Comune Di Glorenza
4.5/5
★
based on 8 reviews
Contact Comune Di Glorenza
Address : | Piazza Municipio, 1, 39020 Glorenza BZ, Italy |
Phone : | 📞 +978 |
Postal code : | 39020 |
Website : | https://www.comune.glorenza.bz.it/it |
Categories : | |
City : | Glorenza |
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Sören Werner on Google
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Paolo Berretta on Google
★ ★ ★ ★ ★ Un paese da visitare assolutamente!
A country to visit absolutely!
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Eugenio Larosa on Google
★ ★ ★ ★ ★ Borgo fortificato, poco conosciuto ma molto bello.
Fortified village, little known but very beautiful.
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antonietta battafarano on Google
★ ★ ★ ★ ★ Uno splendido gioiello, tutto circondato da mura.
A splendid jewel, all surrounded by walls.
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Gianmaria Incerti on Google
★ ★ ★ ★ ★ Paesino caratteristico, carino ma niente di più.
Characteristic village, nice but nothing more.
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gabriella on Google
★ ★ ★ ★ ★ Bel paese, con le cinta muraria, con i suoi portici medievali, una bella piazzetta che congiunge la città alta e la città bassa, un mulino e la chiesa di S Pancrazio. Personalmente avrei vietato l'accesso alle auto.
Beautiful country, with the city walls, with its medieval arcades, a beautiful square that connects the upper and lower cities, a mill and the church of S Pancrazio. Personally I would have forbidden access to cars.
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Barbara Pirola on Google
★ ★ ★ ★ ★ Un presepe o un villaggio delle bambole: ecco cosa sembra a prima vista Glorenza, piccola cittadina del Trentino Alto Adige nella Provincia Autonoma di Bolzano, con le sue caratteristiche casette di montagna che ospitano meno di 900 abitanti. I tetti sono puntati verso il cielo, come per imitare le vette alpine che fanno da cornice al borgo, e le finestre sono puntate lungo la strada che va al Passo del Forno, nell’Alta Val Venosta, a breve distanza dal confine con la Svizzera.
Graziosa e un po’ timida, è la località più piccola dell’Alto Adige, ma può comunque vantare una cinta muraria imponente che testimonia, insieme agli altri edifici, la lunga storia che ha alle spalle e l’ha accompagnata fin qui. Il diritto di città lo ottenne nel 1309, ma nel 1499, dopo la battaglia della Calva durante la guerra sveva, fu completamente distrutta. Pare che l’imperatore Massimiliano I fosse molto addolorato per la perdita, tanto che decise di ricostruirla e dotarla della cinta muraria che ha resistito nei secoli e può essere ammirata tuttora, in modo da utilizzare Glorenza come testa di ponte verso i suoi possedimenti in Svizzera. Nel periodo successivo la cittadina conobbe uno sviluppo fiorente, in particolare grazie al commercio del salgemma del Tirolo settentrionale.
Oggi la risorsa principale è senza dubbio il turismo, e Glorenza è entrata a far parte del Club dei Borghi più belli d’Italia, grazie alla sua collocazione fiabesca tra i boschi, i pascoli e le montagne e la genuinità senza tempo delle sue architetture, intrise di una memoria ancora viva ed emozionante. Le fortificazioni colpiscono i visitatori con il loro lungo cammino di ronda, le 350 strette feritoie, le sette torri che terminano con cuspidi slanciate e le tre porte d’accesso. Varcate le mura si riconosce facilmente l’assetto medievale del centro, nonostante la maggior parte degli edifici risalga al XVI secolo: quando Massimiliano I fece riedificare e ampliare il borgo, infatti, l’architetto militare incaricato disseminò qua e là strutture nuove e affascinanti.
Sono molti gli edifici e i monumenti degni di nota, come la Porta di Tubre, che probabilmente era stata originariamente pensata per un uso abitativo e divenne uno degli ingressi alla città solo in seguito, con la costruzione delle mura perimetrali. Risale al 1510 circa l’ex palazzo del tribunale, realizzato per conto del titolare della giurisdizione Jörg von Liechtenstein nel giardino a ovest della torre Flurin, e negli stessi anni Castel Glorenza venne inglobato nelle mura: si trattava semplicemente di una residenza aristocratica con corte interna, una torre e una zona abitativa, che solo nel Settecento fu ribattezzata, appunto, Castel Glorenza.
Da vedere Casa Frolich, un’abitazione signorile dagli interni splendidamente affrescati, appartenuta a lungo ai conti di Matsch e ristrutturata nel 1570 sino ad assumere l’aspetto attuale. A decorare la grande meridiana che si vede sulla facciata ci sono gli eleganti stemmi di Balthasar Frölich e delle sue mogli, mentre l’immagine sulla parete posteriore rappresentava la simbologia rinascimentale dei sette peccati capitali, di cui si vedono oggi solo la superbia e l’avarizia.
Accanto a questo edificio ce n’è un altro particolarmente interessante, con un portale del Rinascimento decorato da cavallucci marini intrecciati tra loro, un tempo appartenuto alla Certosa degli Angeli della Val Senales
A nativity scene or a doll's village: this is what Glorenza, a small town in Trentino Alto Adige in the Autonomous Province of Bolzano, looks like at first sight, with its characteristic mountain houses that house less than 900 inhabitants. The roofs are pointed towards the sky, as if to imitate the Alpine peaks that frame the village, and the windows are pointed along the road that goes to Passo del Forno, in the Upper Venosta Valley, a short distance from the border with Switzerland .
Pretty and a little shy, it is the smallest town in South Tyrol, but it can still boast an imposing wall that testifies, together with the other buildings, to the long history it has behind it and has accompanied it so far. The right of town was obtained in 1309, but in 1499, after the battle of the Calva during the Swabian war, it was completely destroyed. It seems that the emperor Maximilian I was very saddened by the loss, so much so that he decided to rebuild it and equip it with the walls that have resisted over the centuries and can still be admired today, in order to use Glorenza as a bridgehead towards his possessions in Switzerland . In the following period the town experienced a flourishing development, in particular thanks to the trade of rock salt from North Tyrol.
Today the main resource is undoubtedly tourism, and Glorenza has become part of the Club of the most beautiful villages in Italy, thanks to its fairytale location among the woods, pastures and mountains and the timeless genuineness of its architecture. imbued with a memory that is still alive and exciting. The fortifications impress visitors with their long patrol path, the 350 narrow slits, the seven towers that end with slender spiers and the three access gates. Once you cross the walls, you can easily recognize the medieval layout of the center, despite the fact that most of the buildings date back to the 16th century: when Maximilian I had the village rebuilt and enlarged, in fact, the military architect in charge scattered new and fascinating structures here and there.
There are many noteworthy buildings and monuments, such as the Porta di Tubre, which was probably originally intended for residential use and only later became one of the entrances to the city, with the construction of the perimeter walls. The former court building dates back to around 1510, built on behalf of the owner of the jurisdiction Jörg von Liechtenstein in the garden west of the Flurin tower, and in the same years Castel Glorenza was incorporated into the walls: it was simply an aristocratic residence with an internal courtyard , a tower and a residential area, which only in the eighteenth century was renamed, in fact, Castel Glorenza.
To see Casa Frolich, a stately home with beautifully frescoed interiors, which for a long time belonged to the counts of Matsch and was renovated in 1570 to take on its current appearance. The elegant coats of arms of Balthasar Frölich and his wives decorate the large sundial that can be seen on the facade, while the image on the back wall represented the Renaissance symbolism of the seven deadly sins, of which only pride and pride are seen today. avarice.
Next to this building there is another particularly interesting one, with a Renaissance portal decorated with intertwined seahorses, which once belonged to the Certosa degli Angeli in Val Senales
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Butterfly Effect 55 on Google
★ ★ ★ ★ ★ Nominato tra i più belli borghi d’Italia grazie alla sua cinta muraria interamente conservata, ai portici e alle sue storiche mura, Glorenza è un luogo da visitare in Val Venosta.
La città, situata sotto la collina di Tarces, è
un punto di ritrovo per artisti e un set
particolarmente amato dalle produzioni
cinematografiche.
Visitare questo posto mi ha portata indietro negli anni.
Per chi ama camminare ci sono passeggiate lungo il fiume subito fuori dalle mura.
Non molto distanti la mappa segna dei bunker ma noi non ci siamo stati.
Incantevole guardarlo dall’esterno sia per la sua autenticità che per il paesaggio che lo circonda.
Named one of the most beautiful villages in Italy thanks to its fully preserved walls, arcades and historic walls, Glurns is a place to visit in Val Venosta.
The city, located under the hill of Tarces, is
a meeting point for artists and a set
particularly loved by productions
cinematographic.
Visiting this place took me back through the years.
For those who love walking there are walks along the river just outside the walls.
Not far away, the map shows some bunkers but we haven't been there.
It is enchanting to look at it from the outside both for its authenticity and for the landscape that surrounds it.
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