Church of Saint Mary 'del Popolo'

Nel 1502, l'erezione di Cittaducale alla dignità di sede vescovile, dopo un primo tentativo di utilizzo della chiesa di Sant'Antimo, fece sì che il titolo di cattedrale fosse attribuito alla chiesa di Santa Maria del Popolo, che vantava già centralità di ubicazione, ampiezza di spazi, eleganza di forme, decoro di arredi. Al tempo della fondazione della città angioina, a presidio dei contini settentrionali del Regno napoletano, gli abitanti delle campagne e delle colline di Forcapretola, Rocca di Fondi, Paterno, Pendenza, Radicara lambite dal Velino, attraversate dall' antico tracciato della Salaria, ora battuto dai pastori e dai mercanti di lana, si erano infatti associati per sinecismo e, nell' urbanizzazione del colle di Cerreto Piano, avevano mantenuto un saldo legame con le loro comunità di origine intitolando agli antichi patroni le chiese dei quartieri.

Purtroppo è chiusa o sconsacrataa è bellissima il portale si affaccia nella piazza principale di Cittaducale che era uno spettacolo prima di essere rifatta senza arredo. Comunque il paese merita viceversa non il comune che lo ha abbandonato a sé stesso.

Santa Maria del Popolo e' una chiesa rinascimentale ricca di storia e di opere d'arte. Tra queste sicuramente i due dipinti capolavori del Caravaggio "La crocefissione di San Pietro" e " La conversione di San Paolo" situati in una posizione purtroppo molto sacrificata in una mini cappella alla sinistra del transetto centrale. La chiesa e soprattutto la cappella Chiigi alla sinistra della navata centrale, sono citate nel libro/ film di Dan Brown "Angeli e Demoni" come luogo del secondo omicidio di un cardinale.

Cittaducale e' un paese silenzioso, con mura intorno e diverse chiese nel territorio con influenze della pittura umbra e romana. Attivo nella valorizzazione del territorio e nelle attivita' religiose che hanno il fulcro con la chiesa. Chiedete del depliant e capirete la chiesa e andate a vedere il museo von reperti di croci e pittoriche del territorio circostante veramente caratteristico. Nella chiesa vengono riportate tele con storie delle donne nell' antico testamento. Bellissima la cappella di sinistra do fianco all' altare.Interessante la struttura per portate San Magno on processione.

Caratteristica chiesa e possente torre campanaria che si affacciano su una bellissima piazza.

Più di una volta, percorrendo il nostro itinerario mariano, abbiamo fatto cenno alla Diocesi di Cittaducale, istituita nel 1502 da Alessandro VI ed unitasi alla Diocesi di L'Aquila nel 1818, ai tempi della Restaurazione, per effetto del concordato tra il ricostituito Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, per ricongiungersi alla Diocesi di Rieti solo nel 1976. Non solo la Diocesi, ma addirittura la città angioina era stata fondata all'alba del XIV secolo in posizione antagonista rispetto a Rieti, a presidio dei confini attraversati dalla Salaria, nel momento in cui il trasferimento della sede pontificia ad Avignone aveva indebolito sensibilmente i territori del Patrimonio di San Pietro. Così falliva la politica filoangioina intrapresa da papa Niccolò IV, il francescano Girolamo Masci da Ascoli che pure proprio a Rieti aveva incoronato Carlo II d'Angiò nel maggio del 1289. Cittaducale, la Civita Ducata intitolata al duca Roberto, era stata fondata per sinecismo raccogliendo nei suoi quartieri la popolazione proveniente dal circondario, che si era aggregata intorno alle chiese che conservavano i titoli delle antiche pievi, conservando memoria delle singole identità. Per tutti, sulla piazza centrale progettata come nucleo centrale della città di fondazione, era stata eretta la chiesa di Santa Maria del Popolo. Nel 1502, papa Borgia aveva punito l'ostilità manifestata dal cardinale Giovanni Colonna vescovo di Rieti nei confronti della sua politica scorporò dal territorio diocesano Cittaducale, le sue ville e i suoi castelli costituendo un'enclave destinata a ricongiungersi alla sua matrice oltre quattro secoli più tardi. Dopo un breve momento nel quale funse da cattedrale la collegiata di Sant'Antimo, la sede episcopale fu definitivamente traslata a Santa Maria del Popolo, la bella chiesa dalla facciata a coronamento orizzontale tipica del romanico abruzzese, che conservava all'interno il pregevole fonte battesimale in pietra impreziosito dall'effigie del Battista ad altorilievo. La cattedrale civitese fu sede delle confraternite del SS.mo Sacramento, dei Bifolchi e del SS.mo Rosario. Proprio i membri di questa confraternita alla fine del XVII secolo si rivolsero ad un artista sabino ben noto ed apprezzato negli ambienti artistici della capitale, Girolamo Troppa da Rocchette (1636-1710), formatosi alla bottega del Baciccio ed emancipatosi stilisticamente, fino a mettere a punto una propria, inconfondibile cifra distintiva che la bella tela civitese conferma appieno. Professoressa Ileana Tozzi Collerinaldo, antico borgo munito a guardia della via della lana che ricalcava il tracciato della consolare Salaria attraversano l'alta valle del Velino, ai confini tra Stato e Regno, condivise la sorte di Cittaducale quando la città di fondazione angioina divenne sede episcopale. Così, nel fregio che sigilla la sala delle udienze del palazzo vescovile civitese. Professoressa Ileana Tozzi

A place to worship in cittaducale

Small but worth a visit. Look out for 'crucifixion of Peter' and 'conversion of Saul' by Michael Angelo Also work designed by Raphael