapere che non avevo ereditato niente. Il giudice, con una sensibilità grottesca, mi ha chiesto se mia mamma nella casa rimasta e dove siamo cresciuti continuasse a fare su e giù le scale, insinuando che la casa fosse troppo grande. La psicologa, dove sono andata privatamente prima che E. C. riuscisse a distruggermi, non credendo fosse possibile quello che le raccontavo del percorso alla genitorialità con E. C., l'ha contattata telefonicamente e si è resa conto che non mentivo. Ora, ho una figlia di cui sono orgogliosa. Ma, per certo, non grazie all'intervento di questa dottoressa che mi ha umiliato e reso la vita ancora più difficile. Crescere un figlio è impegnativo per tutti, farlo da sola e con le catene alle gambe è davvero difficile. Lo è stato, grazie a loro. Mia figlia, ripeto, ha una vita serena e normale. La mia me l'hanno tolta. Non ho idea se lavori ancora presso questo consultorio. Ma dopo tanti anni di silenzio posso dire, in parte almeno, quello che sento. Auguro a tutti loro (tutti quello che hanno contribuito a togliermi quello che nessuno potrà mai restituirmi) di trascorrere notti tranquille, io, al loro posto, non le avrei.
I put a star, otherwise they won't allow me to write the review. It has been a few years since I was referred to this clinic by the Court, following a request for a psychiatric report by the counterpart. I was assigned to Dr. E. C. and as regards sympathy, family stories and colored cases, nothing to complain. As an aid to divorce and parenting support she managed to ruin what little I had saved. After telling me, talking about my ex-husband, "from a turnip you can only get turnip juice", not being able to make an appointment with her new partner, after having made me support individual meetings claiming that I was the only resource valid in order to improve the situation and after insisting that the father take care of his daughter's activities with the only result of leaving her in the middle of the street at 7 pm at the age of 7 he presented a report to the Court where all this, together with many other aspects, did not emerge. No word on the path I had taken to the association for violence against women, because it had beaten me. But he used old-fashioned words like "grief processing," which I'm still, in fact, working on. But it's for my father. You will agree that leaving a 2-month-old baby girl and her mother in the middle of the street in January waiting for him, because he "had to work" and then discovering that he was playing somewhere with a colleague does not lead to mourning, but to other questions and doubts. I had much more pragmatic things to work out like taking and picking up my daughter from school while strolling across town in time. School, pediatrician, nights without sleep, education, fatigue. Only my responsibility. Instead, she only emphasized my shortcomings, invented, and parties that I organized (after 25 birthdays in the same place, I challenge anyone to want to organize parties) and no responsibility for the actual and heavy responsibilities and failings of the father. This, together with his folkloristic lawyer (a woman whose name I don't remember, but if someone needed it I find him quite easily. He has a very bad reputation as a lawyer especially in divorce cases with children) promptly informed the court judge FROM. that I had lost my father and, therefore, should have received the inheritance. But they hadn't spied enough in my life to know that I hadn't inherited anything. The judge, with a grotesque sensibility, asked me if my mom in the house left and where we grew up kept going up and down the stairs, insinuating that the house was too big. The psychologist, where I went privately before E. C. managed to destroy me, not believing it was possible what I told her about the path to parenthood with E. C., contacted her by phone and realized that I was not lying. Now, I have a daughter that I'm proud of. But, for sure, not thanks to the intervention of this doctor who humiliated me and made life even more difficult. Raising a child is challenging for everyone, doing it alone and with chains on the legs is really difficult. It was, thanks to them. My daughter, I repeat, has a peaceful and normal life. They took mine off. I have no idea if you still work at this clinic. But after so many years of silence I can say, at least in part, what I feel. I wish all of them (all those who have contributed to take away what no one can ever give me back) to spend peaceful nights, I, in their place, would not have them.

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